Questo sito è diverso tempo che segnala le “strane” e poco chiare relazioni degli ideatori del Movimento 5 Stelle con gli affari… ed ora la candidata di questo “movimento” alla Presidenza della Repubblica gli fa i conti in tasca, scoprendo cose davvero interessanti…
MOWA
MILENA GABANELLI – IN STUDIO
Buonasera. Prima di cominciare vorrei ricordare con preoccupazione che del nostro collega Domenico Quirico, inviato de La Stampa in Siria, da 40 giorni non si hanno notizie, il ministro Bonino sta attivando tutti i canali a disposizione. Chiunque avesse notizie utili è invitato a informare la Farnesina. Dunque, puntata di oggi, allora oggi metteremo… vedremo di fare i conti in tasca ai partiti, visto che dei 300 milioni di euro all’anno e passa che si sono spartiti, una parte sono finiti rubati dai loro tesorieri, e del resto non si è capito bene come li hanno spesi. Da quando Beppe Grillo ha detto: si può fare campagna elettorale senza bisogno del denaro pubblico…adesso tutti a dire: “si può fare senza”, ma siccome la politica costa dove li prendono? Dove li hanno sempre presi, dai privati. Ma chi sono i nomi e i cognomi di imprenditori o di aziende che finanziano i partiti e le associazioni dei partiti e i politici. Bene, questo vedremo di capirlo nel corso della puntata e in nome della trasparenza cercheremo anche di capire come si è finanziata la novità da cui tutto è partito, il Movimento 5 Stelle. La nostra Sabrina Giannini
SABRINA GIANNINI
Ad un certo punto, il Pdl, dopo averne usati parecchi di soldi dei rimborsi, adesso ha deciso che non li vuole più. Mi sembra di capire…
MICHAELA BIANCOFIORE – SOTTOSEGRETARIO PDL
Veramente, l’abbiamo firmato. Abbiamo veramente firmato noi un contratto, nel momento in cui siamo andati a firmare per la candidatura, avevamo già detto che ci saremMo tolti il finanziamento pubblico al partito.
MARIASTELLA GELMINI – DEPUTATO PDL
In questa fase in cui, chi ha di più, deve comunque farsi carico di alcuni sacrifici…
DANIELA SANTANCHÉ – DEPUTATO PDL
In un momento in cui, voglio dire, due famiglie su tre fanno fatica ad arrivare a fine mese, dove sette milioni e tutto, io trovo che una classe dirigente deve dare l’esempio… quindi abbiamo perso tempo…
SABRINA GIANNINI
Dove troverete i soldi? Dove li troverete i soldi per far politica?
DANIELA SANTANCHÉ -DEPUTATO PDL
Li troviamo come li abbiamo sempre trovati…
SABRINA GIANNINI
Avete speso 300 milioni in 5 anni.
DANIELA SANTANCHÉ – DEPUTATO PDL
300 milioni…? Ma io non seguo conti dei partiti. Guardi, io sono per l’abolizione del finanziamento pubblico.
SABRINA GIANNINI
Che addirittura loro hanno finito i soldi per la campagna elettorale.
MICHAELA BIANCOFIORE – SOTTOSEGRETARIO PDL
Non ce ne sono più perché purtroppo abbiamo dimezzato il finanziamento pubblico già nella scorsa legislatura e quindi i soldi erano pochissimi.
MARIA STELLA GELMINI – DEPUTATO PDL
Quindi noi pensiamo che oggi si debba procedere all’abolizione del finanziamento pubblico.
SABRINA GIANNINI
Che sarebbe attivo da quando?
MARIA STELLA GELMINI– DEPUTATO PDL
… dimezzamento… da subito!
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La strada per Montecitorio è lastricata di buone intenzioni, soprattutto prima delle elezioni. Intanto, il Pdl ha già inoltrato richiesta all’Ufficio Tesoreria per riscuotere la propria fetta del finanziamento pubblico, così come tutti gli altri, ad eccezione del Movimento 5 Stelle che ha dichiarato fin da subito che avrebbe rinunciato ai suoi 42 milioni.
RENATA POLVERINI – DEPUTATO PDL
Non siamo andati dietro a Grillo. Abbiamo forse pensato la stessa cosa allo stesso momento.
SABRINA GIANNINI
Come farete a pagare le vostre spese di partito senza avere i fondi pubblici?
DANIELA SANTANCHÉ – DEPUTATO PDL
E faremo che ognuno sul territorio se ha le idee, troverà i soldi…
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
I politici non hanno bisogno di cercarli perché sono i donatori a cercare loro. Per simpatia o per interesse. Comunque c’è sempre lui, l’italiano più generoso che ha elargito a destra e a manca.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Alla corte di sua emittenza hanno raccolto l’obolo un po’ tutti. Dal 1988 fino al 2004 la sua concessionaria di pubblicità, Publitalia ‘80, ha regalato 72 milioni di euro sotto forma di sconti sulle fatture per gli spot pubblicitari a tutti i partiti della prima e della seconda Repubblica.
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
Eccole qua. Con queste sono tutte le cose di Pubblitalia. Sconto praticato sul pezzo di listino 90% per la fornitura spazi pubblicitari televisivi. Cioè lui riduceva la tariffa del 90%, quindi ovviam)ente…
SABRINA GIANNINI
Quasi regalato…
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
Quindi era molto conveniente, no?
(DISCUSSIONE DDL CONFLITTO DI INTERESSI – SEDUTA SENATO DEL 28 FEBBRAIO 2002) ON. LUCIANO VIOLANTE – DEMOCRATICI DI SINISTRA L’ULIVO La invito onorevole Anedda a consultare l’onorevole Berlusconi perché lui sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso, nel 1994, che non sarebbero state toccate le televisioni – quando ci fu il cambio del governo. Lo sa. Lo sa lui e lo sa l’onorevole Letta. E lo sa l’onorevole Letta. Comunque, a parte questo, la questione qui è un’altra: voi ci avete accusato di regime nonostante, ripeto, non avessimo fatto il conflitto di interessi, avessimo dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni, avessimo aumentato durante il centrosinistra il fatturato di Mediaset, è aumentato di 25 volte, chiaro?
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Dicevano che il finanziamento pubblico serviva per evitare che solo i ricchi potessero fare politica. In effetti anche i ricchi perdono… Il marito petroliere del candidato sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha sborsato 10 milioni di euro per vedere sua moglie anche un po’ fuori casa. Si è spinto a offrire la cena a 1000 signore della Milano Pidiellina, ma a nulla è servito perché alla fine Moratti non è stata riconfermata sindaco.
Pierferdinando Casini ha fatto centro due volte sposando Caltagirone, Azzurra Caltagirone, figlia di Francesco Gaetano: il principale finanziatore dell’Udc. Dal 2006 in poi le donazioni private confluite nei conti dell’Udc provengono spesso dai parenti acquisiti e dalle società del Caltagirone. Nel 2008, anno delle elezioni, arrivano a più di 2 milioni di euro. Nel 2011 si è tenuto il referendum sulla privatizzazione dei servizi idrici con la maggioranza che ha votato per una gestione pubblica dell’acqua. Casini aveva le idee chiare sulla privatizzazione e dichiarò: “se non si favorisce l’ingresso dei privati, chi potrà fare gli investimenti per il risanamento?”. Magari il suocero, visto che già possiede il 15% della quota privata dell’ACEA, la partecipata del comune di Roma che gestisce la rete dell’acqua. Oltre alla donazione c’è la detrazione. Curioso che la famiglia Caltagirone non abbia fatto un unico bonifico, ma tanti da 100 mila euro. È più conveniente: infatti fino all’anno scorso sotto i 103 mila euro i donatori potevano detrarre il 19% dalle tasse.
Non è poca cosa se si fa il totale di tutte le donazioni: all’anno i privati regalano mediamente ai partiti e ai politici 60 milioni di euro, inconsapevolmente paghiamo il 19% per le donazioni altrui. E non ci rendono neanche partecipi.
