Rimaniamo sconcertati per le immagini trasmesse su diverse testate giornalistiche dell’aggressione allo storico rappresentante della Fiom Giorgio Cremaschi.
Ci sentiamo di esprimere la totale solidarietà al dirigente della FIOM e ne condividiamo la scelta dell’esponente sindacale di procedere ad una denuncia formale alla Procura della Repubblica per quanto subito.
A Giorgio Cremaschi un consiglio: segui la pratica della denuncia che non vada in “fanteria” per la “pace sociale” che prende tutti i settori della vita del paese…
Il perché è presto detto.
Perchè molti altri sindacalisti prima di voi hanno avuto deposizioni (come testimoni) su fatti accaduti in Cgil presso l’Autorità Giudiziaria e non sono mai arrivate al magistrato… un es, quella del delegato CGIL dei Vigili di Milano che denuncia altra delegata per calunnia e una delle tre testonianze sentite non giungono mai al magistrato con esito, inevitabie, di archiviazione perché quella che mancava era, proprio, quella più dettagliata…
Finale di quell’episodio: alcuni di quei compagni che si sono esposti nella denuncia sono stati pretestuosamente demandati ai probiviri della Cgil con l’uscita dalla sigla sindacale di questi ultimi… il motivo, sorprendente, lo potete leggere qui
Si potrebbe ironizzare asserendo che la dirigenza della Cgil non è vero che non batta più i pugni solo che lo fa sui volti sbagliati.
Suggeriamo a Cremaschi di ricordare le parole di uno dei vigili di Milano che portarono a quest’altro scenario (1) e che aveva previsto la trasformazione completa della Cgil in quello che hai vissuto oggi…