Secondo la NATO Mosca starebbe incrementando il proprio potenziale militare per attuare operazioni belliche su larga scala. Queste le conclusioni presentate nella relazione del NATO Defense College.
Gli esperti occidentali ritengono che gli addestramenti Vostok 2018 siano solo la punta dell’iceberg di tutte le misure adottate dalla Russia per incrementare la propria potenza bellica. L’autore del documento, inoltre, osserva che ultimamente la Russia ha rafforzato in maniera sensibile il proprio potenziale militare e che i Paesi dell’alleanza devono tenerlo presente. Gli analisti interpellati da Sputnik osservano che la figura della “minaccia russa” è necessaria a Washington per giustificare l’aumento del budget militare. Inoltre, una simile tattica permette agli USA di dare una spiegazione alle proprie operazioni e di fare pressioni sugli alleati europei.
Il NATO Defense College ha analizzato gli addestramenti russi Vostok 2018 e ha concluso che probabilmente Mosca si sta preparando a una guerra “su larga scala”.
L’autore della relazione, Dave Johnson (collaboratore della Direzione per la politica di sicurezza e la pianificazione presso il Segretariato internazionale della NATO), osserva che i Vostok 2018 hanno segnato i dieci anni dall’inizio dell’organizzazione degli addestramenti strategici annuali in Russia.
“La potenza militare dimostrata in occasione dei Vostok 2018 è il risultato di 10 anni di rigida disciplina politica, maggiori investimenti finanziari e operazioni di riconversione delle forze armate in uno strumento complesso a sostegno degli sforzi revisionisti di Mosca”, si legge nel documento.
Così l’esperto della NATO sottolinea la potenza dell’esercito russo. In particolare, oltre agli addestramenti militari programmati in Russia si tengono regolarmente anche controlli estemporanei per verificare la preparazione di armamenti e soldati a un eventuale combattimento, nonché per prevenire un attacco avversario imprevisto.
“Oggi la Russia è in grado di concentrare piuttosto velocemente grandi forze militari in qualunque zona lungo i propri confini per impedire a un potenziale nemico di entrare nei territori russi”, si legge nella relazione del NATO Defense College.
“Va detto che questi eventi pubblici rappresentano solamente una piccola parte degli sforzi profusi dal governo russo per prepararsi a organizzare operazioni su larga scala contro le nazioni leader nel settore militare”, si afferma nella relazione.
In passato la NATO dichiarò che gli addestramenti Vostok 2018 sono la riprova di quanto la Russia sia pronta a “conflitti su larga scala”.
Tuttavia, la Russia ha più volte sottolineato che durante tutti gli addestramenti i soldati elaborano scenari di difesa della nazione da potenziali aggressioni. Nell’ottobre del 2018 Sergey Shoygu, ministro della Difesa della Federazione Russa, ha incontrato Katsutoshi Kawano, ammiraglio e funzionario delle Forze di autodifesa giapponesi. Durante l’incontro Shoygu ha dichiarato che gli addestramenti militari russi, tra cui anche i Vostok 2018, sono volti esclusivamente alla “difesa dei confini del nostro Paese”.
Inoltre, nel febbraio del 2019 l’Istituto svedese per gli studi sulla difesa (FOI) sulla base di dati ottenuti da fonti pubbliche e di informazioni fornite dal Ministero russo della difesa (2009-2018) ha concluso che la Russia “si sta preparando a una guerra”. Ma secondo Margot Wallström, ministra svedese degli Esteri, Stoccolma non teme un’aggressione militare.
A sua volta, il Ministero degli Esteri russo ha più volte dichiarato che i timori di una “minaccia russa” sono infondati. Infatti, come evidenzia Maria Zakharova, rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo, gli addestramenti militari Vostok 2018 vengono condotti lontano dai territori della NATO. Tuttavia, la diplomatica russa ha parlato di un aumento sostanziale delle spese per la difesa dei Paesi della NATO, spese che “superano di alcune volte quelle russe”.
Ricordiamo che gli addestramenti militari Vostok 2018 si sono tenuti dall’11 al 17 settembre del 2018.
Giustificare operazioni distruttive
L’autore della relazione della NATO considera i Vostok 2018 una minaccia alla sicurezza e alla stabilità della regione euro-atlantica nonostante gli addestramenti siano stati condotti lontano dai territori gestiti dalla NATO.
“Come tutti gli addestramenti militari strategici condotti da Mosca (sia programmati sia estemporanei), anche Vostok 2018 costituisce solo uno degli elementi della cosiddetta “preparazione circolare” all’organizzazione di una guerra su larga scala”, sostiene Dave Jonhson.