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
È stato più volte sollevato il caso della difficile accessibilità a queste informazioni, è stato più volte chiesto di metterle online e c’è sempre stata una fortissima opposizione interna, da parte, non della struttura, diciamo dei politici, che hanno eccepito la questione della privacy.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
I politici non vogliono che si acceda facilmente all’elenco dei loro sponsor. Che va richiesto formalmente alla Presidenza della Camera allegando un documento. È un peccato perché è un divertente gioco delle coppie. Carlo Giovanardi è concittadino di Luigi Cremonini, l’industriale che nel 2005 fu oggetto di una nostra inchiesta sull’esportazione di carne in scatola nel terzo mondo. Giovanardi era Ministro e all’indomani della messa in onda rilasciò questa dichiarazione: “Report, ha tentato di distruggere l’immagine di una grande azienda italiana come l’Inalca di Modena”… “I danni economici e morali per l’azienda e per il nostro Paese rischiano di essere incalcolabili”. L’unico calcolo finora possibile è sulle donazioni che l’Inalca ha fatto ai politici. Ad uno in particolare…
MILENA GABANELLI – IN STUDIO
Fino a luglio dell’anno scorso, e solo perché è scoppiato il bubbone, se uno voleva donare 100,000 euro per esempio all’Istituto dei Tumori, la detrazione era possibile solo su 70.000 euro. Mentre i 100.000 euro dati per esempio a Giovanardi, Casini o a Bersani, ecco la detrazione era possibile sugli interi 100.000. Adesso, da quest’anno, il 19% lo puoi detrarre su un massimo di 10.000 euro. Inoltre sempre fino all’anno scorso era possibile…si poteva non dichiarare fino a 50.000 euro, adesso sopra i 5.000 euro possiamo sapere i nomi e i cognomi di chi finanzia quel partito o quel politico. Ma con calma, tre mesi dopo, quando magari le elezioni ci sono già state, mentre sarebbe, è, importante saperlo prima come avviene in tutte le democrazie. Perché io devo sapere se quell’imprenditore che è interessato per esempio a gestire la rete idrica della mia città finanzia il tal partito o il tal politico perché se sono d’accordo lo voto, se non sono d’accordo non lo voto. Ecco, a questo si aggiunge la moda scoppiata una decina di anni fa per i politici di farsi la propria fondazione. Ce ne sono una quarantina, li chiamano pensatoi, ma per far girare il pensiero serve il carburante, e anche qui si fa fatica a capire da dove arriva. L’ultimo a farsi la sua fondazione è stato Matteo Renzi
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Matteo Renzi ha seguito la convention di Obama, poi è tornato in Italia per competere nelle primarie del Pd…
(DA SPECIALE TG1 BERSANI – RENZI: CONFRONTO FINALE DEL 28/11/2012) MATTEO RENZI Io sono per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Anche per questo la mia campagna elettorale è finanziata con i contributi dei cittadini, messi online in modo trasparente.
MATTEO RENZI – SINDACO DI FIRENZE
I miei elettori sono gli unici elettori di questo paese, da 60 anni a questa parte, che hanno saputo chi mi ha finanziato.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Renzi ha pubblicato su internet in tempo reale le fatture e i nomi dei donatori. Alla fine sono stati raccolti quasi 180 mila euro, grazie a piccole contribuzioni. Parallelamente ha raccolto soldi anche la fondazione Big Bang, grazie agli assegni staccati dagli invitati a una cena milanese, durante la quale Renzi esponeva le sue proposte politiche.
DA CORRIERE TV UOMO 1 Io gestisco un fondo di “private equity”.
UOMO 2
Ho una società di gestione… una SGS, una società di gestione risparmio.
UOMO 3
Mi occupo, sono imprenditore.
UOMO 4
Mi occupo di finanza e di immobiliare.
GIORNALISTA
Il suo programma? Un punto in particolare.
UOMO 5
La riduzione dell’uso del contate.
GIUDO VITALE – PRESIDENTE VITALE & ASSOCIATI
Renzi parla come una persona di sinistra, moderna, civile, che non demonizza il capitalismo e che non ha letto Marx.
GIORNALISTA
Però stasera bisogna darglielo i contanti a Renzi.
UOMO 5
Eh questo ora si vedrà.
GIORNALISTA
Lei lo finanzia?
UOMO 2
Sì, certo.
GIORNALISTA
Sopra i mille?
GIUDO VITALE – PRESIDENTE VITALE & ASSOCIATI
Sicuramente.
UOMO 6
Mah, non so se li darò. Vediamo se mi convince.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Ne hanno dati e anche tanti: ma soltanto tre mesi dopo la fondazione Big Bang ha reso pubbliche le cifre e i nomi dei donatori.
SABRINA GIANNINI
Proprio i finanziatori, diciamo, più importanti, anche i nomi che, diciamo, più rilevanti nell’economia e nella finanza…
MATTEO RENZI – SINDACO DI FIRENZE
Questo dipende da un disciplinare nostro. Noi ci siamo dati una regola. Noi siamo stati la prima esperienza di campagna elettorale, in cui abbiamo detto tutti i nomi. Nessun altro l’aveva fatto prima di noi.
SABRINA GIANNINI
Questo però dopo la campagna.
MATTEO RENZI – SINDACO DI FIRENZE
L’abbiamo fatto… durante la campagna delle primarie abbiamo messo i nomi; e abbiamo chiesto una liberatoria… per dare il via libera, abbiamo chiesto la liberatoria. Perché in Italia, se io avessi detto che lei mi ha dato dei soldi, senza chiederle la privacy, sarei stato passibile di un provvedimento, credo penale, a norma della 675
del ’96, cioè della legge sulla privacy. Io i nomi di chi mi ha finanziato li ho messi..SABRINA GIANNINI
Però, ne mancano un po’… Mancano all’appello 300.000 euro della fondazione.
MATTEO RENZI – SINDACO DI FIRENZE
L’ottanta.. quant’è? Il 72 per cento…
SABRINA GIANNINI
Abbiamo fatto i calcoli, 300.000 non sappiamo ancora chi gliel’ha dati.
MATTEO RENZI – SINDACO DI FIRENZE
Perché, perché non tutti hanno messo online l’autorizzazione alla privacy. Sostanzialmente si potrebbe anche arrivare al punto di dire che io non prendo soldi da chi non accetta di comunicarlo. Questo possiamo farlo noi.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
E così è stato fatto per i piccoli donatori del comitato, ma non per i simpatizzanti che hanno versato alla fondazione. Che ha sede a Pistoia e che quindi avrebbe dovuto essere iscritta nel registro delle persone giuridiche presso la Prefettura della città. Ma facendo una verifica negli elenchi, in realtà non c’è. Quindi per ora è un soggetto non riconosciuto.
SABRINA GIANNINI
C’è una differenza. Perché già la fondazione è di per sé opaca, addirittura se non è neanche registrata… è ancora più lontana da…
MATTEO RENZI – SINDACO DI FIRENZE
Per esempio, può nascondere i soldi che prende.
SABRINA GIANNINI
No, non necessariamente. Io non voglio fare… per forza pensare male. Però, visto che non..
MATTEO RENZI – SINDACO DI FIRENZE
Però, li abbiamo messi online. Anche se non registrati, li abbiamo messi online.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Per ora la Big Bang è un ibrido tra la trasparenza americana e la protezione della privacy (dei donatori) all’italiana. È solo l’ultima delle stelle entrate a far parte della galassia dei “think tank”, i pensatoi dei politici. Tra i primi Massimo d’Alema, con la sua fondazione ItalianiEuropei.
MASSIMO D’ALEMA – PRESIDENTE FONDAZIONE ITALIANIEUROPEI
La fondazione ItalianiEuropei è una delle principali istituzioni culturali del nostro Paese. So che voi siete contro la cultura, però…
SABRINA GIANNINI
No, noi siamo per la trasparenza, è un po’ diverso.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Non ci vuole una laurea – che tra altro d’Alema non ha conseguito – per affermare che
la sua fondazione non è l’Accademia della Crusca, ma una delle tante collegate a esponenti politici: luoghi di produzione delle idee che non sono passate alla storia. E soprattutto non l’hanno cambiata.
