L’ elezione dei governatori e dei vice governatori provinciali è, a tutta luce, un passo avanti nell’istituzionalità.
La loro elezione, disposta nella Costituzione della Repubblica, ha situato il paese, sabato 18, nel cammino di una gestione di Governo più efficiente, un cammino complesso sì, tanto complesso quanto transitabile.
E non è che stiamo in alcun modo all’inizio di questa rotta: è che sarà molto di più quelloche dovrà transitare tra le mani dei governatori e dei vice governatori che dopo aver assunto l’incarico diverranno i massimi responsabili esecutivo- amministrativi delle loro province.
Che le difficoltà in ogni territorio siano più o meno superabili; che il pendio delle mete, sempre ripido, lontano da spaventare, inviti; che i cambi più che nella struttura riguardino la buona esecuzone, dipenderà in gran misura dall’impegno dei nuovi eletti con un voto libero, uguale, diretto e segreto dei delegati delle assemblee municipali del Potere Popolare.
E niente, assolutamente niente, potrà essere formale nella sua gestione.
Perchè non solo si tratta d’incarichi con nuove competenze, ma di una volontà rasformatrice di perfezionamento, presente nella vita quotidina dei cubani con una maggior qualità di vita e di benessere.
Le redini economiche della provincia, per esempio, le dovranno tenere con una responsabilità che implica coerenza con le politiche e le linee strategiche del paese, e nello stesso tempo con capacità per adattarle alle caratteristiche dei territori.
«Esigere e controllar» –sono i compiti costituzionali del Governatore; «il cumpimento del piano dell’economia e l’esecuzione del Bilancio provincial», devono superare il freddo controllo dei numeri, come si dice spesso, ma non sempre si fa.
Oltre ad analizzare le entrate, ci si deve interessare ai settori che le hanno generate e su quanto possono apportare; al di là del controllo di quanto eseguito, si deve giungere alla destinazione delle spese e valutare la loro importanza, e al di là di una serie di problemi minuziosamante identificati, si deve contare su soluzioni efficacmente implementate.
Vegliare per il felice termine dei piani di sviluppo e d’ordinamento territoriale è un’altra funzione significativa di questa nuova struttura, alla quale si somma la presentazione del Consiglio dei Ministri, con l’accordo precedente del Consiglio Provinciale, di proposte di politica che contribuiscano alla crescita integrale della provicia».
Chi, se non gli incaricati di seguire da vicino i progetti, sono idonei per proporli?
Chi, se non gli attori diretti di ogni territorio può apprezzare nella sua giusta misura quello che risulta più conveniente per i suoi abitanti?
L’elezione dei governatori e vicegovernatori provinciali suppone, a tutta luce, un passo avanti nell’istituzionalità; il loro impegno al di sopra della dedizione e della pratica sicura, deve avere il valore aggiunto della previsione, di una lunga luce verso lo sviluppo, della scintilla per intraprendere e dell’opportunità del rischio e del suo maneggio dell’autonomia impegnata, di fare bene per tutti.
I popoli pongono le loro speranze di progresso nei governi.
L’effettività della gestione è già da ora il più forte impegno di coloro che reggono sule spalle l’amministrazione delle province. (GM – Granma Int.)
20 gennaio 2020