Cuba condanna l’ingerenza di Almagro nel processo elettorale dell’Isola
In una dichiarazione alla stampa dalla sede della cancelleria cubana, Rogelio Sierra, viceministro cubano delle Relazioni Estere, ha fustigato i commenti di Almagro e ha detto che non ha alcuna credibilità morale o etica per giudicare quello che fanno il governo e il popolo cubani.
Cuba ha condannato, ieri martedi 13, in questa capitale, le dichiarazioni espresse recentemente da Luis Almagro, segretario generale della
Organizzazione degli Stati Americani (OSA), a proposito del sistema democratico dell’Isola . L’informazione è dell’Agenzia Cubana di Notizie nel suo sito web.
In una dichiarazione alla stampa dalla sede della cancelleria cubana, Rogelio
Sierra, viceministro cubano delle Relazioni Estere, ha fustigato i commenti di Almagro e ha detto che non ha alcuna credibilità morale o etica per giudicare quello che fanno il governo e il popolo cubani.
«Commette un grave errore se non riconosce e ignora la decisione dei cubani d’essere sovrani e indipendenti», ha segnalato.
Il Segretario Generale della OSA ha tentato d’ignorare il sistema elettorale scelto dai cubani in libera decisione, ed ha cercato di togliere carattere al processo democratico che si vive nel paese per le prossime elezioni del 11 marzo», ha sottolineato il funzionario.
Almagro, dalla città di Miami, nel sud degli Stati Uniti ha cercato di togleire legittimità alla sovranità e all’indipendenza di Cuba, per decidere sul suo sistema politico ed ha preteso di appoggiare così le campagne e le azioni della controrivoluzione e dei suoi alleati in questa nazione.
Sierra ha commentato che Almagro si è fatto accompagnare da una serie di personaggi che difendono, appoggiano e pianificano azioni aggressive contro la nazione dei Caraibi, come il blocco e il terrorismo.
Lo si è visto a Miami con un settore della comunità cubana negli USA che sogna ancora di far cadere la Rivoluzione e in contrapposizione ha tenuto un silenzio complice sulle recenti dichiarazioni del Segretario di Stato nordamericano, Rex Tillerson, che ha detto che appoggia un colpo militare contro il Venezuela.
Tillerson ha difeso nel suo giro per i paesi sudamericani la vigenza della Dottrina Monroe, parte dello schema di dominio e interventismo statunitense per vari secoli nella regione dell’America latine e i Caraibi
«Almagro non ha reagito nemmeno di fronte alle dichiarazioni di un senatore della Florida che ha sostenuto l’idea di un colpo militare contro il governo legittimamente eletto di Nicolás Maduro», ha aggiunto Sierra.
Il vice cancelliere ha riaffermato che Cuba seguirà il proprio cammino con indipendenza e nessuno la potrà piegare, anche se questo è il sogno di alcuni sottomessi e servili come l’attuale Segretario Generale de la OSA. ( Traduzione GM – Granma Int.)