Strana pagina di giornalismo dove a prevalere non è l’intervistato o l’intervistatore ma di chi lo accompagna
Il Tg1 intervista in Siria il presidente-despota Assad ma con la troupe di Orfeo anche una singolare l’inviata di scorta, Monica Maggioni, ex embedded, nel frattempo inventata presidente Rai. Forse se ne era dimenticata. Lei o chi ha consentito questa caricaturale forzatura. Ne vedremo delle belle
di Ennio Remondino
Monica Maggioni è una brava narratrice. Sin da giovane. Verità o bugia, lei ha sempre curato la confezione. Del resto per lei, con Assad è un ritorno. Prima intervista nel 2013. Attenzione reciproca: «Assad ci viene incontro a sorriso disteso. Aria british, tranquilla. Mi chiede di salire per qualche minuto al primo piano mentre di sotto si prepara il set dell’intervista». L’anonimo inviato del Tg1 usato per lo scoop personale della presidente che attende sotto, con la troupe, mentre i due Presidenti si intrattengono amichevolmente negli appartamenti privati. Noblesse oblige.
Intervista affollata, quasi una ammucchiata. Diplomazia giornalistica all’attacco. Attraverso le pagine della Stampa, veniamo a sapere dalla già citata Maggioni che il suo collega presidente «abita ancora oggi, dopo quattro anni di guerra, in un quartiere borghese di Damasco. Nessun bunker né nascondiglio sotterraneo: il cinquantenne Bashar passa parte della sua giornata qui in centro, in mezzo ai palazzi grigi e normali, in una villa appena più grande delle altre, circondato da appartamenti ordinati e balconi attraversati da file di panni stesi ad asciugare».
Già detto che la Maggioni è bravissima a raccontarla? L’intervista non lascerà forse traccia nella storia del giornalismo, ma una bella scia di polemiche. Nel segno della vanità: l’intervistatore o il suo accompagnatore di lusso che diventa protagonista. Il rovesciamento dell’ antico mestiere che fu. Non più Assad ma chi accompagna gli intervistatori utili a ricrearne in casa nostra, in Italia, la sua immagine. La forzatura giornalistica e dei ruoli è evidente e stupisce che qualcuno in Rai possa averla avallata. È stato solo il protagonismo incontenibile della Maggioni?
Se lo chiedono in molti. «Intervista ad Assad: opportuno che addirittura presidente Cda Rai sia andata in Siria in zona di guerra? Che c’entra con il suo ruolo? Presidente Fico?». Lo twitta il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, ‘renziano’ di ferro. Monica Maggioni, presidente della Rai, come nell’intervista con Renzi a Palazzo Chigi, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Conseguenza scontata alla sua sorprendente nomina a un ruolo dietro le quinte che non le si attaglia affatto. Ne vedremo ancora delle belle.
20 novembre 2015