Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi non riesce, proprio, a trattenere la sua vera natura su come concepisce gli operai che la pensano in modo diverso e con la propria testa. Infatti, nel filmato lo si vede benissimo aborrire all’idea che possano rifiutargli la stretta di mano.
Il Presidente del Consiglio, però, dovrà abituarsi, d’ora in poi, ad avere sempre più persone che manifestino apertamente la non condivisione delle sue scelte (fatte con leggi ottenute a suon di voti di fiducia), perché, nel mondo reale la sopportazione è alla soglia massima e non tutti sono propensi a genuflettersi al suo modo settecentesco di fare politica… altro che “nuovo che avanza“.
Questo, d’altronde, è solo l’inizio di un percorso (e diventerà inarrestabile) che ha voluto imporre… Doveva pensarci prima da che parte schierarsi. Si ricordi delle monetine all’onnipotente Craxi.
Nel paese reale e non quello dei balocchi (come vorrebbe far credere attraverso i suoi twitt, che “storpiano” i risultati elettorali e non parlano della massa enorme degli astenuti), è così. Prima ci si innamora perché sei una novità, poi, però, che lo si conosce meglio, si prendono le dovute pause di riflessione sino ad abbandonarlo definitivamente.
A proposito. Gli astenuti delle elezioni sono come quel rifiuto alla stretta di mano e, visto che non esiste, al momento, un Partito comunista (che sappia dare indicazioni precise sul da farsi), dovrebbe considerare la permanenza in quel “Palazzo” come una vittoria di Pirro.
Si affretti, però, a studiare chi era Pirro prima che riformino la scuola.
Il gufo MOWA
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