Predicano l’orgoglio nazionale. Contro gli stranieri. E stanno conquistando le giovani generazioni. Boom dei centri di ‘balilla’ a New Delhi.
Il Bjp: «Sonia Gandhi fascista».
di Daniela Bevilacqua
Narendra Modi e il Partito popolare indiano (Bjp) ancora non hanno vinto le elezioni in India (si concludono il 12 maggio), ma le conseguenze della campagna elettorale hanno già portato a un risultato significativo. In tre mesi sono sorti circa 2 mila centri del Rashtriya swayamsevak sangh (Rss), l’Associazione nazionale dei volontari.
Si tratta di un’organizzazione culturale e para-militare basata sull’ideologia dello hindutva: in pratica si tratta di un movimento che esalta l’India, la sua cultura e i suoi abitanti in quanto hindu, e non supporta la presenza delle minoranze se non si assoggettano al volere della maggioranza. Il suo obiettivo è dunque creare uno Stato hindu. E il Rss è il mezzo tramite cui realizzarlo.
IL FASCINO SUI GIOVANI. Il Times of India ha riportato le parole di Ravi Tiwari, un giovane 22enne di Lucknow da poco entrato nel Rss: «Credo nello hindutva, il Paese ha bisogno di riforme. Chi se non Modi può realizzarle? I giovani non aspettano altro. Hanno bisogno di assumersi maggiori responsabilità e la shakha (il centro dove si riuniscono i giovani del Rss,nda) è il miglior posto per imparare a farlo».
Come Ravi, migliaia di altri ragazzi hanno deciso di iscriversi alla Rss non appena il Bjp ha candidato Modi alla carica di premier.
MODI ARRIVA DAGLI RSS. Lo stesso primo ministro ha frequentato – sin da bambino – uno Rss e oggi per molti è diventato un esempio di successo da seguire.
Così l’organizzazione, che negli ultimi tempi non godeva di grandi attenzione, ha registrato un’incredibile crescita con l’apertura dei nuovi centri.
Gli Rss come l’Opera nazionale balilla del fascismo
Ma cosa attrae degli Rss? Atul Singh, responsabile di un nuovo centro a Lucknow, intervistato dal Times of India, ha spiegato che «i centri formano il carattere, danno ideali in cui credere, disciplina e ovviamente lo Hindutva».
Se volessimo fare un paragone, il Rss ricorda molto l’Opera nazionale balilla del periodo fascista.
Infatti, indossata la divisa (camicia bianca e pantaloncini cachi in questo caso) la giornata dei volontari inizia presto, con un allenamento nelle akhara, ‘palestre’ usate dagli asceti guerrieri hindu. Qui si insegna ai ragazzi l’uso del lathi (tipico bastone di legno), della spada e di tutte quelle armi che possono essere utili negli scontri urbani, poiché secondo l’organizzazione tutti devono sapersi difendere e attaccare.
ORGOGLIO DELLA NAZIONE. I centri sono gestiti dai pracharak – predicatori – che non lavorano e rimangono generalmente celibi per dedicare la loro vita alla missione di rigenerare la comunità hindu.
Queste figure istruiscono alla cultura hindu, basata sui testi tradizionali e sui libri scritti dagli appartenenti alla Rss, incentrati sull’orgoglio della nazione, sulla slealtà dei non-hindu e sulla futilità dei metodi gandhiani.
CLIMA DI TERRORE. Non si deve dimenticare che fu proprio un membro della Rss, Nathuram Godse, ad uccidere Gandhi il 30 gennaio 1948. La morte del Mahatma non è che un esempio delle violenze orchestrate dalla Rss.
Nel 1984, inoltre, l’organizzazione si è dotata di un ulteriore braccio armato chiamato Bajrang Dal, a ‘protezione’ degli hindu. La ‘protezione’ però si è rivelata molto spesso una scusa per agire liberamente – e con il sostegno della polizia – contro le minoranze musulmane, soprattutto durante momenti politici caldi.
L’ASCEDA DEL BJP. Anche il Bjp nasce dalle Rss: oltre a Modi, anche i suoi principali esponenti, come Lal Krishna Advani, hanno vissuto l’adolescenza nei centri della Rss. E l’ascesa del partito è avvenuta alla fine degli Anni 80, in concomitanza con il movimento religioso-politico del Ramjanmabhumi (campagna per liberare il luogo di nascita del dio Ram – ad Ayodhya, Uttar Pradesh – dalla moschea Babri costruita durante l’epoca Moghul), il cui epilogo ha visto l’aumento dirompente degli scontri comunitari.
Ecco perché il voto in India preoccupa, non solo il Subcontinente. Se la nascita di nuovi Rss è l’anticipazione di quello che può succedere nel Paese, è comprensibile come New Delhi tema l’avanzata del ‘fascismo’ hindu.
Venerdì, 18 Aprile 2014
Foto in evidenza: Narendra Modi è il favorito nelle elezioni indiane per il ruolo di premier. (© GettyImages)