Un intervento propedeutico da conservare per i posteri su cosa sia stato il fascismo e la sua attualità. MOWA
L’ex PM spara a zero contro il governo della leader di FdI dove mette in risalto tutte le contraddizioni di una coalizione “che si regge sui voti di un partito il cui leader ha mantenuto rapporti pluriennali coi mafiosi” – Questa l’accusa durissima di Scarpinato ricordando la sentenza del senatore Dell’Utri, ma citando fatti in cui evidenzia come il neonato governo ha un’impronta decisamente neo fascista. La Meloni ha mostrato una rabbia non indifferente durante le accuse di Scarpinato ricordandole sue prese di posizione sui fatti del G8 di Genova – “Non bastano né le prese di distanze dal fascismo, né la neo condiscendenza del presidente La Russa nel dichiarare chiusi i ponti con il passato per instaurare una nuova fase di riconciliazione nazionale. Questa sarà possibile solo quando ci sarà verità sulle stragi del neofascismo e verranno esclusi dal vostro Pantheon taluni personaggi” – Ma scarpinato non si ferma solo sulle accuse politiche ma anche sulla presa di posizione del premier sul presidenzialismo. Non poteva mancare l’attacco sulla lotta alla mafia – “Quanto alla sua dichiarata intenzione di mantenere una linea di fermezza nella lotta contro la mafia, mi auguro che valga anche contro la mafia dei colletti bianchi, che va a braccetto con la corruzione” – E cita il partito di Berlusconi e la sentenza Dell’Utri. E dopo un’interruzione seguita da un breve diverbio con il presidente La Russa sul tempo concesso, arriva l’affondo finale – “Noi siamo le nostre scelte onorevole Meloni e lei da tempo ha scelto da che parte stare. Certamente non dalla parte degli ultimi, non dalla parte di questa costituzione, non dalla parte dei martiri della Resistenza, non dalla parte di coloro che per la difesa e legalità costituzionale, hanno sacrificato la propria vita”
Tratto da 884C25