Il marito dell’assessore Cocco vinse appalti per Expo. La Guaineri (Sport) e il coniuge fanno parte di un’importante Fondazione milanese. Consulenze, vecchi colleghi e lobby: le “porte girevoli” meneghine.
Alessandro Da Rold e Luca Rinaldi
ella Milano di Giuseppe Sala gli incroci tra grandi aziende e assessori non si riducono solo ai 3,6 milioni di euro in azioni Microsoft dell’assessore alla Trasformazione digitale Roberta Cocco. La vicenda è stata archiviata dopo che la mozione delle opposizioni si è arenata in Consiglio comunale. Ma vale comunque la pena approfondire i rapporti di questa amministrazione, gli intrecci soprattutto “matrimoniali” dei dirigenti che compongono la Giunta di un ex manager già direttore generale del Comune negli anni di Letizia Moratti.
QUANTO CONTA LA BAIN & COMPANY. Se un tempo il centrosinistra faceva di ogni conflitto di interessi un cavillo, in nome della battaglia contro il grande nemico Silvio Berlusconi, ora forse a tanti è sfuggito che l’assessore Cocco vanta un marito importante. È sposata infatti con Fabrizio Scotti, partner e vice presidente di Bain & Company, una delle più importanti aziende di comunicazione al mondo. Bain non è una società di consulenza qualunque, perché ha vinto due appalti per Expo 2015 dove Sala era commissario straordinario e amministratore delegato. Il valore totale è stato di 3 milioni di euro, di cui uno conquistato con Deloitte.
Non c’è nulla di male né di illegale, ma fa comunque pensare la casualità con la quale Bain abbia vinto un appalto pochi anni prima e poi la moglie di uno dei partner più importanti della società sia diventata assessore. «Sono i migliori», taglia corto uno che conosce molto bene i gangli comunali. Non solo, perché è lo stesso sindaco in persona ad aver condiviso vecchie e nuove esperienze imprenditoriali con i compagni di ventura di Expo e della stessa Bain. “Porte girevoli”, le definiscono gli esperti di lobby e dintorni.
PIERO GALLI FIGURA CHIAVE. Un esempio: da gennaio 2007 a dicembre 2008 Sala è stato presidente di Medhelan Management & Finance, una società di consulenza. Un quinto delle azioni dell’azienda appartengono alla Bain & Company Italia, dove al tempo sedeva tra gli alti dirigenti un manager che arrivò in Expo. Si tratta di Piero Galli, che dell’esposizione è stato direttore della divisione Event & Entertainment.
IPOTESI DI CONFLITTO D’INTERESSI. Galli è entrato nell’organigramma di Expo Spa dall’aprile 2013 e il suo curriculum parla di una precedente esperienza di 11 anni alla Bain & Company. Una coincidenza che finisce pure dentro a una segnalazione che l’Agenzia nazionale anticorruzione ha inoltrato sia a Expo sia alla procura di Milano per una ipotesi di conflitto d’interessi. Galli è rimasto però al suo posto e una volta chiusi i cancelli di Expo ha fondato la Finalter, «una società formata da un team di professionisti che hanno guidato al successo Expo Milano 2015», si legge sul sito dell’azienda. Il 20% delle azioni sono in mano a Sala che le ha affidate però a un trust “con effetto dalla data di elezione a sindaco di Milano”.
Fondazione Etica, nata nel 2008 come strumento indipendente per fare innovazione in ambito pubblico e sociale, è l’esempio perfetto della rete di relazioni che conta a Milano
Ma non sono finiti i matrimoni eccellenti a Palazzo Marino. C’è quello tra Roberta Guaineri, assessore allo Sport, e l’avvocato Alberto Toffoletto, titolare di uno dei più importanti studi di diritto commerciale in Italia e nel mondo. Il Nctm è infatti specializzato in diversi settori di attività che variano dall’Europa fino a Shanghai. Il fratello di Alberto è Franco, uno dei principali giuslavoristi italiani. Non solo. Ada Lucia De Cesaris, ex assessore all’Urbanistica, ora nel consiglio di amministrazionte di Arexpo, è entrata dentro Nctm nel 2015, appena uscita dalla Giunta Pisapia.
LEGAMI CON LA FAMIGLIA BAZOLI. La rete di relazioni che contano non finisce qui. Ne è una rappresentazione plastica la Fondazione Etica, nata nel 2008 a Milano come strumento indipendente, politicamente e finanziariamente, per fare innovazione in ambito pubblico e sociale. Dentro la Fondazione ci sono sia l’assessore Guaineri, che è pure nel consiglio giudiziario del tribunale di Milano, il Csm locale, sia il Alberto Toffoletto. Il presidente è Gregorio Gitti, marito di Francesca Bazoli, figlia del presidente onorario di Intesa SanPaolo Giovanni, deputato del Partito democratico, consigliere di amministrazione di Bassilichi e anche lui titolare di uno studio legale. Caso vuole che Sala sia fidanzato con Chiara, l’altra figlia di Bazoli.
GORNO TEMPINI E L’EX MOGLIE. Tra i soci della Fondazione compare pure Giovanni Gorno Tempini, ex amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti (Cdp), poi presidente di Fondazione Fiera Milano. Pure Gorno Tempini è incappato in una vicenda dove c’è di mezzo il suo matrimonio. Come presidente della Fondazione ha incaricato la società di head hunting Russell Reynolds Associates di trovare il nuovo amministratore delegato della controllata Fiera Milano. Peccato che in Russell ci lavori Maria Rossi Gorno Tempini, ex moglie del presidente.
Altro assessore, altra corsa. È il caso del titolare del Bilancio Roberto Tasca e di sua moglie Francesca Beccacece, professore associato dell’Università Bocconi di Milano, ma conosciuta perché fu consulente nel processo Calciopoli dei fratelli Andrea e Diego Della Valle. Quello con Tasca è un altro matrimonio professionale del sindaco Sala. Sono stati insieme in Medhelan Management & Finance, già incontrata in precedenza e poi anche in Kenergy, società con un capitale di 4 milioni di euro, che produce energia elettrica e gestisce impianti fotovoltaici in Puglia.
UN «SEMPLICE INVESTIMENTO». Quando ai primi rumor sulla candidatura di Sala il giornale Altreconomia sottopose il quesito, il futuro sindaco “Beppe” rispose che quello in Kenergy era «un semplice investimento finanziario, senza alcun ruolo amministrativo». Insomma, anche (e soprattutto) a Milano le porte girevoli continuano a girare.
02 marzo 2017