Gli Stati Uniti hanno vietato il 18 aprile il progetto di risoluzione che permetterebbe alla Palestina di diventare un membro pieno della ONU.
Gli Stati Uniti hanno vietato il 18 aprile il progetto di risoluzione che permetterebbe alla Palestina di diventare un membro pieno della ONU.
Nel suffragio, 12 paesi hanno votato a favore, due (Regno Unito e Svizzera) si sono astenuti
E gli Stati Uniti hanno votato contro .
Il rappresentante della Russia ha criticato la decisione statunitense, affermando che «tenta di piegare la volontà dei palestinesi obbligandoli a sottomettersi a Israele».
Ancora una volta l’impero yanquee utilizza la ONU come supporto per imporre la sua politica egemonica e, facendo pressioni, non permette che la Palestina sia membro dell’organizzazione internazionale.
Quando il Consiglio di Sicurezza ha emesso il suo voto alla richiesta della Palestina d’essere riconosciuta come uno Stato membro, posizione che ha già, dato che ha visto buono di 140 paesi che formano la ONU, il Governo del paese sede ha annullato nuovamente l’interesse della maggioranza ed ha imposto il Non Riconoscimento.
Stavolta quelli della Casa Bianca hanno fatto una vergognosa lobby per impedire una votazione favorevole all’accettazione dello Stato Palestinese.
Per questo hanno usato il rappresentante dell’Ecuador, con l’obiettivo do «convincere altri Stati» a votare contro.
Un verbale del Dipartimento di Stato dello scorso 12 aprile, dice un’informazione filtrata alla quale ha avuto accesso The Intercept, chiama senza il minimo rispetto a «persuadere i membri del Consiglio di Sicurezza a respingere qualsiasi proposta della Palestina come membro».