a cura di Raffaele Simonetti
Questo il comunicato del 10 settembre dell’agenzia ASCA sul rapporto di una ventina di pagine emesso da Human Rights Watch (HRW).
Siria: Hrw, armi chimiche utilizzate dalle forze di Assad
10 Settembre 2013 – 14:45
(ASCA) – Roma, 10 set – L’attacco con armi chimiche contro la popolazione siriana, avvenuto lo scorso 21 agosto, ”e’ stato condotto dalle forze governative”. E’ quanto riferisce Human Rights Watch, in un dossier sulla Siria. Nel documento, lungo 22 pagine, Hrw afferma che le prove disponibili ”indicano con forza” l’uso di armi chimiche da parte delle milizie governative siriane. L’Organizzazione ha stilato il rapporto dopo aver intervistato testimoni dell’attacco chimico e dopo aver raccolto informazioni dai referti medici sulle vittime e sui frammenti delle armi usate. ”Queste prove mostrano con chiarezza che le truppe governative siriane hanno lanciato missili con testate chimiche nei sobborghi di Damasco il 21 agosto” ha dichiarato il direttore di Human Rights Watch, Peter Bouckaert. Secondo il rapporto di Hrw, quel tipo di missile sarebbe ”in possesso e utlizzato soltanto dalle forze governative”. ”Quello del 21 agosto e’ stato il primo attacco su vasta scala con armi chimiche da quello condotto dal regime iracheno, 25 anni fa, contro i curdi di Halabja” riferisce il rapporto di Hrw. ”Il numero crescente di prove sull’impiego di armi chimiche nel conflitto siriano dovrebbe ricondurre il dibattito internazionale sulla deterrenza e sulla protezione dei civili siriani” conclude il documento di Human Rights Watch. (fonte AFP). red/mau
Ne hanno dato notizia – più o meno ampiamente e con diverse sfumature nella titolazione – anche RaiNews24 [1], La Voce della Russia [2], America24 [3] e, più ampiamente, il sito formiche [4].
Sul sito di Human Rights Watch il rapporto – intitolato: “Attacks on Ghouta Analysis of Alleged Use of Chemical Weapons in Syria” [ “Attacchi a Ghouta: analisi del presunto uso di armi chimiche in Siria” ] si può scaricare a questo indirizzo: www.hrw.org/sites/default/files/reports/syria_cw0913_web_1.pdf
Una sintesi del report è nella pagina del 10 settembre di HRW: Syria: Government Likely Culprit in Chemical Attack [ Siria: il governo probabilmente colpevole dell’attacco chimico ].
Se non ci si ferma ai titoli degli organi di stampa, la prima cosa che balza all’occhio è il contrasto tra la gravità dell’accusa e le cautele usate nel formularle – evidenti a partire da quel «probabilmente colpevole» già nel titolo della pagina di HRW.
Se ci si prende la briga di leggere l’articolo di HRW si vede che:
- Le formule dubitative sono la regola: « strongly suggests … most likely Sarin» [ «indicano con forza … molto probabilmente Sarin» ].
- Si dice che: «Il governo siriano ha negato la responsabilità per gli attacchi ed ha incolpato i gruppi di opposizione, ma non ha fornito prove credibili a sostegno delle sue affermazioni.».
Non si dice, però, chi ha stabilito che le prove non sono credibili e perché. - Si dichiara candidamente che HRW non è stata a Ghouta, non ha raccolto frammenti delle armi, campioni ambientali e fisiologici da testare ma ha raccolto il parere di non meglio precisati “esperti” (cha a loro volta hanno esaminato i racconti di non meglio precisati “residenti locali”).
- Si dà per scontato che le forze di opposizione in Siria non posseggano i razzi da 140mm e da 330mm usati nell’attacco e viene allegata una suggestiva immagine con didascalie del razzo da 330mm.
Se poi ci si prende l’ulteriore briga di leggere anche il rapporto di HRW si può dire che:
- Anche nel rapporto la forma dubitativa è la regola: la parola “likely” [ “probabilmente” ] compare una dozzina di volte.
