Un hacker, operante probabilmente in un Paese dell’Est europeo, ha violato l’account bancario del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci (per acquisire notizie relative alla sua famiglia) e, sicuramente, mandando un messaggio intimidatorio per far cessare le sue inchieste giornalistiche.
Elementi preoccupanti che appaiono inquietanti se collegati alle polemiche e alle minacce ricevute durante le riprese dei servizi giornalistici di informazione sul caso Lega-Savoini…
Il giornalista sui quotidiani dichiara che “Hanno violato i miei account aziendali, cellulare, email, dati anagrafici, indirizzo e mi è stato detto che gli hacker hanno agito da un Paese dell’Est europeo” e, giust’appunto, nei giorni in cui il programma di Report mandava in onda le inchieste su Moscopoli e i legami tra i movimenti sovranisti russi e quelli italiani.
Una improbabile coincidenza che dimostra la pervasità di diverse forze politiche in stretto rapporto con persone senza scrupoli tanto da arrivare al tentativo di bloccare il programma di cui è autore e conduttore, Sigfrido Ranucci a cui esprimiamo, come staff di iskrae e Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I., la piena solidarietà e vicinanza considerando la trasmissione presidio di democrazia e corretta informazione.