Dichiarazione di sei sindacati dei ferrovieri europei su posizioni di classe: “Contro il 4°pacchetto ferroviario, per il monopolio pubblico!”
Dichiarazione di 6 sindacati dei lavoratori del trasporto affiliati e amici della Federazione Sindacale Mondiale, riuniti a Londra il 25 aprile 2014 su iniziativa del RMT britannico
Erano presenti e sono firmatari i rappresentanti dei seguenti paesi: Grecia (PAME), Portogallo (CGTP), Francia (CGT – Versailles), Gran Bretagna (RMT), Cipro, Italia (USB).
Ferrovieri di tutti i paesi, rifiutate il 4° pacchetto ferroviario e le politiche di privatizzazione, mobilitatevi per difendere i vostri diritti sociali e il monopolio pubblico ferroviario!
La Commissione europea ha adottato il 30 gennaio 2013 il “4° pacchetto ferroviario” ed è stato avviato il procedimento di votazione da parte del “parlamento” della UE.
Questo pacchetto di misure indotte dai monopoli prevede di generalizzare in tutta Europa della privatizzazione del settore ferroviario in corso fin dai primi anni ’90.
Per attaccare le conquiste storiche della classe operaia, i capitalisti di ogni paese dell’Unione si servono delle direttive dell’Ue come un pretesto e un mezzo per colpire e spezzare la resistenza dei ferrovieri dei loro rispettivi paesi.
Le varie “riforme” del settore ferroviario sono state implementate da diversi anni, con il pretesto del rispetto dei precedenti “pacchetti”, con una sola e stessa logica in tutti i paesi: la creazione di monopoli privati, al posto dei monopoli pubblici storici e la rottura degli status e delle condizioni di lavoro dei lavoratori delle ferrovie.
Secondo gli stessi schemi, come negli attacchi contro i lavoratori dell’energia, delle poste e delle telecomunicazioni, i ferrovieri degli operatori pubblici storici sono divisi, spaccati e riorganizzati in diverse entità, di volta in volta più indipendenti in vista della loro privatizzazione futura.
Allo stesso modo, le condizioni di lavoro, di formazione, di remunerazione dei ferrovieri sono fortemente attaccati al fine di massimizzare i profitti, la sicurezza dei viaggiatori è così minacciata e i prezzi dei biglietti sono in costante aumento ad una velocità parecchio superiore all’inflazione. Da questo punto di vista, i ferrovieri subiscono gli stessi attacchi della classe operaia.
Questo 4° pacchetto ferroviario prevede nelle sue misure principali:
– L’obbligo di separazione integrale della gestione dell’infrastruttura ferroviaria (commutazione, manutenzione delle rotaie, ecc.) da un lato e dello sfruttamento dei treni (commercializzazione dei biglietti, guida e accompagnamento dei treni, manutenzione del materiale rotabile, ecc.). Lo scopo dichiarato è quello di facilitare l’ingresso di nuovi operatori nella rete già esistente.
– L’apertura generalizzata alla concorrenza del trasporto ferroviario di passeggeri, con gare d’offerte obbligatorie per ogni “delega di servizio pubblico”, che condurrà alla progressiva privatizzazione di tutte le reti.
Poiché è la privatizzazione per la creazione di grandi gruppi monopolistici privati lo scopo di queste cosiddette “aperture alla concorrenza”, le prime ad organizzare l’arrivo di questa “concorrenza” … saranno principalmente le direzioni dei monopoli ferroviari pubblici storici. Come il gruppo SNCF (Francia) o il Gruppo Deutsche Bahn (Germania). Questi gruppi hanno sviluppato migliaia di filiali privatizzate, sia nel trasporto ferroviario che stradale, per organizzare loro stessi la “concorrenza”.
Per noi sindacati, amici o affiliati alla Federazione Sindacale Mondiale, le riforme ferroviarie che si basano su questo progetto di nuova direttiva a livello europeo sono inaccettabili!
