di WALDO MENDILUZA
La Missione Permanente di Cuba presso le Nazioni Unite ha pronosticato nuove vittorie politiche e socio economiche dell’Isola, festeggiando qui il 55º anniversario del trionfo della Rivoluzione.
Durante una serata politico-culturale realizzata nella sede, la Missione ha espresso la sua fiducia nei passi avanti dell’attualizzazione del modello socio economico del paese dei Caraibi, con la guida del presidente Raúl Castro e il protagonismo del popolo cubano.
La serata è stata arricchita da recite di bambini, balli popolari e piatti cubani tipici.
In un breve bilancio del lavoro realizzato nel 2013, il rappresentante permanente presso la ONU, Rodolfo Reyes, ha segnalato la condanna quasi unanime nell’Assemblea Generale, del blocco economico, finanziario e commerciale che gli Stati Uniti impongono contro Cuba e l’elezione dell’Isola nel Consiglio dei Diritti Umani.
Reyes ha riconosciuto il lavoro dei membri della Missione ed ha definito questi risultati un trionfo di tutto il popolo cubano e della sua Rivoluzione.
Lo scorso 29 ottobre, 188 paesi dei 193 membri della ONU hanno domandato a Washington l’eliminazione dell’assedio applicato da mezzo secolo all’Isola, che ha provocato perdite economiche superiori al bilione 157000 milioni di dollari e un danno umano incalcolabile.
“Nuovamente la votazione dell’Assemblea ha dimostrato l’isolamento degli USA nella loro politica contro Cuba”, ha sottolineato il diplomatico.
Due settimane dopo, l’Assemblea generale di 193 nazioni ha sostenuto a grande maggioranza l’ingresso dell’Isola nel Consiglio dei Diritti Umani, per rappresentare, con il Messico, l’America Latina e i Caraibi in questo organo creato nel 2006 per sostituire la Commissione dei Diritti Umani, un foro criticato per la sua doppia morale e gli attacchi contro i paesi in via di sviluppo.
L’Avana. 4 Gennaio 2013
(Traduzione Granma Int.)