di Guido Liguori *
Il piccolo Renzi ieri ha arruolato il grande Enrico Berlinguer tra i sostenitori del sì al prossimo referendum, a causa del monocameralismo. Una operazione truffaldina. Perché, in primo luogo, il monocameralismo del Pci (non del solo Berlinguer) era strettamente legato alla centralità del parlamento (contro lo spostamento della decisione verso il governo, propugnata oggi da Renzi e ieri da Craxi, da Gelli e dalla Trilateral); perché, in secondo luogo, era strettamente connesso a una legge proporzionale, sempre fortemente difesa dal Pci e da Berlinguer (il turbomaggioritario oggi fortemente voluto da Renzi era la posizione cui tendevano la Trilateral e Licio Gelli, che non erano esattamente dei berlingueriani, per non risalire ai maggioritari del ’24 e del ’53, comunque meno antidemocratici dell’attuale); infine, perché la riforma di Renzi-Boschi non abolisce il Senato, come voleva il Pci, ma ne fa una camera inutile e sbagliata. Renzi è solo un pericoloso demagogo, un mago delle tre carte, che avrebbe fatto orrore a Berlinguer. Il modo per rispondere alla sua demagogia è votare NO al referendum di autunno.
* Guido Liguori storico, è autore del libro Berlinguer rivoluzionario
22 mag 2016