Per affrontare i problemi economici e sociali e le cause strutturali che li originano, il Partito Comunista del Venezuela (PCV) – partito rivoluzionario della classe operaia e del popolo lavoratore delle città e della campagna – ha elaborato alcune proposte che espone ai lavoratori e alle lavoratrici, alle comunità popolari, ai contadini, agli studenti, all’intellettualità rivoluzionaria e, in generale, al popolo lavoratore, perché facciano propria la lotta contro i nemici della patria e del popolo venezuelano, allo scopo di avanzare in un processo accelerato di accumulazione delle forze che permetta al movimento operaio, popolare e contadino di diventare l’avanguardia del corso bolivariano di cambiamento, garantendone la difesa e l’approfondimento.
Le conquiste ottenute dal nostro popolo negli anni del processo rivoluzionario sono seriamente minacciate in conseguenza dell’aggressione su molti fronti scatenata da grandi capitalisti, settori della delinquenza organizzata e elementi politici dell’estrema destra che agiscono sotto la direzione dell’imperialismo nordamericano ed europeo, a cui fanno buon gioco la corruzione, l’inefficienza e l’incoerenza di determinati settori governativi che prendono le distanze dai postulati e i principi che stanno alla base della Rivoluzione Bolivariana iniziata da Hugo Chavez e dal popolo venezuelano.
Proposte del PCV per l’approfondimento della rivoluzione
Sono necessarie numerose rettifiche, con l’intervento del Governo e del popolo rivoluzionario. La destra all’opposizione, che ha governato nel passato e che ha attuato golpe, guarimbas, serrate petrolifere, accaparramento e che è al servizio di potenti interessi stranieri, non offre soluzioni ai problemi del popolo. La carenza di generi di consumo, la penuria, la speculazione, devono e possono essere sconfitte dal nostro popolo.
– Per l’approvvigionamento sotto controllo popolare: Massimo dispiegamento delle forze organizzate dei lavoratori e delle lavoratrici e delle comunità urbane e rurali, in collaborazione con il governo nazionale, per piegare il potere dei monopoli imprenditoriali e delle mafie accaparratrici e corrotte che controllano la distribuzione e la commercializzazioni degli alimenti e di altri beni essenziali, creando un Sistema Nazionale di Distribuzione Pubblico e Popolare, con un’ampia e decentrata rete di botteghe popolari nelle comunità urbane e rurali, sotto il controllo di Giunte Popolari di Approvvigionamento.
– Nuova e rivoluzionaria politica economica: Per farla finita con il capitalismo dipendente, improduttivo e redditiere; sviluppare le forze produttive; raggiungere la piena sovranità economica e porre le basi materiali per iniziare la transizione verso il Socialismo.
– Nazionalizzazione totale del commercio estero. Niente più dollari per la borghesia!
– Riforma profonda e progressiva del Sistema Tributario e Fiscale. Che i grandi capitalisti paghino più imposte, fino all’eliminazione dell’IVA!
– Programma Nazionale di Industrializzazione e Sviluppo Produttivo con la Partecipazione Protagonista delle lavoratrici e dei lavoratori.
– Creare un modello di gestione di nuovo tipo nelle imprese statali: instaurare la direzione collettiva e multipla dei processi di produzione, amministrazione e distribuzione di beni e servizi, sotto controllo operaio e sociale con la partecipazione dei Consigli delle Lavoratrici e dei Lavoratori, dei produttori liberi e associati (dove ciò avvenga), delle comunità organizzate e del Governo Nazionale.
– Sviluppare, insieme alla classe operaia, un Piano urgente di recupero, riattivazione e trasformazione delle imprese statali improduttive.
– Creare un sistema di controllo e ispezione operaia e popolare per la distribuzione degli alimenti e degli altri beni di consumo di massa, nei centri di distribuzione e commercializzazione privati e pubblici. Per farla finita con l’accaparramento, la speculazione e il boicottaggio di capitalisti e corrotti!