- C’è da sperare, per l’affidabilità del rapporto di HRW, che il Keith B. Ward, Ph.D. consultato in qualità di esperto sulla rilevazione e gli effetti di agenti chimici bellici – a pag.1 (8 del pdf) e pag.16 (23 del pdf) non sia il Keith B. Ward menzionato in questa pagina del Connecticut College dal momento che viene presentato come: “Science Advisor and Program Manager, Homeland Security Advanced Research Projects Agency, U. S. Department of Homeland Security” – lavora cioè per il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d’America.
Anzi questa pagina del sito BioNews/Texas ci informa che successivamente ha anche lavorato per l’FBI come Senior Science Advisor. - Altri esperti, meno blasonati ma apparentemente “indipendenti”, consultati da HRW sono: Nic Jenzen-Jones, titolare del sito ‘The Rogue Adventurer‘ e Eliot Higgins, titolare del blog “Brown Moses”.
- Nic Jenzen-Jones è generalmente presentato come appassionato ed esperto di armi – la foto a corredo della pagina di presentazione ABOUT del sito ‘The Rogue Adventurer’ lo mostra mostra mentre effettua un training militare in Sud Sudan nel 2013.
- Farebbe sorridere, se l’immane carneficina in corso da anni in Siria lo consentisse, che HRW spacci come “esperto” Elliot Higgins (“Brown Moses”) dal momento che da un’occhiata alla pagina della Wikipedia su di lui (in inglese) si ricava che il 34enne ha iniziato a occuparsi della Siria, dove non è mai stato e non ha parenti né amici, ha iniziato ad occuparsi della Siria nel marzo 2012 (dalla sua casa nei sobborghi di Leicester dove, da disoccupato, accudiva ai due figli) e che con grande sincerità ha ammesso che: “Prima della primavera araba non ne sapevo di armi più del medio possessore di un’Xbox. Non ne avevo altre nozioni oltre a quelle apprese da Arnold Schwarzenegger e Rambo”.
Eppure tanto è bastato ad HRW (ma anche ad Amnesty International, guarda caso anch’essa finanziata da Soros) per citarlo e decantarlo! - Notare pure che il blog di Higgins menzione tra i “Recommended Blogs” il sito ‘The Rogue Adventurer’, come pure che l’immagine citata del razzo da 330mm che appare nell’articolo e nel report di HRW è esattamente quella pubblicata il 10 settembre nel blog sotto il titolo: The Mystery Component Of The UMLACA – tutto in famiglia, insomma.
- Segnalo infine che iniziano ad apparire denuncie sulle affermazioni di “Brown Moses”; ad esempio questo video del 29 agosto scorso, in inglese immesso da SyrianGirlpartisan e già ripreso da diversi blog: Syria CW “Evidence” by “Brown Moses Blog” Debunked [ Siria smascherate le “prove” di armi chimiche del “Brown Moses Blog” ].
Non è difficile trovare una chiave di lettura per il rapporto di HRW se si nota che è stato pubblicato il 10 settembre, cioé nell’imminenza del voto del Congresso USA sull’attacco alla Siria, previsto per il 15 settembre.
Soprattutto avendo presente che il maggior finanziatore di HRW è il famigerato George Soros che ha annunciato 3 anni fa di garantire un finanziamento di 100 milioni di dollari in 10 anni [5] [6] [7].
Che le posizioni di HRW in fatto di diritti umani prendano pieghe inaspettate quando ci sono di mezzo Israele o l’Iran l’aveva già evidenziato Domenico Losurdo [8] che concludeva includendo l’organizzazione tra i: «complici della controrivoluzione neoliberista e imperialista e in ultima analisi nemiche di quei diritti dell’uomo che in modo grottesco esse pretendono di voler difendere».
