di: MARIO AVENA
Orgia quotidiana di numeri sul fronte del Coronavirus.
Numeri non dissimili da quelli del lotto, come ha ammesso candidamente il capo della Protezione civile – reduce da una semplice influenza – Giuseppe Borrelli e come sostiene il fior fiore (sic) dei virologi di casa nostra. Numeri da moltiplicare, a quanto pare, almeno per dieci.
E allora?
Ma un dato sarebbe fondamentale conoscere e nessuno ne parla, neanche una sillaba. Forse se ne saprà qualcosa tra mesi, quando sarà tempo di routinarie statistiche.
Quanti sono, in questi mesi – e soprattutto a partire da gennaio di quest’anno – i morti per influenza: quella tradizionale, stagionale, di ogni anno?
La media annuale – secondo i dati più attendibili – è compresa tra le 7 e le 10 mila vittime. Cifra di non semplice calcolo perché si tratta di elaborare i dati tenendo anche conto del quadro clinico del paziente.
Come del resto succede proprio con il coronavirus. Con il famoso quesito che contrappone il fronte capeggiato da Roberto Burioni e quello che fa riferimento agli scienziati veri, come Giulio Tarro.
Secondo Burioni, tutti i morti attuali – che superano le 10 mila unità – hanno perso la vita solo ed esclusivamente per il Covid-19. Mentre per il versante contrapposto si tratta in moltissimi casi di persone colpite anche da altre gravi patologie e per di più di età molto avanzata.
E quindi torniamo al dato base che ancora manca. Quello sull’influenza tradizionale, pura e semplice, come calcolata ritualmente ogni anno.
Se ad esempio l’anno scorso si sono registrate – per dire – 7.500 vittime dell’influenza, delle quali 4.500 nei primi 3 mesi dell’anno, quante saranno mai nei primi tre mesi del 2020?
Solo conoscendo questo numero si potrà dire qualcosa di concreto.
Poniamo, ancora, che il dato sia inalterato rispetto all’anno precedente: vorrà dire allora che il numero dei morti oggi calcolati come coronavirus è attendibile.
Qualora si registrasse invece un calo, più o meno sensibile, di morti per influenza “tradizionale”, allora vuol dire che il dato di letalità del Covid-19 è stato sovrastimato, e che in molti casi si trattava di una classica influenza, forse solo un po’ più pesante.
In sostanza, la classica “domanda delle cento pistole” è questa:
i numeri “ufficiali” ad oggi parlano di oltre 10 mila morti in Italia per coronavirus.
Quanti sono – nello stesso periodo – quelli per la classica influenza?
Per quale motivo mai, nel corso della ormai stucchevole conferenza stampa delle 18, non viene detta una sola parola su ciò dai Soloni della Scienza e della Protezione (in)civile?
29 Marzo 2020