Potenze nucleari come Russia, Regno Unito e Francia invieranno rappresentanti diplomatici alla cerimonia della memoria, che si svolgerà nel Parco della Pace a Hiroshima.
Cubasi
Le autorità di Hiroshima hanno ultimato i preparativi per ricordare il 70º anniversario del lancio della bomba atomica de gli Stati Uniti sulla città in una cerimonia della memoria alla quale parteciperanno rappresentanti di un centinaio di paesi, una cifra record.
Ci sarà anche l’ambasciatrice degli Stati Uniti in Giappone, Caroline Kennedy, che parteciperà alla cerimonia per il secondo anno consecutivo, con la vice segretaria di Stato per il controllo delle armi e la sicurezza internazionali, Rose Gottemoeller.
Sia Hiroshima (a ovest del Giappone) che Nagasaki (sudovest), la seconda città giapponese che sofferse l’attacco nucleare statunitense, inutile, contro un Giappone già in disfatta al termine della II Guerra Mondiale, da anni chiedono a Barack Obama di divenire il primo presidente degli USA che visita le due città, ha informato EFE.
Anche se Obama non ci sarà, la Casa Bianca non ha scartato che la visita possa avvenire prima del fine del suo ultimo mandato, nel 2017.
Potenze nucleari come Russia, Regno Unito e Francia invieranno rappresentanti diplomatici alla cerimonia della memoria, che si svolgerà nel Parco della Pace a Hiroshima e che inizierà con un minuto di silenzio alle 20.15 ora locale , quello in cui fu lanciato il 6 agosto del 1945 “Little Boy”, così cinicamente avevano chiamato la bomba.
La detonazione spense le vite di circa 80.000 persone, anche se questo numero è poi aumentato verso la fine del 1945 quando il bilancio dei morti era già di circa 140.000 e negli anni successivi, per via delle radiazioni i morti per le sequele continuarono ad aumentare.
La commemorazione avviene in un ambiente marcato dalle proteste contro il Governo del primo ministro Shinzo Abe di fronte alla sua decisione di gettare alle spalle sei decenni di pacifismo costituzionale in Giappone, con la sua riforma militare.
Oltre a permettere che le Forze di Autodifesa, cioè l’Esercito, possano partecipare ad operazioni all’estero, l’attuale esecutivo ha fomentato anche la riattivazione delle centrali nucleari nel paese, dopo l’incidente di Fukushima, decisione alla quale si oppone più della metà dei giapponesi, dicono le inchieste.
Per questo sono state convocate grandi manifestazioni popolari davanti all’edificio della Dieta, il Parlamento, a Tokio.
(Traduzione GM – Granma Int.)
6 agosto 2015