I fascisti di CasaPound (CPI) possono condirla come vogliono ma, giustamente, non possono (e non potranno) avere dimora in un paese che ha una Costituzione antifascista come la nostra, nata dalla Resistenza al nazifascismo.
Le stupide marionette dei provocatori di CasaPound, che si prestano all’ennesimo remake della “strategia della tensione“, degli anni ’70-’80, con l’illusione di riprendersi un ruolo nella storia, ricreando il gioco del caos nel nostro paese (orchestrato e finanziato dai loro padroni capitalisti), insistono nel civettare, come allora, la parte delle vittime con l’unica finalità di un consenso pubblico… e, malauguratamente, spesso, supportato da stampa compiacente.
Sapendo, però, benissimo quanto i fascisti siano bugiardi e che la storia li condanna nel ruolo di false vittime, partendo dall’omicidio Matteotti nel quale ne sostenevano l’estraneità dall’assassinio, sino ad arrivare alle bombe degli anni ’70-’80, dove hanno fatto stragi di centinaia di povere persone indifese con il solo scopo di compiacere al loro mentore capitalista e nell’illusione di rientrare nella storia dalla finestra.
Oggi, a Roma, è successa una cosa molto grave, perché i fascisti hanno sfilato in corteo senza che la Questura o il Prefetto obiettasse nulla, fingendo che la legge del 20 giugno 1952, n. 645, che vieta l’apologia di fascismo, non esistesse.
Grave perché il Ministro dell’Interno non può (e non deve) lasciare spazio a realtà come queste che si rifanno al fascismo (come sostengono loro stessi, del terzo millennio) molto discutibili per democraticità e non solo… a meno che, il predetto Ministro ne dichiari pubblicamente la condivisione e le finalità perché, allora, cambia tutto. Ma, a questo punto, anche il Ministro!
MOWA