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Marina Tantushyan
Quest’anno l’iniziativa internazionale “Bessmertny Polk” (il “Reggimento degli Immortali”) per la prima volta si è svolta in Italia.
La manifestazione è stata organizzata con l’ausilio del Centro di scienza e cultura russa a Roma. Per onorare la memoria dei soldati caduti nella Grande Guerra Patriotica (1941- 1945) i loro parenti che vivono in Italia hanno portato le fotografie dei loro nonni e padri alla scuola russa “Nikolai Gogol” di Roma.
Natalia Pereslavtseva, Coordinatore di “Bessmertny Polk” a Roma, Presidente del Centro Internazionale Culturale “Sodruzhestvo”, Direttore della Scuola Russa “Nikolaj Gogol” di Roma ha parlato a Sputnik Italia dell’importanza di questa iniziativa:
Uno dei miei allievi delle classi superiori è stato assente alla lezione di storia precedente ed alla mia domanda sul perché di questa assenza ha risposto che è andato in gita a Berlino con la scuola italiana. Mi sono rallegrata in quanto l’anno scorso era il 70° anniversario della Vittoria e così ho iniziato a chiedere particolari sul Reichstag, ecc. Il ragazzo non ha capito subito perché ero così interessata in quanto per le strade di Berlino non gli hanno spiegato della gloriosa liberazione della città da parte delle truppe sovietiche, gli parlavano di continuo della missione americana di liberazione. Allora gli ho fatto la seguente domanda: “avete visto bene il Reichstag, cerca di ricordare i particolari, con quali caratteri sono state incise le scritte sulle rovine e sulle colonne? In cirillico?” Meraviglia, il viaggiatore ha aperto gli occhi, ricostruendo nella mente il quadro, in effetti ha detto che ha visto le scritte in cirillico ma nessuno ha fatto caso a questo e perché sono là. E’ un paradosso! Hanno iniziato a rettificare, distorcere, manipolare la storia. Ed a noi non rimane altro che dimostrare al mondo i volti dei milioni di nostri concittadini che hanno dato la loro vita per la pace in tutto il mondo”.
Chiunque desidera partecipare può venire e portare con sé le foto dei loro cari che sono stati al fronte o nelle retrovie di guerra. Anche gli italiani possono dimostrare la solidarietà: per esempio, nella nostra famiglia, da parte italiana, una zia di mio marito è stata deportata in un lager tedesco ai lavori forzati, fino alla fine della guerra. Anche lei è una vittima. Gli italiani, purtroppo scordano la propria storia, dimenticando nel frattempo il detto che “tutto il nuovo è il passato ben dimenticato”. Dimentichiamo, si ripeterà di nuovo!”
— Questa bellissima manifestazione si svolge in Russia dal 2012. Perché l’avete organizzato in Italia solo adesso?
— Cosa c’era di particolare della manifestazione “Bessmertny Polk” romano?
— Pensate l’anno prossimo di allargare questa manifestazione e organizzarla in altre città italiane?
— Bisogna dire che questo anno alcune città italiane hanno già svolto iniziative simili, per esempio Milano. Non siamo soli! Noi non pensiamo solamente ad organizzare il “Reggimento Immortale” il prossimo anno ma contiamo che aderiranno anche gli italiani, con i loro ritratti e la storia sulla guerra e la resistenza.
08.05.2016