BETLEMME, 28 GENNAIO – La prolungata crisi economica e politica che affligge la Palestina e il suo popolo tra Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est sta drasticamente riducendo le opportunità di lavoro e di investimento per quei segmenti della società maggiormente vulnerabili, come giovani o donne. I principi e i meccanismi propri dell’impresa sociale possono rivelarsi in questo contesto di fragilità particolarmente utili, agganciando la necessità di riattivare il mercato con un senso di solidarietà utile a cementificare le varie componenti della società.
AICS Gerusalemme ha intrapreso su questo terreno un percorso diversificato, sostenendo iniziative promosse da OSC italiane nel settore specifico dell’impresa sociale, orientando il proprio programma in gestione diretta (il nuovo progetto “BE THE IMPACT” intende contribuire alla diffusione dell’economia cooperativa in stretta partnership con ILO e la neonata Cooperative Work Agency palestinese) e facilitando il dialogo tra le varie organizzazioni italiane che tentano di stimolare l’impresa sociale in Palestina.
Tra queste figurano VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e Vento di Terra, che hanno condiviso le loro esperienze di cooperazione all’evento di apertura dello Yunus Social Business Year 2020, svoltosi oggi presso l’Università di Betlemme. Le due OSC hanno presentato rispettivamente i progetti “Start your Business! Creazione di start-up, sviluppo di competenze tecniche e promozione socioeconomica di giovani e donne vulnerabili in Palestina” e “Peace Steps: esperienze di economia sociale e solidale per la crescita sostenibile in Palestina”, quest’ultimo protagonista anche di altre due conferenze realizzate a Ramallah e Gaza, con il coinvolgimento di partner locali e dell’Università di Pavia, allo scopo di discutere risultati e raccomandazioni emersi da una specifica ricerca scientifica.
Con il progetto “Peace Steps”, Vento di Terra intende promuovere pratiche di economia sociale con particolare attenzione all’area C, alla città di Hebron e alla Striscia di Gaza, caratterizzate da alta disoccupazione e bisogni sociali emergenti. L’obiettivo è rafforzare le capacità manageriali e tecniche, la qualità dei prodotti e dei servizi, i canali commerciali e la mission sociale di piccole organizzazioni e imprese attive nei settori dell’artigianato, dell’agricoltura, dei servizi turistici e sociali, coinvolgendo in particolare donne e giovani. La ricerca scientifica svolta nell’ambito del progetto dall’Università di Pavia con il supporto di Palestinian Fund for Employment and Social Protection intende stabilire definizioni, linee guida e raccomandazioni per lo sviluppo del sistema di impresa sociale in Palestina e per ampliare e rafforzare le pratiche dell’economia sociale. È emersa cosi l’esistenza di una realtà formale e diffusa in tutti i Governatorati palestinesi, sebbene molto sia ancora da fare per il consolidamento e l’appropriazione dei principi dell’impresa sociale da parte dei policy-makers palestinesi.
“Start your Business” mira a sviluppare un ambiente favorevole alla nascita di nuove start-up e alla crescita di imprese economicamente competitive e sociali attraverso il rafforzamento dei processi di incubazione e accelerazione d’impresa, la formazione di personale competente e specializzato, includendo giovani e donne vulnerabili, e diverse azioni di sensibilizzazione nei confronti della comunità e delle autorità locali. L’intervento permetterà di promuovere il Social Business e l’imprenditoria femminile, il rafforzamento del sistema educativo tecnico-industriale nell’area di Betlemme e l’incubazione di 80 start-up, di cui 20 Social Business. (@OnuItalia)