Il Presidente della Corte dei Conti della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Elvis Amoroso, ha invitato i cittadini e i media a “essere vigili” di fronte agli scandali sulla corruzione che indicano direttamente il deputato Juan Guaidó e altri 37 oppositori.
“Guaidó è diventato un miliardario con i soldi dei venezuelani”, ha denunciato Amoroso in una conferenza stampa tenuta nella giornata di venerdì.
Ha anche affermato che i 37 oppositori a cui la Soprintendenza delle Istituzioni del Settore Bancario (Sudeban) ha bloccato i conti bancari fanno parte di una “banda di criminali” diretta dall’autoproclamato Juan Guaidó per giocare con i soldi dei venezuelani.
La corte dei Conti di Caracas ha inoltre riferito di aver inabilitato e congelato i conti bancari di tre deputati, un sindaco in esilio e il procuratore generale in esilio, oltre a dichiarare nulle le designazioni fatte da Juan Guaidó del consiglio di amministrazione della controllata PDVSA negli Stati Uniti, Citgo.
Il presidente, Elvis Amoroso, ha indicato che sono stati aperte una procedura di revisione patrimoniale e revisione dei verbali dei fascicoli amministrativi a quelli indicati e che è stato rilevato “l’occultamento o la falsificazione delle informazioni” nella presentazione delle dichiarazioni giurate di patrimonio.
Oltre all’autoproclamato presidente golpista Juan Guaidó troviamo Tomás Guanipa, Julio Borges, Germán Ferrer, l’ex sindaco metropolitano di Caracas Antonio Ledezma e l’ex procuratrice Luisa Ortega Díaz.
I cinque sono stati inabilitati per l’esercizio di qualsiasi carica pubblica per 15 anni.
Come è noto, le accuse di corruzione scuotono l’opposizione venezuelana. La rivelazione dei legami di un gruppo di deputati con casi di corruzione nel caso del Clap ha portato Juan Guaidó ad adottare misure per dissimulare i sospetti. La Camera, controllata principalmente dalle forze di opposizione, ha deciso questa settimana di prendere parte alla Comisión de Contraloría e sospendere 10 parlamentari dalle loro funzioni.