Foto: Prensa Latina
E mette in pericolo la sicurezza alimentare, ha sottolineato a Roma il direttore generale della FAO, José Graziano da Silva.
Autore: María Julia Mayoral
Parigi – La pesca illegale priva l’economia mondiale di circa 23.000 milioni di dollari l’anno e pone in pericolo la sicurezza alimentare ha sottoleinato il direttore generale della FAO, José Graziano da Silva.
Il titolare dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’ Alimentazione e l’ Agricoltura (FAO) ha indicato così l’importanza del patto internazionale in marcia per frenare questo flagello, che minaccia anche la biodiversità nel pianeta.
In particolare, il funzionario ha lodato la recente decisione di Palau di ratificare l’accordo, divenendo il primo Stato insulare del Pacifico che ha relizzato questo importante passo.
“Accolgo con soddisfazione la ratificazione di Palau dell’Accordo internazionale sulle misure di Stato rettore del porto”, ha detto il dirigente della FAO nella cornice della Conferenza della Nazioni Unite sul Cambio Climatico, a Parigi.
“Spero che questo gesto animi altre piccole isole a fare lo stesso, dato che dipendono fortemente dal settore della pesca e per questo sono particolarmente vulnerabili agli effetti della pesca illegale.
Secondo le stime delle Nazioni Unite la pratica della pesca illegale non dichiarata nè regolamentata raggiunge i 26 milioni di tonnellate di pesce l’anno, equivalenti al 15% del totale della produzione mondiale. ( frammento/Traduzione GM – Granma Int.)
3 dicembre 2015