PCPE
Le centrali sindacali della CCOO, UGT e USO hanno risposto alla chiamata della Confederazione Europea dei Sindacati (CES), “Per un’Europa più sociale e democratica” convocando manifestazioni nelle principali città del nostro paese per il 15 e 16 giugno.
Su questa convocazione il Comitato Esecutivo del Partito Comunista comunica le seguenti considerazioni:
1. Trascorsi più di cinque anni dallo scoppio della crisi strutturale che colpisce i principali paesi capitalistici, ogni giorno sono sempre di più quelli che si mobilitano in difesa dei diritti conquistati dalla classe operaia e dai settori popolari, fortemente minacciati dai vari governi e dall’Unione Europea. Cresce l’indignazione verso le istituzioni al servizio dell’oligarchia che, perseguendo come unico obiettivo la perpetuazione del capitalismo e la garanzia di alti profitti per i monopoli, eliminano i nostri diritti sociali e lavorativi, rendendo senza valore il diritto alla salute e all’istruzione, tagliando i diritti democratici e le libertà e intensificando la repressione contro chi si oppone ai loro scopi.
2. L’Unione Europea, a prescindere dalle contraddizioni che possono esistere in un dato momento tra gli Stati membri, rappresenta gli interessi comuni dei grandi capitalisti europei contro la classe operaia e le masse popolari. E’ uno strumento nelle mani dei monopoli per schiacciare i nostri diritti. Allo stesso tempo, l’UE cerca di rappresentare gli interessi unificati dei monopoli europei in un contesto internazionale caratterizzato dalla lotta tra le varie potenze imperialiste per una nuova spartizione dei mercati e delle materie prime su scala mondiale, aumentando i pericoli di un conflitto militare su vasta scala.
3. Le politiche promosse dall’Unione Europea non sono casuali, vanno in una sola direzione contro i lavoratori e le lavoratrici e i popoli. L’Unione Europea è stata creata per servire il grande capitale e per cercare di schiacciare il movimento operaio e i paesi socialisti dell’Europa orientale, costituendosi come una unione interstatale di carattere imperialista impossibile da riformare in favore dei popoli e dei lavoratori dei nostri paesi. Non ci sarà una Unione Europea più sociale e democratica, ma una UE sempre più reazionaria, all’attacco dei diritti della maggioranza lavoratrice e militarmente più aggressiva.
4. La convocazione della CES sotto lo slogan “Per un’Europa più sociale e democratica”, appoggiata dal cosiddetto Partito della Sinistra Europea, è una scommessa della socialdemocrazia europea per imporre una gestione keynesiana della crisi capitalista contro la linea di gestione neoliberista, sempre a vantaggio dei monopoli, quindi in contrasto con gli interessi della classe operaia dei paesi membri. In un caso come nell’altro si intensificherà lo sfruttamento che subiamo, si taglieranno i diritti sociali e si intensificheranno le privatizzazioni. Non ci sarà una soluzione sociale alla crisi all’interno del capitalismo, come non è possibile una UE democratica e sociale nell’imperialismo.
5. Il PCPE chiama la classe operaia a partecipare massicciamente alle manifestazioni convocate come forma di rifiuto delle politiche del Governo e dell’Unione Europea. Allo stesso tempo, chiamiamo a combattere lo slogan “per una UE più sociale e democratica”, essendo un autentico inganno per i lavoratori e le lavoratrici che conduce il movimento operaio e sindacale ad una situazione senza uscita rappresentata dall’Unione Europea.
6. Le manifestazioni convocate nelle principali città del nostro Paese devono convertirsi in un vero e proprio clamore operaio e popolare contro l’Unione Europea, chiedendo il disconoscimento del debito, la disobbedienza alle misure imposte dal Governo e dalla Troika, l’uscita del nostro paese da ogni alleanza imperialista, sia l’UE che la NATO. La rottura con le alleanze imperialiste e la lotta per il potere operaio e popolare, per il socialismo, sono l’unica soluzione reale alla crisi capitalista per la classe operaia, per i liberi professionisti, i piccoli commercianti e piccoli agricoltori.
PER L’USCITA DALL’UE, DALL’EURO E DALLA NATO!
PER IL POTERE OPERAIO E POPOLARE!
TUTTO PER LA CLASSE OPERAIA!
13/06/2013
Traduzione per Resistenze.org