Hanno ragione da vendere le lavoratrici degli asili nido che vogliono manifestare per il loro posto di lavoro. Lavoro che sta scivolando verso una, ulteriore, precarizzazione che, oggi, chiamano Jobs Act.
La decisione della Questura di Roma di vietare la protesta delle lavoratrici lede un doppio diritto dei cittadini di questa Repubblica: quello di difendere le proprie ragioni lavorative e quello di renderle visibili con la manifestazione.
Lo stesso vale per il Commissario (s)Tronca che cede un servizio pubblico per “fare cassa” ai privati.
Non si tutela un bene pubblico cedendolo ai privati ma, al limite, con l’esatto contrario. Infatti, la Costituzione sostiene sull’argomento lavoro, partendo dall’art. 1 e sviluppati agli articoli 3 – 4 – 35 – 36 – 38 – 39 – 40 arriva alla sintesi racchiudibile nel trinomio: Repubblica + democrazia + lavoro.
La Costituzione in buona sostanza, sul tema lavoro, arriva alle seguenti conclusioni:
a) il lavoro viene considerato un valore che consente l’affermazione della personalità umana e, quindi, contrario all’idea della valorizzazione individuale tipica dello Stato liberale;
b) lo Stato ha l’obbligo di impegnarsi ad intervenire nel sistema economico creando possibilità di lavoro per i cittadini, caratterizzando la propria natura di Stato sociale; …
z) lo sciopero è diventato, dopo un ventennio fascista che lo vietava perché considerato un crimine, un diritto dei lavoratori.
Ci ripensino, la prossima volta, il Questore e il Commissario Tronca perché la democrazia è ancora legale nel nostro paese.
MOWA
ROMA: VIETATA MANIFESTAZIONE DELLE MAESTRE CONTRO PRIVATIZZAZIONE NIDI. USB, VOGLIONO SOFFOCARE LA PROTESTA CONTRO LA VENDITA DELLA CITTÀ
COMUNICATO STAMPA
Una manifestazione di quartiere, per protestare contro l’annunciata privatizzazione degli asili nido comunali, era stata indetta dalle maestre e dalle educatrici dell’USB nella mattinata di sabato 16 gennaio in zona Prenestino, con partenza dai cancelli dell’asilo nido di via Covelli. Ma la Questura di Roma ha respinto la richiesta, sostenendo che nella stessa giornata è già prevista un’altra manifestazione, quella contro la guerra organizzata nel pomeriggio ed in tutt’altra zona (Esquilino).
“Da alcuni mesi grava sulla città un diktat contro la libertà di manifestare che, a detta della Questura e della Prefettura, riguarda il centro storico della città ed i giorni dal lunedì al venerdì. Adesso scopriamo invece che hanno deciso di estendere i loro criteri arbitrari all’intero territorio cittadino e a tutti i giorni della settimana”, denuncia Guido Lutrario, della Federazione romana USB.
Prosegue Lutrario: “Qualche settimana fa il Commissario Tronca ha pubblicato un documento, il DUP per il 2016/2018, nel quale detta il programma di governo della città per i prossimi anni, a prescindere da chi vincerà le elezioni comunali. Come dire, non importa cosa sceglieranno romani, perché quello che si dovrà fare a Roma è già scritto e rigidamente vincolato”.
“In questo DUP c’è scritto per esempio che tutti gli asili nido andranno progressivamente privatizzati – sottolinea il rappresentante USB – e che le scuole materne passeranno allo Stato. In questo modo migliaia di precarie perderanno il posto. Ed ora si vieta alle maestre di manifestare per avvertire la popolazione della sciagura che si sta preparando sui servizi pubblici. E’ evidente che c’è una emergenza democratica nella nostra città e che la gestione commissariale di Roma sta cercando di soffocare le voci di protesta”.
“La lotta delle maestre naturalmente non si ferma. Cresce invece l’esigenza di costruire il collegamento tra tutte le realtà che stanno soffrendo questa involuzione della vita democratica e questo attacco senza precedenti alle nostre condizioni di vita. La difesa del servizio scolastico-educativo infatti si basa su ragioni analoghe a quelle dei lavoratori dei trasporti o delle persone sotto sfratto, o delle associazioni che vengono sgomberate. Costruire un grande movimento che fermi questa deriva autoritaria è la nostra priorità per i prossimi mesi”, conclude Lutrario –
Roma – giovedì, 14 gennaio 2016