MATTIA DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Se uno guarda le loro mission, noi le abbiamo viste tutte… SABRINA GIANNINI
Ecco appunto, cioè i loro obiettivi…
MATTIA DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Allora, nel Paese in cui non si fanno riforme, sono tutti riformisti. C’è la parola “riformista” in tutti i campi. Nel centrodestra, nel centrosinistra…
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
“Italianieuropei” è un luogo di incontro tra le diverse tradizioni culturali del riformismo, “Nuova Economia Nuova Società” fondata da Bersani e Visco studia la cultura riformista. “Free Foundation” di Renato Brunetta mira alle politiche riformatrici. “Italiadecide” di Luciano Violante nasce per guardare al futuro attraverso strategie di medio lungo periodo. Nel comitato di indirizzo, tra gli altri: Gianni Letta. Il nipote, Enrico, invece, era al vertice della fondazione AREL, dimissionario da quando è presidente del consiglio. Siede anche nel direttivo di “Trecentosessanta”, ossia “proposte autenticamente riformiste”. Con Angelino Alfano e molti altri fa parte di “Vedrò”. Un pensatoio che “ha tentato di immaginare il futuro dell’Italia da qui a dieci anni”. Chissà se avevano previsto che questo pensatoio avrebbe portato sei ministri dentro l’attuale governo.
SABRINA GIANNINI
Lei dice qua “la promozione di idee, ricerca, battaglia culturale per influenzare i governi e opinione pubblica”. È questo il senso del pensatoio americano?
MATTIA DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Sì, assolutamente.
SABRINA GIANNINI
E in Italia?
MATTIA DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
In Italia è lo stesso…. Ma… è un po’… Spesso è un “vorrei, ma non posso”. Perché non ci sono, non ci sono le risorse, a volte manca il know-how per fare un marketing adeguato delle proprie idee, a volte ci si accontenta di aver fatto il convegno ed essere finiti sui giornali. Alla fine succede questo, diciamo. È un po’ una versione ridotta di quel mondo lì.
SABRINA GIANNINI
Un po’ fatta… un po’ così.
MATTIA DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Poi tutto ha inizio del 2000. Hanno cominciato a girare l’America per vedere come erano fatti.
SABRINA GIANNINI
Ah sì?
MATTIA DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
E si sono innamorati. Eh sì.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Ma a differenza dei pensatoi americani non sono tenute alla trasparenza sulla provenienza dei contributi che ricevono. È poco più di una formalità l’iscrizione presso la Prefettura.
SABRINA GIANNINI
Quasi nessuno presenta delle rendicontazioni dei bilanci addirittura?
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Perché non sono obbligati.
SABRINA GIANNINI
Non sono obbligati.
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Non sono obbligati, però noi un monitoraggio sul bilancio ogni anno lo facciamo.
SABRINA GIANNINI
Lo fate. Cosa gli chiedete proprio?
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Il bilancio.
SABRINA GIANNINI
Chiedete il bilancio.
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Chiediamo il bilancio e ci rendiamo conto un poco della situazione generale. Ovviamente senza entrare nel merito.
SABRINA GIANNINI
Anche qui, se non ve li danno? Pena?
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Nessuna.
SABRINA GIANNINI
Lei per esempio, non può sapere se in quella fondazione che, poniamo, ha un capitale sociale di 50.000 euro, poi però ne entrano milioni di euro.
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Certo non lo so.
SABRINA GIANNINI
Non lo può sapere. E non può neanche sapere come escono.
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Esatto.
SABRINA GIANNINI
Quindi non si viene neanche a sapere, mi pare di capire, chi sono i donatori eventuali.
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
No, assolutamente.
SABRINA GIANNINI
Ma qui c’è una ratio però…
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Anche perché… E beh sono fondazioni private. Sono fondazioni private e quindi non interveniamo.
SABRINA GIANNINI
E secondo Lei, il fatto che però – proprio questa è un’opinione che le chiedo, eh? Però un’opinione autorevole – il fatto che non si conoscano i donatori di una fondazione politica, di ispirazione politica…
GIUSEPPE PECORARO – PREFETTO DI ROMA
Tenga conto di questo: che già i partiti sono associazioni non riconosciute. Se non abbiamo una regolamentazione già della norma costituzionale, come possiamo noi andare a controllare le fondazioni che fanno riferimento ai partiti?
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Possiamo sapere fino a un certo punto chi le finanzia, per esempio scorrendo gli elenchi dei soci fondatori o dei sostenitori. Per esempio: quelli della fondazione Magna Carta del ministro Quagliariello sono oltre a Mediaset, la holding di Moratti, petroliere, e la Erg. Aspen Institute Italia presieduto da Giulio Tremonti e dal vice Enrico Letta, ha ben 150 generosi soci sostenitori: imprese nazionali e straniere, banche internazionali, assicurazioni, Cassa Deposititi e Prestiti, Farmindustria, Morgan Stanley e molti altri. Tra le pubblicazioni la più nota è la rivista mensile di Italiani Europei, già diretta dal neo ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray…
SABRINA GIANNINI
La British American Tobacco, che quindi ha interesse a vendere le sigarette, perché darebbe i soldi a una fondazione… a un pensatoio?
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Ah, probabilmente per avviare una relazione.
SABRINA GIANNINI
Per avviare una relazione?
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Per avviare una relazione…
SABRINA GIANNINI
Non per un interesse?
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
L’interesse è quello di avviare la relazione, nel caso avesse bisogno di sostenere un interesse.
SABRINA GIANNINI
Una relazione in un futuro.
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Spesso queste… nascono nell’emergenza queste relazioni, con un soggetto privato di questo tipo.
SABRINA GIANNINI
Cioè?
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Cioè sta per essere approvata una legislazione, cioè insomma: l’aria che tira è cattiva…
SABRINA GIANNINI
“Aspetta che cominciamo a tenerceli buoni”.
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Cominciamo a tenere delle relazioni.
SABRINA GIANNINI
Buone.
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Sì, poi non è detto…
SABRINA GIANNINI
Ma lei sa per esempio, questa quanto gli hanno dato per questa pubblicità?
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
No. Non lo so. Singolarmente non lo so.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Complessivamente la raccolta pubblicitaria per questa rivista ha fruttato, nel 2010, 592 mila euro. Non è male per un mensile che tira 5.000 copie.
MATTEO DILETTI – RICERCATORE UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Tipo l’Enel, l’Eni, il Terna, Finmeccanica, hanno un rapporto con tutti. È chiaro che se io voglio avere un rapporto con la politica, preferisco magari mettere una fiche su tante fondazioni e quando c’è il convegno, essere chiamato, dire anch’io la mia, far capire qual è la mia posizione.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
I dirigenti delle aziende partecipate dallo Stato, nominati dalla politica, puntano sul rosso e sul nero così fanno contenti i politici di sinistra e destra.
TOMMASO DI LERNIA – IMPRENDITORE
Guardi, io l’ho detto anche alla Magistratura che basterebbe andare a vedere tutte le imprese che versano alle fondazioni per poter far emergere un quadro corruttivo molto più ampio. Una fondazione ha un conto corrente bancario, dove magari chi ha accesso a quel conto, può anche avere delle carte di credito e spendere le cose di tutti i giorni normalmente. Quindi a quel punto, la differenza tra la valigetta e il versamento, verte a favore del versamento alla fondazione. Perché con la valigetta
comunque lei si deve nascondere da questa gestualità, deve gestire bene questo denaro contante.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Tommaso Di Lernia, l’imprenditore coinvolto nell’inchiesta Enav, Finmeccanica, ha svelato ai magistrati i retroscena delle tangenti e i versamenti in nero che circolavano nell’azienda controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze durante l’ultimo governo Berlusconi. Di Lernia racconta come uomini di Finmeccanica gli raccomandassero di elargire soldi ai politici con ruoli chiavi nelle nomine.
