Foto: © Sputnik – Alexei Nikolsky
La gente non vuole alcuna forma di accordo “con il regime malvagio di Kiev e con i sostenitori dei terroristi”, ha affermato il presidente della Repubblica di Crimea Sergey Aksenov, commentando i risultati del sondaggio. Ha raccomandato a Kiev di “giocare col fuoco e dimenticare il ritorno della Crimea in Ucraina.”
Gli abitanti della Crimea, che hanno partecipato al sondaggio di opinione sul contratto per la fornitura di energia elettrica dall’Ucraina, ancora una volta hanno mandato le autorità di Kiev “a quel paese”.
Così il presidente della Repubblica di Crimea Sergey Aksenov ha commentato ai giornalisti i risultati del sondaggio del Centro sociologico russo (VTsIOM).
“Il governo di Kiev, che ancora una volta ha cercato di imporsi in Crimea, questa volta col pretesto di un contratto, per l’ennesima volta è stato mandato a quel paese dalla gente. I cittadini sono disposti a sopportare i disagi e non voglio in qualsiasi modo avere a che fare con il regime malvagio di Kiev e con i sostenitori dei terroristi”, — ha detto.
Secondo Aksenov, i risultati del sondaggio non sono stati una sorpresa per lui.
“E’ giunta l’ora per Kiev di smettere di giocare col fuoco e dimenticarsi del ritorno della Crimea in Ucraina. E’ il caso in cui, contrariamente al proverbio, sognare è dannoso. Hanno perso completamente il mercato della Crimea ed hanno ulteriormente allontanato la gente della penisola”, — ha aggiunto, ringraziando “i concittadini per la pazienza, la resistenza e il patriottismo.”
Il 31 dicembre il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato di condurre un sondaggio tra la popolazione di Crimea e Sebastopoli.
Come affermato dal direttore del Centro VTsIOM Valery Fedorov, la maggior parte della popolazione di Crimea è favorevole affinchè nel contratto commerciale per la fornitura di energia elettrica dall’Ucraina non sia scritto, come richiesto da Kiev, che la penisola e Sebastopoli siano parte dell’Ucraina. Inoltre il 94% dei cittadini della Crimea si è dichiarato pronto a patire disagi per le interruzioni programmate di elettricità nei prossimo 3 o 4 mesi.
La Crimea è stata completamente mandata in blackout dopo che erano stati fatti esplodere i tralicci di 4 linee elettriche provenienti dall’Ucraina. Nella penisola era stato introdotto lo stato di emergenza ed era iniziato il programma di razionamento dell’elettricità con interruzioni programmate, che dura fino ad oggi.
01.01.2016