Luca Grossi
L’intervento dell’ex procuratore generale di Palermo al congresso dell’Anm
“Il congresso dell’ANM quest’anno si svolge in una fase storica di emergenza democratica. Se si assume uno sguardo sul complesso delle riforme in cantiere, dall’Autonomia differenziata al Premierato, a quelle che riguardano l’assetto della magistratura, si comprende come la posta in gioco sia totale e riguardi la sopravvivenza stessa del modello di democrazia instaurato dalla Costituzione in antitesi al Fascismo. È in corso una transizione verso una nuova forma di Stato, come hanno diagnosticato con allarme i più grandi costituzionalisti italiani“. Lo ha detto l’ex procuratore generale di Palermo e oggi senatore Roberto Scarpinato, coordinatore del Comitato Giustizia e Legalità del M5S, intervenendo al congresso dell’ANM a Palermo. “Alla luce di questa chiave di lettura – ha aggiunto – vanno lette le ripetute intimidazioni nei confronti della magistratura e lo smantellamento dell’autonomia e dell’indipendenza del potere giudiziario. È lo stesso trattamento riservato a Giovanni Falcone: tollerato sino a quando si era limitato a processare gli esponenti della mafia popolare, diventato poi il centro di un’incessante campagna di delegittimazione mediatica con la quale lo si accusava di essere un magistrato politicizzato, che aveva violato il dovere fondamentale dell’imparzialità, quando iniziò a mettere nel mirino esponenti apicali della borghesia mafiosa, referenti di potentati politici ed economici nazionali. Il disegno del governo e della maggioranza punta a creare un sistema penale duale: volto all’impunità nei confronti di determinati colletti bianchi appartenenti ai ceti superiori, spietato verso i ceti popolari. È un ethos anticostituzionale che investe oltre che la magistratura ordinaria, tutti gli organi di controllo, dalla Corte dei Conti all’ANAC al giornalismo indipendente. Che fare? C’è una sola via da percorrere: difendere la Costituzione senza se e senza ma. La sua difesa resta l’ultima spiaggia. Sin quando questa Costituzione resterà in vita, sapremo da dove ricominciare”.
11 Maggio 2024