TOMMASO DI LERNIA – IMPRENDITORE
Questo è un fatto strettamente importante per Finmeccanica perché innanzitutto i vertici di Finmeccanica si possono così far riconfermare. Poi, possono gestire le nomine all’interno delle società del gruppo.
SABRINA GIANNINI
Quando e soprattutto chi ad un certo punto le ha detto che lei avrebbe dovuto dare queste elargizioni?
TOMMASO DI LERNIA – IMPRENDITORE
Mah, ad un momento me lo domanda Lorenzo Cola che è il mio riferimento di Fimeccanica, il quale mi dice: “bisogna curare gli aspetti dell’onorevole Brancher”.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Aldo Brancher, forzista della prima ora, nel precedente governo Berlusconi aveva avuto un ruolo nell’assegnazione delle poltrone nelle aziende di Stato. Era anche nel comitato della fondazione Casa delle Libertà con sede a Mestre, primo pensatoio del centrodestra.
TOMMASO DI LERNIA – IMPRENDITORE
Questi versamenti potevano essere fatti attraverso una fondazione che è una… Fondazione della Libertà.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Erogazioni liberali alla fondazione Casa della Libertà: era la causale dei versamenti.
SABRINA GIANNINI
Quanto liberali erano, per Lei, queste erogazioni?
TOMMASO DI LERNIA – IMPRENDITORE
Mah, secondo me di liberale non c’era niente. E’ un obbligo, come accade in alcuni regioni d’Italia, uno deve pagare per poter sopravvivere e lavorare. Ma la frequenza e la cadenza era più o meno 15 mila euro mensili. Posso aggiungere che loro si lamentavano che era poco.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Quelle donazioni furono regolarmente iscritte nel bilancio della fondazione. Ma dopo le dichiarazioni di Tommaso di Lernia e i controlli della Magistratura, la fondazione è stata messa in liquidazione perché si sono dileguati gli altri donatori.
MILENA GABANELLI – IN STUDIO
Vediamo un po’ come funziona dalle altre parti. Negli Stati Uniti, informazione in tempo reale: chi dona, quanto dona e dove va a finire. In Germania le fondazioni di
partito sono finanziate dal pubblico, proprio per evitare conflitti interesse, e devono rendicontare come spendono ogni singolo euro. Da noi sono private e possono fare un po’ come gli pare, che sia fondazione o associazione come “Fare Metropoli” di Penati. Solo dopo l’intervento della magistratura si è scoperto che gli imprenditori…che non faceva altro che raccogliere finanziamenti dagli imprenditori che erano interessati agli appalti pubblici, ed è probabile che quei soldi siano finiti dentro alla sua campagna elettorale. Ed è un punto cruciale questo sapere chi ti finanzia. Perché se no io non capisco, per esempio, se la Torino-Lione è un progetto che serve al Paese o ai costruttori. Anche nel caso, per fare un altro esempio, di Massimo D’Alema, la sua fondazione è stata finanziata da imprenditori e faccendieri poi finiti nei guai giudiziari, e allora a questo punto diventa legittimo il sospetto che le fondazioni possano anche essere un luogo di scambio di favori. Di tutte le fondazioni, l’unico che ci ha fornito la lista completa dei donatori e che non ha avuto problemi nemmeno di privacy è stato Veltroni con la sua Democratica. Dopodiché che fine fanno i patrimoni dei partiti che non esistono più? Il giorno in cui i DS sono diventati PD, 2.400 immobili sono finiti blindati dentro 62 fondazioni sparse per tutto il Paese.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
È stato un matrimonio, ma con separazione dei beni, quello tra democratici di sinistra e Margherita dal quale è nato il Pd. I tesorieri che si sono tenute strette le rispettive doti erano Luigi Lusi per la Margherita e Ugo Sposetti per i Democratici di Sinistra.
SABRINA GIANNINI
Senta, ma Lei quando è uscita la questione di Lusi che cosa ha pensato? Meno male che non abbiamo fatto… meno male che abbiam fatto la separazione dei beni?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Sono addolorato… ho dormito pochissimo…
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Luigi Lusi oggi è sotto processo per essersi appropriato di una parte del tesoro della Margherita che, anche dopo la fusione con il Pd, è rimasta in vita esclusivamente per ricevere e spendere i soldi del finanziamento pubblico. Così come i DS, scomparsi dalla scena politica, ma non ancora estinti.
SABRINA GIANNINI
Entrando qua, si legge ancora Democratici di Sinistra…
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Eh, purtroppo sì…
SABRINA GIANNINI
E per quanto tempo ci sarà questa…?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Finché ci sono i debiti.
SABRINA GIANNINI
Questo DS langue, eh? Una morte lenta!
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Ma no! Presto ci inventeremo qualcosa. Così non ne parlerete più. Stia tranquilla.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Oltre ai debiti i DS avevano anche un immenso patrimonio: 2.399 immobili trasferiti in 62 fondazioni private.
SABRINA GIANNINI
È vero che Veltroni non era d’accordo con questa operazione della parcellizzazione del patrimonio fondazioni?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
L’ha detto lui?
SABRINA GIANNINI
È vero quindi? Conferma.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Penso di sì.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Veltroni non ha voluto commentare l’ingresso nel PD dei dirigenti DS che avevano lasciato fuori il patrimonio, opere d’arte incluse.
SABRINA GIANNINI
È un Guttuso?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Sì. I due sono Guttuso, tutti e due. Qui ci sono tutte le proprietà, da Mazzacurati a Guttuso, ai due Guttuso, altre 134 opere d’arte…
SABRINA GIANNINI
E il patrimonio immobiliare immagino.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
E il patrimonio immobiliare, guardi.
SABRINA GIANNINI
Non c’è il valore che non so se Lei… Dicono mezzo miliardo di euro.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Mah questo è un esercizio, è un esercizio che non ha senso.
SABRINA GIANNINI
È chiaro che l’obiettivo vostro non era tanto quello che viene enunciato negli atti costitutivi, cioè di fare promozione. Questo anche, ma sostanzialmente…
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Ma basta vedere le pubblicazioni.
SABRINA GIANNINI
Sì, ma…
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Basta vedere questa chiavetta… Gliela mostro sul pc.
SABRINA GIANNINI
Ma lei stesso… si va bene, però…
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Qui ci sono 3 giorni di… uno si mette…
SABRINA GIANNINI
E ci vuole un patrimonio di 2 milioni, di mezzo miliardo per fare questa attività? No! Immagino che l’obiettivo fosse l’altro.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Scusi. Scusi.
SABRINA GIANNINI
Dai, ammettiamolo: l’obiettivo era proteggere il patrimonio. L’ha detto lei.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Proteggere la storia. In modo che non sparisse la storia, perché in Italia alla scomparsa dei partiti sono scomparse pure le loro proprietà. E le sembra questo un percorso nobile? No! Il percorso nobile è quello che si protegge la storia. Cioè il lavoro, il sacrificio di centinaia e migliaia di persone che hanno donato ore e soldi per costruire quella casa del popolo, quella sezione…
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il lavoro di fatica dei vecchi compagni in parte venduto per pagare l’enorme debito dell’Unità, un passivo di 580 milioni di euro accumulato negli anni dai dirigenti di Roma.
UOMO 1
Abbiamo lavorato giorno e notte.
UOMO 2
Eravamo in 25-30 persone, eh? Lavoravamo la sera, il sabato e la domenica.
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Oltre aver lavorato loro nel fine settimana, hanno anche contribuito. Vede? Dei compagni, degli amici, e simpatizzanti che costruirono nel ’53 la Casa del Popolo in via Cesareo. La conserviamo perché fummo costretti a venderla per pagare un po’ di debiti.
