La distribuzione da parte degli Stati Uniti di armi nucleari tattiche negli Stati non nuclearmente armati, contraddice il Trattato di Non Proliferazione, ha dichiarato il Vice ministro alla Difesa russo, Anatoli Antónov che ha sostenuto che gli USA devono ritirare le armi che hanno messo in questi paesi e distruggere le infrastrutture corrispondenti.
“Nella mia qualità d’esperto del Trattato di Non Proliferazione, ho varie domande: “Com’è possibile che le armi nucleari siano presenti in nazioni non nuclearmente armate?”
“Qual’è il sistema di gestione delle armi nucleari che utilizza oggi la NATO?”
Si tratta, secondo me, di una violazione degli articoli 1 e 2 del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, ha sottolineato Antónov indicando che i paesi dell’Alleanza – NATO- rifiutano di discutere questo problema, che definiscono “interno”.
Antónov ha spiegato che l’Articolo 1 proibisce di trasferire tecnologia nucleare in altri paesi e che l’Articolo 2 vieta ai paesi che non la posseggono di cercare di svilupparla o acquistarla.
Il vice ministro ha sottolineato che le armi nucleari tattiche portate nei territori degli Stati della NATO in Europa si possono usare come strategiche e che ci vuole poco tempo a trasportarle alle frontiere con la Russia, mentre le armi corrispondenti russe non rappresentano pericoli per la sicurezza degli USA, dato che ci vorrebbe troppo tempo per trasferirle sino al territorio statunitense.
Antónov ha anche segnalato che i negoziati sullo spiegamento del sistema antimissili in Europa che si sono svolti negli ultimi dieci giorni tra il Ministero della Difesa russo e i corrispondenti enti d’Italia, Germania e Stati Uniti, non hanno permesso di tracciare vie per la risoluzione del problema.
(Ria Novisti/ Traduzione Granma Int.)
L’Avana. 15 Agosto 2013