Donald Trump aveva chiesto di reprimere le proteste, nate dopo l’uccisione di George Floyd, utilizzando diecimila soldati per le strade di Washington e di altre città americane.
Ma la repressione di Trump non è scattata per un motivo che adesso viene reso noto: sarebbe stata respinta dal capo di Stato maggiore delle Forze armate americane, Mark Milley, e dal segretario alla Difesa, Mark Esper.
E’ quanto emerge in queste ore da diversi media Usa che citano fonti del Pentagono.
7 giugno 2020