UOMO 3
Ci hanno portato via tutto: han portato via quello che prima era la Casa del Popolo. Tutto quello che han fatto con le fatiche dei vecchi partigiani adesso è tutta roba che non si sa di chi è. Sono degli appartamenti.
UOMO 4
Dove han costruito han buttato giù tutto e hanno costruito quello lì.
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Perché come tutti loro sanno, 20 anni fa, di patrimonio ce n’erano 140.000 metri a Bologna. Adesso sono 62.
SABRINA GIANNINI
Mmmm… venduti, eh?
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Per pagare i debiti.
UOMO
Lì c’era la Casa del Popolo. Mi ricordo, perché c’era anche una tabella, la vede? Perché le persone serie hanno lavorato per farlo. Quelli che erano iscritti al partito comunista. Mio padre… Tutti assieme. Però poi sono state vendute.
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Per uno come me che è costretto a strappare una Casa del Popolo a queste persone per pagare dei debiti ed è andato dritto 10 anni a fare questa storia, ad un certo punto, non gli viene in mente che non è il PD, ma vanno salvaguardate dalla gestione allegra e corrente? O no?
SABRINA GIANNINI
Certo.
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
E che cerca uno strumento il più forte possibile per blindarle?
SABRINA GIANNINI
Questo è interessante perché… la fondazione…
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Non ai primi che passano per di lì. Perché i segretari passano, le persone no.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
I dirigenti delle fondazioni non passano mai, perché sono eletti a vita. Finché morte non li separi. La sostituzione di un membro del comitato di indirizzo infatti, è possibile a maggioranza quasi assoluta. Basta leggere uno degli statuti, sono tutti uguali. Da quello dalla fondazione Elio Quercioli di Milano, alla Pietro conti di Perugia, passando per la fondazione 2000 di Bologna.
SABRINA GIANNINI
Neanche più il Papa è a vita e invece voi avete questi incarichi a vita nelle fondazioni.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Perché scompare il fondatore, no? Che se io sono un vecchio signore, che non voglio lasciare niente ai miei parenti, prendo tre persone e affido la gestione del mio patrimonio.
SABRINA GIANNINI
Lei ha sott’occhio poi tutte queste movimentazioni locali oppure si fida dei suoi uomini nelle fondazioni?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Bah… si dia lei una risposta.
SABRINA GIANNINI
Non si fida. Si fida? Si fida?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Sì, però controllo.
SABRINA GIANNINI
Perché son tutte persone che ho visto che hanno a che fare col partito. O sono stati tesorieri… giustamente lei ha messo…
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
E chi dovevo prendere?
SABRINA GIANNINI
Lei ha messo persone di fiducia.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
No: li hanno scelti i gruppi dirigenti territoriali. Io non ce li ho messi, eh? Guardi.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Le fondazioni spesso controllano società immobiliari e cooperative edili.
SABRINA GIANNINI
E riuscite a guadagnarci? Riuscite a…?
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Riusciamo a rimetterci poco.
SABRINA GIANNINI
Ci rimettete poco. Cioè con tutti questi immobili ci rimettete.
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Certo…
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
Beh, io non so se ci perdono o no, però io mi ricordo che io quando vidi i bilanci di queste società che avevano… delle società che erano confluite in queste… immobiliari che erano confluite in queste fondazioni, c’erano invece…
SABRINA GIANNINI
Consistenti…
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
… degli utili interessanti.
SABRINA GIANNINI
Allora: la tua inchiesta era del 2009, giusto?
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
L’inchiesta è del 2009, sì.
SABRINA GIANNINI
Tu avevi visto il bilancio della Fondazione Duemila di Bologna?
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
La Fondazione Duemila incassava dagli affitti un milione e 528 mila euro.
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
L’immobiliare Porta Castello l’anno scorso ha chiuso il bilancio sotto di 200 mila euro. In parte dovuto anche alla crisi, perché grande parte del patrimonio, oltre la metà, è occupato dal Pd. È più o meno il rimborso spese.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Ci sono 1.819 date al PD, occupate dal Partito Democratico, per le sedi del Partito Democratico e la maggior parte sono a titolo gratuito.
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
2400 immobili, di cui loro dicono 1800 sono dati in comodato d’uso gratuito.
SABRINA GIANNINI
Più o meno.
SERGIO RIZZO – GIORNALISTA CORRIERE DELLA SERA
Quant’è la differenza? Seicento immobili, ragazzi 600 immobili messi a reddito qualcosa daranno, no? Penso.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
157 sono inagibili, ma il censimento dei Ds è fermo a sei anni fa. Riguardando oggi i bilanci delle società e delle fondazioni con più immobili non abbiamo rilevato fatturati importanti. Va anche detto che alcune fondazioni gestiscono parte del patrimonio con le società immobiliari e parte direttamente; quindi è più difficile l’accesso alle informazioni. Solo la metà pubblica i bilanci sul proprio sito e non tutte mettono l’elenco dei patrimoni. Questa è la natura delle fondazioni: sono private e non hanno obblighi di trasparenza.
SABRINA GIANNINI
E se nel caso in cui invece venisse qualcuno, non so, tra 50 anni che invece comincia a mettere tutto a reddito? Viene meno lo scopo?
MAURO RODA – PRESIDENTE FONDAZIONE DUEMILA
Viene meno lo scopo sociale. Ma perché ci crediamo. Perché tra 50 anni le Case del Popolo ci saranno.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
A presidio dei circoli ci sono i militanti, che hanno perdonato gli spreconi di Roma e come sempre raccolgono i fondi per le attività politiche con tombolate e cene, sotto il vessillo del partito.
ANZIANO
Perché noi abbiamo anche delle spese, perché questi locali costano un mucchio di soldi. Noi diamo anche una piccola quota alla federazione. Qui si lavora per il PD.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Ecco il patrimonio elettorale del Pd che abita nel patrimonio immobiliare delle fondazioni. In mano agli eredi dei DS.
SABRINA GIANNINI
Quello che viene detto di fatto è che questa operazione è servita per blindare dai creditori i vostri beni, i gioielli di famiglia.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
No i creditori hanno avuto… perché se i debiti si sono ridotti da 580 a 120, 125…
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Ma prima di mettere il patrimonio dentro le fondazioni avrebbero dovuto pagare tutti i debiti. Quello con Unicredit è di 30 milioni e risale al lontano 2002. Per questo oggi la banca chiede al tribunale di Roma di revocare la donazione di un paio di immobili. Uno è questo di Bergamo, che fa capo alla fondazione Gritti Minetti.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Voglio capire l’Unicredit che ci fa con un circolo operaio costruito negli anni ‘50 nella parte popolare di Bergamo.
SABRINA GIANNINI
Un museo secondo me.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Seh, un museo alla stupidità, alla stupidità dei banchieri!
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Il sistema delle fondazioni dovrà reggere all’accusa di essere stato architettato per sottrarre l’unico patrimonio a garanzia dei creditori.
SABRINA GIANNINI
Ma lei non teme che alla fine questa struttura in realtà possa avere delle crepe, che in realtà trovi il collegamento…
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Viviamo in una società di diritto quindi c’è il codice civile…
SABRINA GIANNINI
Lei dice che l’avete proprio fatta bene la struttura a protezione… non ve lo toccano… non ce la fanno..
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Eh non ce la fanno! Nun ce la fanno proprio, guardi.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
A dare serenità a Sposetti è anche il fatto che il residuo del vecchio debito dell’Unità lo pagherà probabilmente lo Stato. Infatti l’Unità e tutti gli altri organi di partito, oltre a incamerare contributi pubblici, potevano anche indebitarsi dormendo sonni tranquilli, tanto c’era il fondo speciale di garanzia… in altre parole i soldi dei contribuenti. L’Unità nel 2000 ha trasferito il suo debito sul partito dei DS che, grazie a una leggina, ha incamerato anche quella garanzia pubblica che lo copriva in caso di insolvenza. Serviva soltanto l’avvallo del dipartimento per l’editoria della Presidenza del Consiglio. Che arrivò. A capo del dipartimento c’era Mauro Masi, che qualche anno dopo sarebbe diventato direttore generale della Rai sotto il governo Berlusconi. Presidente del Consiglio era massimo d’Alema.