Il politologo e americanista Aleksandr Asafov ritiene che simili materiali analitici siano volti a ottenere ulteriori finanziamenti dal Congresso degli USA.
“La creazione di simili relazioni presuppone la necessità di ottenere al più presto finanziamenti per tutti gli enti della NATO, poiché “la minaccia è evidente”, bisogna prepararsi, armarsi, addestrarsi, ecc.”, osserva il politologo in un’intervista rilasciata a Sputnik.
Sergey Sudakov, corrispondente dell’Accademia di scienze militari, politologo e americanista, ha spiegato in un’intervista a Sputnik che simili progetti di norma promuovono la lobby delle armi per la quale l’obiettivo principale è ottenere più finanziamenti per produrre nuovi modelli di armi.
Secondo Aleksandr Asafov, gli USA “stanno creando la minaccia russa” per giustificare le proprie operazioni distruttive.
“Va creato nell’opinione pubblica il modello di una Russia minacciosa, pericolosa e armata in modo che vengano erogati i finanziamenti, gli alleati siano più compiacenti e le armi si vendano meglio. Se prendiamo in esame le ultime 10 relazioni di questo tipo, noteremo che in tutte si dice che la Russia si starebbe preparando a una guerra. Si pensa che la Russia sia in grado di avviarne una, per questo va rafforzata la collaborazione in tutti i settori e bisogna dislocare le truppe ai confini della NATO, ovvero in Romania, Polonia e negli Stati del Baltico”, ha osservato Asafov.
A febbraio è stato reso noto che gli USA entro il 2023 riforniranno la Polonia di 20 sistemi lanciamissili HIMARS che, secondo il presidente polacco Andrzej Duda, contribuiranno a garantire la sicurezza del fronte orientale della NATO.
Inoltre, Varsavia sta investendo la cifra record di 48,9 miliardi di dollari per ammodernare le forze armate. Questo è stato comunicato il primo marzo da Mariusz Błaszczak, il ministro della Difesa polacco. Tra l’altro, si prevede la creazione della 18a divisione meccanizzata a Siedlce in risposta alla “espansione politica russa”.
Riconoscere i meriti
Oltre a tutto ciò il NATO Defense College teme per la collaborazione instauratasi tra Russia e Cina nell’ambito degli addestramenti Vostok 2018.
Nella relazione si legge che la partecipazione della Cina costituisce un elemento altamente significativo per il rafforzamento della cooperazione militare tra i due Paesi. Inoltre, questo ha dimostrato che, nonostante i rapporti tesi con l’Occidente, la Russia continua a non essere isolata né sul piano diplomatico né su quello militare.
“Sebbene gli interessi strategici e politici di Russia e Cina a medio e lungo termine non coincidano, al momento questi Paesi stanno tentando di creare un fronte unico contro gli USA i quali vengono considerati come un potenziale avversario. Gli addestramenti Vostok 2018 hanno fornito loro questa possibilità”, si legge nel documento.
Secondo il politologo Aleksandr Asafov, in tal modo gli USA riconoscono i meriti della Russia nella creazione di un esercito moderno ed efficiente. Inoltre, l’esperto ritiene che Washington sia rimasta indietro per alcuni modelli di armi.
“Dopo essersi cullati sugli allori per lungo tempo e aver commerciato ormai modelli di armi obsoleti con i propri alleati della NATO, gli USA si sono svegliati e sono bruscamente tornati alla realtà. Dunque, ora stanno analizzando attentamente tutto ciò che accade all’interno del nostro Paese e delle nostre forze armate. Per questo, si può dire che ora considerino la Russia come un attore potente nel processo politico internazionale”, sostiene Asafov.
In passato gli USA sostenevano la supremazia di Russia e Cina nel settore delle armi supersoniche. Nel dicembre del 2018 la Corte dei conti statunitense ha pubblicato una relazione in cui si legge che Washington non sarebbe in grado di contrastare le armi supersoniche russe e cinesi.
Nel dicembre del 2018 il Servizio di ricerca del Congresso USA ha registrato un avanzamento di Russia e Cina nell’impiego di tecnologia con intelligenza artificiale. Gli analisti del Congresso si sono detti preoccupati per il fatto che queste armi potrebbero essere usate contro le truppe statunitensi.
“Chiaramente non c’è nessuna minaccia per l’America, ma gli USA hanno capito molto bene che, se in futuro vorranno arrecare danno alla Russia, organizzare una qualche rivoluzione colorata o penetrare in territorio russo in altro modo, la Russia risponderà alla pari”, ha concluso l’esperto.
13.03.2019