#GolpeDeEstadoEnBolivia Il governo golpista boliviano, criticato due giorni fa dall’ONU per le violenze contro i manifestanti, continua nella creazione di un “nemico interno finanziato dall’estero” senza però fornire finora alcuna prova.
In questo senso il ministro degli Interni Murillo ha affermato di aver chiesto il sostegno di Israele per combattere il “terrorismo” nel paese sudamericano.
“Li abbiamo invitati ad aiutarci. Sono abituati a trattare con i terroristi. Sanno come gestirli”, ha dichiarato Arturo Murillo, venerdì all’agenzia di stampa britannica Reuters, riferendosi agli israeliani.
Murillo ha indicato che la polizia boliviana indaga su “persone di sinistra radicale” che, secondo l’opinione delle attuali autorità di La Paz, cercano di destabilizzare il governo dell’autoproclamata presidente boliviana Jeanine Áñez.
In particolare, il titolare del dicastero ha accusato alcuni elementi di sinistra a suo dire legati all’amministrazione del presidente venezuelano Nicolás Maduro e ai trafficanti di droga di aver istigato episodi di rivolte mortali nel paese, dopo che il presidente Evo Morales si è dimesso dalla presidenza boliviana il 10 novembre.
Morales era stato rieletto in ottobre per un quarto mandato, ma, a causa di una persecuzione contro i suoi sostenitori e della mancanza di sostegno da parte della polizia e dei militari, si è dimesso ed ha chiesto asilo politico in Messico.
Dopo il colpo di Stato contro Morales, il governo di Áñez ha preso una svolta diametralmente opposta alla politica seguita per quasi 14 anni dal leader indigeno.
Quindi, l’attuale governo boliviano ha rafforzato la posizione del diritto religioso, ha ripreso forti legami con Israele e gli Stati Uniti, ha espulso centinaia di medici cubani e i diplomatici venezuelani.
Il governo della Áñez crea un gruppo per reprimere le proteste
Martedì, Murillo aveva annunciato la creazione del Gruppo Anti Terrorismo (GAT), composto da 70 agenti di polizia, la cui missione è “agire con la massima fermezza” contro i terroristi, finora mai sentiti da nessuno, ma a suo dire “finanziati dal Venezuela”, ha detto il ministro senza fornire prove.
A questo proposito, Murillo ha dichiarato alla Reuters che diversi paesi avevano contribuito a formare il GAT. Ha anche detto che prevede di recarsi negli Stati Uniti per stabilire “connessioni” per lo scambio di informazioni.
La presentazione di questa struttura d’urto ha luogo nel mezzo delle accuse di repressione delle proteste e di violazioni dei diritti umani compiute nel paese andino dalla polizia del governo Añez dopo la partenza di Morales.
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