Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Isde, Associazione medici per l’ambiente, a sostegno della professoressa Albina Colella, che è stata sentita come esperta nel corso della trasmissione “Presa diretta” sui danni alla falda acquifera lucana a causa dell’estrazione di petrolio da parte dell’Eni. Per aver esercitato il diritto/dovere costituzionale di informazione la prof.ssa Colella è stata fatta oggetto di diffida da parte dell’azienda che, evidentemente, si pone al di sopra di quello che è il bene di tutti i cittadini.
Ai media in indirizzo
Si invia il comunicato stampa ISDE Italia a sostegno della Prof.ssa Colella e dei Lucani.
L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia manifesta la propria solidarietà e il proprio sostegno ad Albina Colella, Professore Ordinario di Geologia dell’Università di Basilicata, accusata di “allarmismo” e diffidata dal continuare «nell’attività denigratoria di ENI in qualsiasi forma e in qualunque sede», per aver divulgato i risultati di sue autorevoli e inedite ricerche scientifiche che dimostrano la contaminazione delle acque con tossici di origine antropica e con caratteristiche affini alle acque di scarto petrolifero.
E’ necessario che la ricerca, l’opinione e il dibattito scientifico siano e restino completamente svincolati da logiche legate a interessi privati, soprattutto se entrambi questi aspetti sono potenzialmente responsabili di conseguenze rilevanti sull’ambiente e sulla salute dei residenti.
Saluti,
Roberto Romizi
Presidente ISDE Italia
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