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Alla partita della Roma era entrato con tanto di green pass, pur avendo partecipato a tutte le manifestazioni contro vaccini, chiusure e green pass degli ultimi mesi, alla testa di un movimento che affonda le radici nell’ultradestra portando avanti idee contro la “dittatura sanitaria”. Ma dopo tutto questo folclore le cose si stanno complicando davvero per Giuliano Castellino, storico dirigente di Forza Nuova a Roma e famoso per una serie di aggressioni, la più grave in danno di giornalisti de L’Espresso.
Alla vigilia dell’ennesima manifestazione di protesta annunciata sotto Montecitorio la polizia ha trovato a casa di Castellino e di altri appartenenti a Forza Nuova alcuni fumogeni, svariate bandiere con asta rigida, bastoni, passamontagna, striscioni contro il green pass e la vaccinazione, bandiere di estrema destra e altro materiale che integra l’apologia di fascismo. Le perquisizioni da parte della Digos di Roma sono scattate dopo le manifestazioni no green pass delle ultime settimane, nell’ambito di un’attività volta al contrasto della violenza nelle proteste di piazza.Nel corso dell’ultimo sit in è stato un altro esponente di spicco di Forza Nuova, Roberto Fiore, a confermare che la polizia aveva perquisito le case di Castellino e altri quattro dirigenti dello stesso partito. Un risvolto nelle indagini sui movimenti anti vaccino che conferma quanto era già emerso lo scorso anno per le proteste volte a sollecitare le riaperture, ossia che dietro i cortei ci sia una specifica strategia politica della destra più estrema volta a creare disordini sotto l’egida di una rivolta contro le decisioni in materia sanitaria.