Sappiamo fin troppo bene le conseguenze di queste politiche:
– In Inghilterra, hanno portato a un deterioramento catastrofico della sicurezza della rete, poiché gli operatori che vincono le gare d’appalto sono quelli che propongono il servizio più economico, in modo da monetizzare sulla sicurezza. Ma ha anche portato a numerose chiusure di linee “non redditizie” ed alla vertiginosa impennata dei biglietti del treno, in quanto alle compagnie interessa solo la ricerca del massimo profitto. Le condizioni di lavoro, di pensione, di remunerazione, la precarizzazione del rapporto di lavoro ferroviario è stata la comune sorte dei lavoratori delle ferrovie britannici. Anche se i campioni della privatizzazione vantavano i “risparmi” … le sovvenzioni pubbliche concesse agli operatori privati sono parecchio superiori a quelle praticate da British Rail prima della sua scomparsa nel 1994.
– In Grecia, quasi il 40 % dei posti della compagnia nazionale sono stati soppressi, con riclassificazioni come portantini negli ospedali o addetti alle pulizie nelle scuole e amministrazioni, per non parlare della drastica riduzione dei salari e delle pensioni. E abbiamo appreso nel 2013, che il gruppo SNCF (Francia) partecipa al “bando di gara” per acquisire parti della rete greca!
– In Francia, l’esperienza della “libera concorrenza” nel trasporto ferroviario di merci, dal 2006 ha confermato la nostra analisi. Sebbene il treno merci SNCF trasporti 55 GTK nel 2000, il volume globale trasportato da tutti gli operatori combinati è solo di 34 GTK. Le tariffe sono aumentate, cantieri interi sono stati chiusi con decine di migliaia di tagli di posti di lavoro. La “concorrenza” è brandita per giustificare i continui attacchi contro la regolamentazione del lavoro dei ferrovieri. I ferrovieri sono già divisi in diversi “rami” e “attività” pronte ad essere privatizzate, avendo spesso un assurdo divieto di cooperare insieme. Ovunque, la priorità è economizzare, compreso sulla manutenzione delle tratte, la formazione e il numero del personale. Per i viaggiatori, i prezzi continuano ad aumentare ogni anno. La riforma ferroviaria in preparazione (apertura dei dibattiti in parlamento il 16 giugno 2014) andrà ad aggravare questa situazione con l’abrogazione delle normative sul lavoro in vigore alla SNCF, per allinearsi con quanto si pratica fra gli operatori privati e nella riorganizzazione dei ferrovieri, che saranno divisi in 3 società separate, per facilitare la privatizzazione della rete.
I sindacati dei lavoratori dei trasporti, affiliati e amici della FSM, sostengono la mobilitazione nazionale dei ferrovieri francesi a partire dal 22 maggio prossimo, contro questo progetto di riforma ferroviaria!
Per noi sindacati, amici e membri della Federazione Sindacale Mondiale, la situazione è semplice, i padroni in ogni paese dell’Unione, si coalizzano attraverso le istituzioni dell’Unione Europea, applicano le stesse ricette per tutta Europa.
Per la Federazione Sindacale Mondiale, gli ultimi due decenni hanno spiegato il fatto che senza un monopolio pubblico ferroviario del trasporto di merci e viaggiatori, liberarandosi del parassitismo della smania capitalista del profitto, non è possibile garantire la soddisfazione dei bisogni popolari in materia di trasporto ferroviario.
Questo è il senso della nostra rivendicazione che afferma l’esclusione degli interessi privati, la fine della concorrenza nel settore ferroviario in tutto il mondo. La “riforma” di cui abbiamo bisogno, è la riunificazione di tutte le ferrovie di ciascun paese in monopolio pubblico, rivolto esclusivamente alla soddisfazione dei bisogni popolari e posto sotto il controllo dei suoi lavoratori e dei suoi utenti. Con l’assunzione in numero sufficiente di una regolamentazione del lavoro d’alto livello, al fine di avere un servizio di qualità e garantire la sicurezza delle circolazioni.
Per i nostri sindacati, membri e amici della Federazione Sindacale Mondiale è il momento di rimettere all’ordine del giorno in tutti i nostri paesi, la lotta di classe e di massa per lo sciopero nelle ferrovie contro le politiche di privatizzazione e di scardinamento dei nostri diritti sociali.
* PAME (Grecia), CGTP (Portogallo), CGT – Versailles (Francia), RMT (Gran Bretagna), PEO (Cipro), USB (Italia)
Traduzione per Resistenze.org