Il Circolo Culturale Proletario di Genova
con il patrocinio del Municipio 2 Genova
ti invita
a ricordare Giacomo Buranello, primo Comandante dei GAP genovesi,
partigiano, comunista, martire antifascista, a 70 anni dalla sua uccisione,
Sabato, 13 Dicembre 2014, alle ore 15.30 al Centro Civico Buranello,
in Via Nicolò Daste 8, a Genova-Sampierdarena
Intervengono:
CATERINA GRISANZIO (Presidente Sez.ANPI “Cioncolini-Musso” di Genova Sampierdarena)
GIORDANO BRUSCHI (partigiano)
NICOLA SIMONELLI (scrittore, biografo di Giacomo Buranello)
EROS BARONE (professore, iscritto al Circolo Culturale Proletario di Genova)
GUIDO LEVI(Segretario Generale dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea)
Con la partecipazione della partigiana “VITTORIA“
Ricordare la Resistenza a Genova significa ricordare tutti coloro che hanno combattuto contro il nazifascismo, militando nei vari raggruppamenti partigiani ed esprimendo così il rifiuto dei soprusi e delle violenze indiscriminate poste in atto da chi aveva portato il paese alla rovina. Tra i tanti che hanno combattuto la barbarie fascista e hanno pagato con la vita la propria scelta, emerge il nome di un giovane comunista, che è tra i promotori delle formazioni armate clandestine in città: Giacomo Buranello. Ucciso dalle camicie nere per non aver voluto rivelare sotto tortura i nomi dei compagni, fu fucilato, ormai morto, all’alba del 3 marzo 1944 nel Forte di San Giuliano. Sono passati 70 anni esatti, ma nell’anniversario della sua uccisione nessun esponente della Genova ufficialmente antifascista si è preoccupato di ricordarlo né con conferenze né con articoli sui giornali e neppure con un semplice comunicato-stampa. Il perché è molto semplice: Giacomo Buranello non fu solo un eroico partigiano gappista, immolatosi come tanti altri nella nostra città ribelle. Egli fu qualcosa di più. I suoi scritti su come organizzare la lotta antifascista e su come devono strutturarsi i comunisti, con la centralizzazione della direzione politica e l’adesione stretta alla linea leninista portata avanti in URSS da Giuseppe Stalin, fanno di Buranello un personaggio scomodo per le attuali formazioni politiche sedicenti comuniste o ‘alternative’. La sua figura di militante intransigente, retto, tutto d’un pezzo, ideologicamente rigoroso, è la negazione totale dei mediocri politicanti borghesi e revisionisti di oggi, dunque non va presa ad esempio e va confinata nel dimenticatoio della storia. Noi invece, in quanto comunisti e marxisti-leninisti, sentiamo il dovere di ricordarlo e di far conoscere i suoi scritti, di ricordare le sue gesta eroiche e di elevarlo a simbolo di una città come Genova, medaglia d’oro della Resistenza. Anche se i tempi e la situazione sono oggi assai diversi da allora, egli rimane, in quanto combattente antifascista e rivoluzionario comunista, un esempio luminoso di coerenza morale e di rigore ideologico e politico, a cui i settori più combattivi delle nuove generazioni possono guardare per appropriarsi i suoi insegnamenti e ottenere sempre il meglio da sé stessi e dagli altri nella lotta per la democrazia e il socialismo.
Circolo Culturale Proletario di Genova
Via alla Stazione di Rivarolo 10 R, Genova-Rivarolo
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