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
D’Alema era casualmente…
SABRINA GIANNINI
Casualmente?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Casualmente Presidente del Consiglio. Perché le norme vengono discusse, corrette, modificate e approvate dal Parlamento.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La Presidenza del Consiglio avallò il passaggio del debito dall’Unità al partito, che presentò alcune garanzie: l’elenco dei finanziamenti pubblici che avrebbe ricevuto e questo elenco degli immobili di proprietà. Oltre agli immobili dei DS, a partire dalla prestigiosa sede in Via Botteghe Oscure, si precisava che anche le organizzazioni territoriali erano in possesso di ulteriori consistenti cespiti immobiliari. Come dire: abbiamo tanti immobili, quindi possiamo garantire con il patrimonio. Però dopo, le proprietà locali sono state blindate nelle fondazioni, come abbiamo visto. Mentre gli immobili più prestigiosi a Roma e Milano sono stati venduti. Anche l’Unità è stata venduta, pochi mesi dopo essersi sgravata dai debiti, quelli che, tutti uniti, rischiamo di pagare noi.
SABRINA GIANNINI
Nel caso in cui voi non doveste ottemperare ai creditori cosa accadrebbe? Che pagherebbe lo Stato o no?
UGO SPOSETTI – TESORIERE DS E SENATORE PD
Chiedo scusa, chiedo scusa. Ma certo.
MILENA GABANELLI – IN STUDIO
Ma perché dovremmo pagare noi i vostri 200 milioni di debiti? Come se non ne avessimo già abbastanza grazie all’incapacità politica. Adesso dopo 13 anni il dipartimento per l’editoria ha scoperto che forse la storia non è così chiara e quindi non è escluso che tocchi a voi saldare i conti con la vostra storia. Potete sempre farvi donare un po’ di quei 2.400 immobili che avete donato ai vostri colleghi di partito. Anche AN però non ha scherzato: i 400 milioni di immobili dell’estinto AN appunto sono finiti blindati dentro alla fondazione di Larussa, Alemanno, Gasparri, Matteoli, autorizzata dal prefetto di Roma, nonostante dentro ci fossero anche 80 milioni di rimborsi elettorali, quindi soldi pubblici che con una firma sono diventati privati. E poi che dire di 172 immobili della DC e quelli del PSI. Patrimoni svaniti alla faccia di tutti quelli che hanno contribuito a costruirlo. Come dire, quando c’è bisogno chiedo il tesseramento, quando c’è da decidere sono in 3 o 4. E chi ha ci ha messo del suo non sempre sa come viene usato e tantomeno come va a finire. E’ chiaro che la politica ha un costo, e allora questo la novità del momento, come si è finanziato il Movimento 5 Stelle, questo dopo la pubblicità.
MILENA GABANELLI – IN STUDIO
Allora Movimento 5 Stelle. Entrato poco più di due mesi fa in parlamento, ed è bastato dire ci dimezziamo lo stipendio e rinunciamo ai rimborsi elettorali che la ricaduta si è vista anche sugli altri partiti, in tanti a dire “troveremo i soldi sul territorio”. Quello che a noi interessa, è che la provenienza del denaro che ruota attorno al soggetto politico abbia un nome e cognome, perché questo è il principio base di tutte le democrazie. E allora come si è finanziato fin qua il Movimento 5 Stelle?
GIANROBERTO CASALEGGIO – INTERVISTA DI LUCA MARTERA – 2005
“Il blog è nato a Gennaio 2005 in concomitanza con il nuovo spettacolo di Grillo, che
voleva dedicare il suo spettacolo a temi anche legati alla rete”.
BEPPE GRILLO (ESTRATTI INTERVENTO PUBBLICO E SPETTACOLI)
“Io spaccavo i computer all’epoca. Ciò creduto Dio mio se ci ho creduto, io quando ha preso il virus la prima volta mi sono fatto ricoverare con lui. Io ci ho creduto! Io voglio vedere la memoria madre se è ancora lì dentro, sì, sì. Ci siamo incontrati in una libreria, nel senso che lui aveva scritto un libro sulla rete, l’ho letto, era un libro particolare che abbinava la rete a Gengis Khan, all’informazione, era molto fantasioso”.
“GAIA il futuro della politica” – Casaleggio Associati 2008
“Gaia, un nuovo ordine mondiale, è nato oggi, il 14 agosto 2054”.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Esattamente quando compirà cent’anni Gianroberto Casaleggio che per quella data prevede un nuovo ordine mondiale, democratico, fondato su internet. In questo video Casaleggio ricostruisce il legame tra il potere e la comunicazione.
“GAIA il futuro della politica” – Casaleggio Associati 2008
“Gengis Khan crea una rete di cavalieri per portare la comunicazione in tempo reale ovunque nel suo impero. Benito Mussolini usa la radio per comunicare con le persone che si radunano in tutte le piazze d’Italia. All’inizio del ventunesimo secolo, le sorti del mondo sono ancora determinate da gruppi massonici, religiosi e finanziari. 2020, inizio della terza guerra mondiale che dura venti anni. Uso di armi batteriologiche, accelerazioni dei cambiamenti climatici e innalzamento degli oceani di 12 metri. Fame. Fine dell’era dei combustibili fossili. Riduzione della popolazione mondiale a un miliardo di persone. 2040, l’Occidente vince. La democrazie della rete trionfa. 2054 le prime elezioni mondiali in rete. Un governo mondiale, chiamato Gaia, viene eletto”.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Nel video, realizzato 5 anni fa, Casaleggio indica due eventi che hanno segnato il successo dell’aggregazione di persone attraverso la rete. Il primo è il V Day, organizzato attraverso il blog di Grillo nel 2007 e che anticipava l’onda dello “tsunami politico” del M5S. Il secondo evento è la vittoria di Obama alle primarie del 2008. Grazie a internet l’attuale Presidente ha raccolto il consenso e i fondi necessari per la sua campagna elettorale – quasi 800 milioni di dollari donati da singoli cittadini e rendicontati secondo le severe norme sulla trasparenza. Obama ha anche pubblicato in tempo reale tutti i dati, inclusi i nomi dei fornitori.
ESTRATTO SPETTACOLO GRILLO
Quel santo miracolato che abbiamo in terra che è Obama, cazzo, Obama è un prodotto della rete.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Infatti anche Grillo ha promosso una raccolta fondi via internet per pagare i costi della campagna elettorale.
ESTRATTO INTERVENTO GRILLO
Dunque, voglio ringraziare innanzitutto chi ci ha, chi ci sta sovvenzionando, abbiamo più di 400.000 euro, 9.000 donatori, quindi 45 euro a testa, non ci sono grandi cifre, sarà pubblicato tutto: nomi, le fatture, tutto; a fine tour sarà pubblicato tutto.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Passati i tre mesi dalle elezioni è stato pubblicato un rendiconto sommario, ma non sono state inserite le fatture e i nomi dei fornitori.
DAL FILM TSUNAMI TOUR – PRODUZIONE TODOS CONTENTOS Y YO TAMBIEN
Non si può raccontare storie, balle, frottole in rete, perché devi avere una reputazione. Mandateli a casa tutti, via. Siamo noi quattro e abbiamo solo affittato un camper come spesa, mettiamo solo il gasolio che ci vuole. Dopo non paghiamo nulla perché siete meravigliosi, ci date la roba da mangiare, ci invitate a casa. Noi siamo la dimostrazione vivente che in tre anni senza soldi siamo la seconda o forse la prima forza politica. Me lo leggi? Vieni, vieni qua.
GIOVANE LEGGE CARTELLO ELETTORALE
Mi impegno affinchè i contributi pubblici, i cosiddetti rimborsi elettorali, rimangano alla Stato e non saranno ricevuti o gestiti da parte della lista a cui appartengo.