Nel 2012 HRW, su richiesta dell’organizzazione ‘UN Watch’ (affiliata dell’ American Jewish Committee), ha espulso Richard Falk, Special Rapporteur dell’ONU sui territori occupati in Palestina, da uno dei suoi comitati per il consenso manifestato al ‘Rapporto Goldstone‘ sull’operazione Piombo Fuso a Gaza. [9] L’accusa era quella, solita, di “antisemitismo” (poco importa che Richard Falk sia ebreo).
È scontato che le associazioni ebraiche e filo-israeliane siano in grande attività in questa crisi, ma si registrano anche le reazioni di chi le avversa – per non parlare dell’opinione pubblica che i sondaggi vedono in maggioranza contraria all’attacco, mentre all’incirca un terzo è a favore [10]
L’AIPAC, il gruppo di pressione americano filo-Israele che ha già fatto un comunicato invitando a sostenere Obama quando il Congresso discuterà la sua richiesta di attacco (leggerne, su questo sito, qui), ha annunciato una importante campagna di sostegno.
E proprio in relazione all’AIPAC c’è stato un “caso”, ai primi di settembre, per un passaggio prontamente soppresso da un articolo del New York Times che riferiva la definizione data da un anonimo funzionario dell’amministrazione dell’AIPAC: “the 800-pound gorilla in the room” [ “il gorilla di 400 chili nella stanza” ] che evidentemente non era piaciuta.
La scomparsa del passaggio è stata notata, con un Tweet, dall’opinionista di Bloomberg Jeffrey Goldberg che nei giorni successivi ha affrontato la questione, sollevata da Glenn Greenwald del Guardian, se una sconfitta al Congresso avesse il significato di una sconfitta per l’AIPAC [12].
In cui, con evidente livore per l’improvvisa frenata di Obama e il concreto pericolo di una bocciatura del Congresso, arriva – pur negandola – a ventilare impensabili fini reconditi di Obama:
“Se credessi nei complotti, sarei tentato di pensare che il presidente Barak Obama — la cui avversione per l’Aipac è quasi pari a quella di Greenwald per Israele — ha trascinato il gruppo in quella che al momento appare come una battaglia persa per ottenere che il Congresso approvi un intervento in Siria al solo scopo di offuscare la reputazione dell’Aipac come onnisciente e onnipotente.”
Come dare torto a Goldberg alla luce del fatto che lo stesso Obama (a meno di una settimana dal voto!) ha candidamente ammesso che anche la moglie e contraria?
Riferimenti: [1] Human Rights Watch: forti prove dell’uso di armi chimiche da parte del regime siriano
RaiNews24, 10 settembre 2013
La Voce della Russia, 10 settembre 2013 [3] Human Rights Watch: le armi chimiche usate da Assad
America24, 10 settembre 2013 [4] Come si è svolto l’attacco chimico in Siria secondo Human Rights Watch
Rossana Miranda
fomiche, 10 settembre 2013 [5] Human Rights Watch: donazione record da George Soros
Unimondo, 17 settembre 2010 [6] RISE TO THE GLOBAL CHALLENGE! INVEST IN HUMAN RIGHTS
Sul sito di Human Rights Watch [7] SOLDI PER ZITTIRE HUMAN RIGHTS WATCH ? GEORGE SOROS E IL “REGALO” DI 100 MILIONI
THOMAS C. MOUNTAIN
Come Don Chisciotte, 2 ottobre 2010 [8] La controrivoluzione neoliberlista e filo-imperialista di Human Rights Watch
Domenico Losurdo sul suo blog, 1 giugno 2010 [9] Human Rights Watch Expels Antisemitic Official Richard Falk
The Jewish Press, 19 dicembre 2012 [10] Siria, 36% americani pro attacco
TGCOM24, 7 settembre 2013 [11] N.Y. Times scraps AIPAC from Syria story
Hadas Gold
Politico, 3 settembre 2013 [12] A Defeat for All-Powerful Aipac?
Jeff Goldberg
Bloomberg, 9 settembre 2013 [13] Siria, Michelle Obama contraria all’intervento militare. Barack Obama solo anche in casa
Jeff Goldberg
Huffington Post, 10 settembre 2013