Il pomeriggio del 20 maggio, il Parlamento europeo ha votato per approvare una mozione che chiede alla Cina di revocare le sue sanzioni contro l’Ue prima dell’approvazione dell’Accordo degli investimenti Cina-Ue. Il mondo esterno ritiene che con questa decisione il Parlamento europeo abbia “congelato” l’accordo che è stato raggiunto dopo sette anni di negoziati.
L’azione del Parlamento europeo si tratta di uno sfogo emotivo irrazionale. Il motivo per cui la Cina ha imposto le misure sanzionatorie nei confronti dell’Europa è che a marzo di quest’anno, sulla base di bugie legate agli avvenimenti del Xinjiang, l’Ue ha iniziato a impostare sanzioni unilaterali a alcune persone ed entità cinesi, in violazione del diritto internazionale e delle norme fondamentali che regolano i rapporti tra gli Stati. Le contromisure della Cina sono necessarie per salvaguardare mantenere i propri interessi e rappresentano anche una risposta legittima alle sanzioni europee.
Il Parlamento europeo ha chiesto alla Cina di revocare le misure sanzionatorie, il che equivale a chiedere alla Cina di non rispondere quando viene calunniata e attaccata. “Ridicolo” è l’unico appellativo per definire questa richiesta.
Quest’accordo è stato concluso dopo 7 anni di negoziati, ed è il risultato innumerevoli sforzi da parte della Cina e dell’Ue, per questo dovrebbe essere apprezzato da entrambe le parti. Quale parte sarebbe più danneggiata se l’approvazione dell’accordo venisse sospesa? Molte aziende europee, senza dubbio.
Negli ultimi 20 anni, diverse aziende europee hanno investito 146 miliardi di euro in Cina. Oggi, questo grande mercato con 1,4 miliardi di consumatori sta ancora crescendo. La rivista tedesca “Wirtschafts Woche” ha indicato che molte aziende europee hanno mostrato preoccupazione per la possibilità che l’Accordo sugli investimenti Cina-Ue venga ritardato a tempo indeterminato. In questo modo esse perderanno più opportunità di accesso al grande mercato cinese nel settore delle telecomunicazioni, dei servizi finanziari, dell’assistenza medica privata, dei servizi ambientali e del trasporto aereo.
Inoltre, ostacolare l’Accordo degli investimenti Cina-Ue avrà anche conseguenze negative sull’economia globale che ha un disperato bisogno di ripresa.
Partendo dalla premessa di mantenere i propri interessi, la Cina possiede sempre la sincerità nella promozione della cooperazione Cina-Ue e nel raggiungimento di risultati vantaggiosi per tutti. Crediamo che né la Cina né l’Europa sperino che gli sforzi di oltre 7 anni vadano perduti a causa di bugie e pregiudizi. La parte europea deve dunque fare una scelta razionale e conforme agli interessi di tutte le parti in causa.
2021-05-21