– Per una politica di sviluppo agricolo sovrana, con la partecipazione da protagonisti dei contadini piccoli e medi.
– Creare centri di produzione agricola statale in accordo con la pianificazione strategica nazionale.
– Carcere per accaparratori, speculatori e corrotti… Vadano dove devono stare!
– Lotta conseguente contro i monopoli
– Pianificazione centrale e partecipativa dell’Economia, con protagonismo operaio e popolare.
– Nazionalizzazione delle banche e del sistema finanziario. Per smantellare il potere speculativo e usuraio del capitale finanziario!
Creare una Direzione Politica Unitaria, Collettiva e Popolare del processo, per valutare e definire collettivamente, con senso critico e autocritico, la gestione del governo e la realtà economica, sociale e politica.
Creare il Sistema di Sicurezza Sociale previsto dalla Costituzione:
– Dare piena attuazione e applicazione alla Legge Organica del Sistema di Sicurezza Sociale, creare il regime delle sue prestazioni, come quelle delle pensioni e altri benefici economici.
– Creare il Sistema Pubblico Nazionale della Salute, con la partecipazione da protagonisti delle Lavoratrici e dei Lavoratori della sanità e delle comunità organizzate.
– Sviluppare l’industria farmaceutica nazionale sovrana di fronte ai monopoli transnazionali.
Per una politica del lavoro di classe e rivoluzionaria
– Approvazione della Legge Speciale dei Consigli Socialisti dei Lavoratori e delle Lavoratrici, per favorire la lotta di classe dei lavoratori per nuovi modelli di gestione.
– Rispetto della stabilità nel lavoro, nei diritti legali e nella inamovibilità del lavoro.
– Prevenire e rimuovere le chiusure fraudolente di imprese (applicando l’articolo 149 delle Legge Organica del Lavoro), per riattivare i processi produttivi e proteggere le fonti di lavoro.
– Garantire il diritto alla sindacalizzazione e alla libertà sindacale.
– Eliminare la misura della separazione dal posto di lavoro contro lavoratori e lavoratrici imposti dai padroni (articolo 423 della Legge Organica del Lavoro).
– Sconfiggere la terziarizzazione e ogni forma di simulazione del rapporto di lavoro.
– Approvazione di una Legge Speciale sulla Sicurezza e la Vigilanza.
– Continuare a rafforzare il diritto alla negoziazione collettiva. Rimuovere le discriminazioni verso i sindacati di classe nei processi di negoziazione collettiva e nell’amministrazione delle Convenzioni Collettive.
– Rimuovere e proibire i procedimenti giudiziari, la criminalizzazione e la repressione delle lotte del lavoro.
– Per il preciso adempimento della LOPCYMAT (la legge sulle condizioni e l’ambiente di lavoro, ndt); maggiore sostegno ai delegati alla prevenzione.
– Trasformazione profonda di INPSASEL (l’istituto che presiede alle questioni relative a prevenzione e sicurezza lavorativa, ndt), perché recuperi la sua funzione originale come strumento al servizio della classe lavoratrice nella sua lotta per la difesa della salute e la vita nel lavoro.
– Trasformazione ed epurazione profonda del Ministero del Lavoro. Creare il Controllo Operaio e Sindacale, con carattere vincolante, sull’attività delle funzionarie e dei funzionari a tutti i livelli.
– Rispettare e garantire l’esercizio del diritto di sciopero, come tattica legittima della classe operaia nella sua lotta contro il padronato e per l’accumulazione di forze contro il sistema capitalista.
– Costruire un Programma governativo per la promozione dell’impiego giovanile con pieni diritti di lavoro; garantire l’incorporazione dei diplomati del sottosistema universitario e delle scuole tecniche nei piani strategici di sviluppo agrario e industriale del paese.
Creare un modello educativo di qualità, per lo sviluppo del paese e del popolo lavoratore. Nuova legge delle Università, per sbarazzarsi dell’eredità “puntofijista” (del sistema politico preesistente alla Rivoluzione Bolivariana, ndt).
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