A votare effettivamente in queste elezioni presidenziali però sono stati 125 milioni, ossia il 54% degli aventi diritto. Di questi, 59 milioni 800mila hanno votato per Hillary Clinton, 59 milioni 600mila per Donald Trump (sì, 200mila in meno: nel paese-guida della democrazia (?) chi prende più voti può perdere); dunque, rispettivamente, il 25,8% e il 25,7% degli aventi diritto. Ma non è così semplice visto che non sono i cittadini aventi diritto ad eleggere propriamente il Presidente: loro votano per eleggere i membri del Collegio Elettorale che a loro volta eleggeranno il Presidente nel ballottaggio conclusivo.

Alla fin della fiera con il 25,7% dei consensi i repubblicani non hanno solo il controllo della Casa Bianca; anche quello del Senato e della Camera e dunque saranno in grado di dominare la Corte Suprema. In sostanza un quarto dei cittadini americani che possono votare (e il 18,6% dell’intera popolazione) deciderà il futuro del paese a discapito del rimanente 81,4%.

Questo può essere considerato un sistema equo ed equilibrato?

No di certo!

Questa è la truffa ordita a discapito degli elettori attraverso il maggioritario in generale; che pur essendo anticostituzionale in Italia si applica sostanzialmente dal 1992.
Con questo sistema elettorale in ultima analisi il voto di alcuni può valere (ad esempio) 2 e il voto di altri può valere 0,5

Anche un bambino capirebbe che la democrazia si esprime SOLO con una testa un voto, cioè col proporzionale puro senza sbarramenti (visto che in una vera democrazia non si può vietare di avere una rappresentanza altrimenti che democrazia sarebbe?) e senza regalie arbitrarie che si materializzano in premi di maggioranza, che permettono a una minoranza di diventare governo del paese.

Se volete che accada anche in Italia: Basta un sì.