Contrordine compagni, ma con legittimo sospetto. L’Europa contro l’Oms sul pesticida più usato al mondo
L’Autorità per la sicurezza alimentare europea dice che il glifosato non è un pericolo per la salute. All’opposto di quanto già detto dall’Oms. Tuttavia per andare sul sicuro fissa per la prima volta un limite di dose massima giornaliera. E rispunta una vecchia storia di scienziati prezzolati
di Massimo Lauria
Gli scienziati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avevano bollato il pesticida Monsanto come probabilmente cancerogeno. Ma ora l’Efsa – l’Autorità europea per la sicurezza alimentare – ribalta quello studio e assicura: il glifosato (principio attivo dell’erbicida) non è pericoloso per la salute dell’uomo.
Ma per andare sul sicuro ha definito per la prima volta un limite di dose massima giornaliera sulla quantità di residui “sicuri” per la salute: ovvero 0,5 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo. Un esempio: una persona che pesa 80 kg può mangiare fino a un residuo di 40 milligrammi di glifosato al giorno.
Gli scienziati dell’Efsa, che hanno lavorato con esperti degli Stati membri dell’Ue, hanno dichiarato però che il loro studio è differente da quello dello Iarc (l’Agenzia sui tumori dell’Oms).
L’Efsa infatti si è concentrata solo sul glifosato. Mentre l’Oms aveva preso in considerazione un gruppo di sostanze chimiche correlate, tra cui anche il principio attivo del diserbante. Conclusione degli europei, gli effetti tossici potrebbero essere legati a reazioni con altri costituenti. E non al glifosato.
Questo esclude che uno degli erbicidi più usati al mondo sia cancerogeno? Per ora il capo dell’unità pesticidi dell’Autorità europea, Jose Tarazona, commenta: “Per quanto riguarda la cancerogenicità, è improbabile che questa sostanza (il glifosato, ndr) sia cancerogena”. E poi: “la valutazione dell’Efsa ha preso in considerazione un gran numero di nuovi studi e dati”. Anche se non specifica quali.
Fatto sta che l’Europa ora potrebbe decidere di riaprire le porte a tutti i tipi di pesticidi che contengono il glifosato. Nonostante le avvertenze dell’Organizzazione mondiale della sanità, i cui studi avevano suscitato l’apertura di molte class action contro Monsanto, oltre ad una richiesta di moratoria internazionale – firmata da un milione e mezzo di persone – per mettere al bando quei diserbanti.
Molti però sono i dubbi e i sospetti delle organizzazioni ambientaliste internazionali per le conclusioni dell’Efsa. E come ogni giallo che si rispetti anche questa storia è condita di mistero e di qualche curiosa contraddizione.
Quando per esempio a marzo l’Oms aveva dichiarato il glifosato “probabilmente cancerogeno”, alcuni scienziati tedeschi avevano invece detto il contrario. Salvo poi scoprire che quelle brillanti menti della scienza erano sul libro paga della Bayer e della Basf, produttori guarda caso di pesticidi simili. Parola del Corporate Europe Observatory, uno dei più feroci cani da guardia europei anti lobby.
12 novembre 2015