MILITANTE MOVIMENTO 5 STELLE
Solitamente facciamo auto finanziamento.
SABRINA GIANNINI
Sborsate.
MILITANTE MOVIMENTO CINQUE STELLE
Sborsiamo. Paghiamo, anticipiamo delle spese, poi cerchiamo con il banchetto di chiedere delle piccole donazioni ai cittadini. Dobbiamo farlo capire ai cittadini: si può fare politica senza spendere soldi.
DAL FILM TSUNAMI TOUR – PRODUZIONE TODOS CONTENTOS Y YO TAMBIEN
Io farò una tournée retribuita, ma adesso sto facendo delle cose per loro, per far conoscere loro, vengo qua, parlo, gratis, per me….dicevano gratis..io li ammazzerei. Però lo faccio. È bellissimo, ed è bellissimo!
GIORNALISTA
Ma che ha questo Casaleggio?
BEPPE GRILLO
Casaleggio è un ottimo manager, una persona che ha perso metà dei crediti che aveva, ha 32 ragazzi fantastici, di cui 2 sono qua. Sono tutti ingegneri informatici, fanno strategie di rete, è uno che non, che ci mette il suo impegno, i suoi soldi, come io ci ho messo il mio impegno, lui ha perso metà dei suoi clienti, io non lavoro più da 2 anni ma va benissimo così. Ricomincerò a lavorare, perché crediamo in un progetto. Lui è un manager, vorrebbe anche farlo fruttare, dal suo punto di vista.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
I frutti già ci sono grazie alla pubblicità che compare sul blog, durante le dirette streaming, nei siti collegati a quello di Grillo. Come per i programmi televisivi, gli inserzionisti pubblicitari aumentano e pagano in base al numero dei visitatori. Il blog di Grillo ha raddoppiato l’audience nel mese delle elezioni. Il successo del movimento ha dato più visibilità al sito dal quale Grillo lancia i suoi comunicati politici, richiamati dai mass media che così fanno aumentare i visitatori, quindi gli introiti.
BRANI DA TELEGIORNALI
-Sul suo blog centinaia di commenti.
-Sul blog di Beppe Grillo, il più noto d’Italia -Grillo torna a parlare di “colpo di stato”.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Più accesi sono i toni e più numerosi sono i visitatori. Difficile fare una stima del ricavo in pubblicità. Attendiamo l’ultimo bilancio della società di Casaleggio sperando che non sia generico come quello del 2011. Chi avrebbe potuto dirci a quanto ammontano i guadagni dell’ultimo anno, quello del boom, è proprio Casaleggio, che ha preferito non rilasciare l’intervista.
SABRINA GIANNINI
Volevo chiedere, come mai non scrivete sul sito che comunque dalla pubblicità del sito Beppe Grillo, lei prende soldi come Casaleggio?
GIANROBERTO CASALEGGIO – PRESIDENTE CASALEGGIO ASSOCIATI
A questa domanda non voglio rispondere.
SABRINA GIANNINI
Ma la Casaleggio Associati quanto ci guadagna dalla pubblicità del sito di Beppe Grillo?
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
Mah, guardi, io non mi occupo di pubblicità. Mi occupo di altro.
SABRINA GIANNINI
Ma voi non siete incuriositi, voi che siete qua adesso a rappresentare 9milioni di voti, no? Non siete anche un po’ incuriositi dal fatto che…
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
Ma credo che sia indicato in bilancio quanto prende la pubblicità, non so.
SABRINA GIANNINI
Ma voi non volete sapere quanto ci guadagna Casaleggio?
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
Mah, guardi, Casaleggio è un imprenditore, non fa beneficienza, quindi mi pare che sia giusto che viva del proprio lavoro e non viva alle spalle dei cittadini come fanno tanti altri. Ha fatto cinque volte la stessa domanda è chiaro chi la manda, il motivo per cui la manda e lo scopo dell’intervista di attaccare.
SABRINA GIANNINI
Non attacco nessuno.
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
No, lei invece ci sta attaccando.
SABRINA GIANNINI
Perché siete così permalosi?
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
Non siamo permalosi, non siamo stupidi.
SABRINA GIANNINI
Se voi prendete no…
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
Guardate..
SABRINA GIANNINI
Senatore…
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
Noi non siamo stupidi, è chiaro? Lei mi ha fatto cinque volte… Noi siamo il massimo della trasparenza, non si permetta, non si permetta…
SABRINA GIANNINI
Ma perché è così…
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
…di dire che noi non siamo trasparenti: facendo apparire una cosa del genere, lei fa delle illazioni, lei fa delle illazioni!
SABRINA GIANNINI
Io sto facendo delle domande.
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S
Lei sta facendo delle illazioni.
SABRINA GIANNINI
Io le ho fatto una domanda, scusi, senatore, le ho detto: “Lei sa quanto guadagna la Casaleggio?”
MICHELE GIARRUSSO – SENATORE M5S –
La ringrazio e la saluto, arrivederci.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Grillo è titolare del blog e del simbolo del movimento. Questo è il primo caso di un movimento politico che pubblicizza sotto il proprio simbolo un prodotto commerciale, perché il blog è anche questo. Quindi potrebbe essere un sistema innovativo per finanziare la politica.
FEDERICA SALSI – CONSIGLIERE COMUNALE BOLOGNA – EX M5S
Quindi tu hai un valore, il tuo lavoro, il tuo blog ha un valore e quello che fa Casaleggio ha un valore. Allora, questo valore quant’è? Io credo che sia – come posso dire? – un atto dovuto far trasparenza su questo. Perché almeno le persone si rendono conto. A meno che loro non dicano “Il blog costa un sacco di soldi, quindi non possiamo dirlo quanto costa, perché se no verrebbe, crollerebbe il castello di carte che dice che la politica si fa a costo zero. Perché se quell’operazione, se il blog per essere, per stare in piedi ha un costo elevato allora non mi puoi più raccontare che la politica si fa a costo zero. Perché il blog è il principale motore di tutto il movimento cinque stelle.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Federica Salsi e Giovanni Favia sono gli espulsi dal movimento più noti, ma non sono gli unici.
DA BEPPEGRILLO.IT 31/10/2012
Se c’è qualcuno che reputa che io non sia democratico, che Casaleggio si tenga i soldi, che io sia disonesto prende e va fuori dalle palle. Se ne va, se ne va dal movimento e se ne andrà dal movimento.
FEDERICA SALSI – CONSIGLIERE COMUNALE DI BOLOGNA – EX M5S
Io il giorno dopo ho ricevuto la lettera dall’avvocato dove mi si vietava l’utilizzo del simbolo del Movimento 5 Stelle per la mia attività politica.
MAURIZIO CROZZA – BALLARÒ DEL 30/10/2012
Scusi, eh, Salsi, ma cosa ci fa lei in televisione? Lo sa che se la vede Casaleggio le mette la stagnola in testa e le fa fare il pannello fotovoltaico? Cosa fa?
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Grillo scrisse un commento il giorno dopo quella trasmissione demonizzando il talk show. Due anni prima la pensava diversamente.
INTERVENTO BEPPE GRILLO – 2011
No, io son sicuro, che noi adesso in campo nazionale non siamo niente, però tra 2 anni nel 2013 quando ci saranno le elezioni noi vi garantisco che saremo una forza e dovranno riconoscere che ci siamo, esistiamo. Quindi vi porteranno nei talk show, andateci decisi, quindi belle cose dette, quando vi danno delle domande scorrette voi parlate alla gente che è a casa, quattro parole, bellissimi, simpatici.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Una cosa era cambiata in quei due anni: il successo inatteso del movimento e il fatto che la televisione attirasse sempre più i suoi protagonisti. Anche quelli critici.
GIOVANNI FAVIA – DA PIAZZA PULITA-LA7 DEL 06/09/2012
Lui espellendo Tavolazzi ha soffocato nella culla un dibattito che stava nascendo in rete di contrapposizione alla “gestione Casaleggio”.
