Redazione– Le purghe avviate da Erdogan a seguito del presunto colpo di Stato avvenuto venerdì notte, stanno iniziando ad avere conseguenze internazionali.
Dopo il battibecco avviato con gli Usa, “colpevoli” di non estradare in Turchia il predicatore Gulen, ritenuto dal Sultano la “mente” del golpe, il segretario di Stato americano ha annunciato che “L’appartenenza della Turchia alla Nato potrebbe essere a rischio“.
Niente di diverso è giunto dall’Ue, con la cancelliera tedesca Angela Merkel che ha chiarito come, con il ripristino della pena di morte annunciato da Erdogan, il paese non potrà accedere all’Unione, così come la Mogherini che, nel suo ruolo di lady Pesc, ha ricordato: “La Turchia è un membro importante del Consiglio d’Europa, ed è vincolata al rispetto della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, che è molti chiara a proposito della pena di morte”.
Non tutti però stanno condannando Erdogan. Secondo quanto scrive l’agenzia Amaq, organo media ufficiale dell’Isis, il leader dello Stato Islamico Abu Bakr al Baghdadi ha condannato il fallito colpo di stato in Turchia definendolo “illegitimo”. “Il golpe in Turchia è illegittimo”, avrebbe tuonato il Califfo. “I governi miscredenti non sono benedetti e presto con il volere di Allah avremo un incontro in Turchia. Esercito turco nell’abisso”.