Si può essere di diverse opinioni politiche ma il dato dei conflitti di guerra voluti dai capitalisti statunitensi (ma non sono gli unici) è lì sotto gli occhi di tutti… E poi vorrebbero farci credere che c’è la democrazia in quel paese.
Popolo statunitense fatti sentire… rilancia le tue parole d’ordine di pace.
Stringiamoci l’un l’altro contro chi ci sta portando verso altre guerre.
I figli che muoiono sui vari fronti di guerra sono i nostri e non i loro (borghesia) e già questo la dice lunga sul come intendano la democrazia.
Quanti di quelli che sono riusciti a tornare dalle guerre feriti o meno hanno avuto la considerazione della borghesia? …Forse, strumentalmente, solo in occasione di parate pre-elettorali o banalità del genere… Non vi sembra ridicolo! Umiliante.
Non fatevi imbrogliare dai discorsi della borghesia che vi vorrebbe unicamente come sudditi e ignoranti.
Un mondo di eguali non ha bisogno di guerre ma solo di collaborazione e sostegno reciproco…. Vi sembra poco!
Voi e noi abbiamo gli stessi sogni: decidere del nostro avvenire senza essere costretti di piegare la testa ad “uno” che pretende di essere il nostro capo.
Siate padroni di voi stessi.
Rammentiamo sempre che noi senza la borghesia possiamo tranquillamente vivere mentre loro senza di noi no… perché noi siamo il futuro e loro, invece, l’avidità del presente!
MOWA
Roberto Garcia Hernandez
Gli Stati Uniti partecipano in forma differente ai conflitti armati di 74 paesi che favoriscono i loro interessi come potenza, ha segnalato il sito alternativo canadese Global Research.
La presenza nordamericana è facilitata dall’esistenza delle basi militari nelle nazioni dei cinque continenti.
Alcune di quste installazioni occupano un’area significativa, come la base aerea a Al Udeid, nel Catar, che serve come punto avanzato del Comando Centrale degli USA- Centcom, oggi in espansione, per accomodare sino a 10.000 soldati e 120 aerei da combattimento e appoggio logistico.
L’area della responsabilità del Centcom, la cui direzione radica nella base area di MacDill, in Florida, comprende 20 paesi nel Medio Oriente, e dedica forti risorse umane e finanziarie alla realizzazione di esercizi militari programmati contro il terrorismo, di spionaggio e appoggio logistico.
Il Pentagono ha presenze militari in Afganistan, Bahrein, Egitto, Irak, Giordania, Kazajastán, Kuwait, Libano, Oman, Paquistan, Arabia Saudita e Yemen, tra le tante nazioni.
Inoltre Washington mantiene installazioni militari da decine di anni in Germania Giappone, Corea del Sud, Italia e Regno Unito.
Il testo cita, inoltre le missioni del Comando Africano delle forze armate statunitensi che controlla le relazioni militari con 54 nazioni del continente.
Global Research ha informato che l’amministrazione del presidente Barack Obama ha incrementato la presenza delle forze d’operazione speciali in 60 paesi, in alcuni dei quali compie missioni segrete, a volte coperte da azioni dette di lotta contro la droga.
Obama ha dato il visto buono per l’uso di queste unità in nazioni che l’ex presidente George W. Bush non aveva approvato nel suo mandato e questo dimostra che Obama, scrive il Global Research, è un governante molto più aggressivo, che provoca nuove aree di conflitto in differenti parti del mondo.
Questo ampliamento include il territorio continentale degli stessi Stati Uniti, dove l’attuale capo della Casa Bianca ha autorizzato l’uso di droni per realizzare esecuzioni extragiudiziarie di cittadini nordamericani nella nazione, se sono considerati vincolati al terrorismo, conclude il testo. (Traduzione Granma Int.)