FEDERICA SALSI – CONSIGLIERE COMUNALE DI BOLOGNA – EX M5S
Non eravamo solamente noi due a porre quelle critiche. Cioè: Tavolazzi e tutta la lista di Ferrara, tutta la lista di Cento, la Pierini e tutta la lista di Forlì. E poi… cioè, questo in regione; poi anche fuori regione ci sono altri contesti dove è stata buttata fuori della gente: la Serenetta Monti di Roma… Sono sempre state persone che hanno sempre cercato di proporre una vera democrazia partecipata e quando questa democrazia partecipata andava contro quello che erano la gestione manageriale di Casaleggio in una qualche maniera venivano allontanate.
ESTRATTO INTERVENTO CASALEGGIO
Attraverso la rete i cittadini possono organizzarsi, possono conoscere e scrivere i programmi.
ESTRATTO INTERVENTO GRILLO
Il nostro programma è in wiki, vuol dire che tu se fai comunicazione, puoi entrare nel settore comunicazione e dire “farei questo” e magari entra nel programma una cosa che hai detto tu!
FEDERICA SALSI – CONSIGLIERE COMUNALE DI BOLOGNA – EX M5S
Nel momento in cui il M5S si è presentato ad una campagna elettorale nazionale, lì è stato chiaro chi decideva: Grillo e Casaleggio. Punto. Han deciso le regole per le parlamentarie, quindi hanno deciso chi si poteva candidare, come si poteva candidare;
hanno deciso il programma, hanno deciso il codice etico dei parlamentari. Hanno deciso tutto loro: non c’è stato il minimo confronto su niente.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Nel codice di comportamento sottoscritto dai candidati si legge che i gruppi di comunicazione per i parlamentari di Camera e Senato saranno definiti da Beppe Grillo.
MASSIMO ARTINI – DEPUTATO M5S
É che la comunicazione del gruppo è data a persone pagate dal gruppo parlamentare che sono Messora, Martinelli, Biondo, un’altra ragazza, Barbara, eccetera eccetera.
SABRINA GIANNINI
Chi li ha scelti Claudio Messora, Rocco Casalino?
MASSIMO ARTINI – DEPUTATO M5S
Queste persone sono persone da noi conosciute.
SABRINA GIANNINI
Di fiducia di chi, però?
MASSIMO ARTINI – DEPUTATO M5S
Di fiducia di.. dello staff di Casaleggio, ma si era detto fin dall’inizio, ed era una cosa saputa.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Rocco Casalino, giornalista e già concorrente della prima edizione del Grande Fratello. Claudio Messora, un blogger, Nicola Virzì, fino a due mesi fa camionista.
INTEVENTO VIDEO NICOLA VIRZI
Ultimo video tir. Seduto, la cabina, questa location che mi ha accompagnato per tantissimo tempo, dalla settimana prossima sarò giù a Roma per aiutare i portavoce del Movimento 5 Stelle in Senato.
MASSIMO ARTINI – DEPUTATO M5S
Ma sono persone che vivono costantemente con noi: Roberto, Caris.
SABRINA GIANNINI
Però scelti da Casaleggio, sostanzialmente.
MASSIMO ARTINI – DEPUTATO M5S
Beh, diciamo, sono persone che comunque gravitavano, Rocco Casalino, che gravitavano nel Movimento 5 Stelle. Sono persone di estrema fiducia. E noi ci siamo fidati di questo tipo di scelta ed è arrivata veramente bene.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Più che fidarsi non aveva scelta se voleva entrare a far parte della rosa dei candidati. Così tutta la comunicazione del movimento, dal blog al Parlamento, è sotto il controllo della Casaleggio Associati. Ma lo stratega del marketing politico era già entrato nel palazzo come consulente dell’Italia dei Valori, pagato con il denaro incassato grazie al finanziamento pubblico, della cui abolizione il Movimento 5 Stelle ha fatto il suo cavallo di battaglia.
ANTONIO DI PIETRO – L’ARENA DEL 11/11/12
Quando ho cominciato io a fare politica per schiacciare i bottoncini di Twitter e di Facebook sono andato a scuola da lui. Guardi: Casaleggio è un imprenditore che se lei ci va e gli dice “mi costruisci un sistema di informazione attraverso la rete?”. Glielo fa pure a lei; basta che paga!
PIAZZA PULITA DEL 06/09/2012
I rapporti con Beppe Grillo sono ottimi e Casaleggio, addirittura, le propone di curare il suo blog.
SONIA ALFANO – PIAZZA PULITA DEL 06/09/2012
Gli dissi:”Guarda, io per altro non ho un milione di euro da darti, un milione di euro all’anno da darti per il blog”.
ESTRATTO INTERVISTA BEPPE GRILLO
Sono arrivato un giorno e m’ha.. mi ha conosciuto e ha detto: “facciamo un blog”. Mi ha detto: “ci vogliono 250 milioni”. Figurati, di lire, sì. Ho detto: “ciao, grazie, è stato un piacere” e me ne sono andato. Sono di Genova, dove te li tiro fuori quei soldi lì? Sei matto?!” Allora, ci siam fermati così; poi lui ha detto: “beh anticipo io, intanto mettiamo in vendita il tuo dvd dell’ultimo spettacolo”. Ci siamo finanziati e abbiamo incominciato così e lui ha detto: “io cercavo questa cosa perché diventiamo nei primi tre blog del mondo”. É veramente… è uno che va per obiettivi; è uno che aveva sotto 1.000 persone, come, era all’Olivetti, quindi è stato alla Telecom, poi ha visto cosa entrava in Telecom, se ne è andato.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Da quel che risulta, gli è stato chiesto di andarsene dopo avere prodotto per due anni una decrescita infelice del bilancio: un passivo di 15 milioni di euro. Casaleggio era l’amministratore delegato della Webegg, società del gruppo Telecom al tempo di Tronchetti Provera e non badava a spese: a fronte di una drastica riduzione dei ricavi non rinunciava a commissionare consulenze, organizzare eventi e all’ottimo stipendio per sé e alcuni dei soci con i quali poi avrebbe fondato la Casaleggio Associati nel 2004. L’anno prima di iniziare l’avventura con Beppe Grillo.
ESTRATTO INTERVENTO BEPPE GRILLO – CDA TELECOM
Gentile Consiglio di Amministrazione, una semplice analisi dei bilanci di questi anni dimostra che la privatizzazione di Telecom Italia ha spogliato la società di miliardi di euro di ricavi, di decine di migliaia di posti di lavoro e ha trasferito nelle scatole cinesi gran parte dei suoi profitti attraverso i dividendi.
MILENA GABANELLI – IN STUDIO
Bene, in assenza dei protagonisti che hanno preferito declinare l’invito, due considerazioni: la prima, il movimento è esploso in pochi mesi,nel disordine pretendere subito ordine nei conti comprendiamo che è complesso, ma aspettiamo quanto prima la pubblicazione delle fatture promesse. Secondo l’house organ del movimento di fatto è il blog, la voce politica passa da lì, i proventi vanno anche al movimento oppure no? Domanda semplice, trasparenza esige risposta, anche se la legge non vi obbliga. Ciò detto, con 3 milioni di disoccupati smettete di parlare dei scontrini, e il vostro 25% di voti tiri fuori tutte le idee che ha. Nessuno di noi, nessuno al mondo pensa che la politica viva d’aria, e per garantire, affinché garantisca l’interesse generale e non venga fatta solo dai ricchi, in tutta Europa è finanziata dal pubblico, l’imperativo è non buttare i soldi dalla finestra, come è stato fatto fino ad adesso. Si potrebbe addirittura anche ipotizzare delle proposte alternative: quella per
esempio di dare la possibilità alle persone fisiche – non alle imprese, perché possono avere dei conflitti di interesse – di dare, di destinare ciò che vogliono a chi vogliono, interamente detraibile. Potrebbe anche essere un modo per premiare i risultati e renderci tutti più partecipi e responsabili. Nonché vigili.