Commissione parlamentare Antimafia controllate bene perché c’è il rischio (per nulla remoto) che tra qualche anno scoprire che quella lista di affiliati – qualora fosse consegnata -, essere incompleta come avvenne per la P2 (e Gladio). Perché massoneria non fa rima con democrazia ed è esperta in depistaggi, truffe, stragi, menzogne e molto altro ancora…
MOWA
La richiesta è emersa durante l’audizione del gran maestro del Goi Bisi, che si sarebbe trincerato dietro questioni di privacy. Gaetti (M5s): «È venuto a raccontarci la storia delle logge»
ROMA Il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi ha chiesto formalmente l’elenco degli iscritti al Grande Oriente d’Italia. La richiesta è stata avanzata a conclusione dell’audizione, oggi in commissione, del Gran Maestro del Grande Oriente, Stefano Bisi. Al centro dell’audizione, richiesta dallo stesso Bisi con una lettera alla commissione del 21 luglio scorso, i possibili intrecci tra Mafia e Massoneria deviata. Bisi, alla richiesta degli elenchi degli affiliati, si sarebbe trincerato dietro questioni di privacy.
In effetti, però, nulla di concreto sarebbe emerso nel corso dell’audizione. «Si è limitato a presentare l’organizzazione della massoneria ma niente di nuovo», spiega al Velino Luigi Gaetti, componente della Commissione bicamerale in quota M5S. «Si è trincerato dietro al fatto che molte delle persone coinvolte a Castel Vetrano non facevano parte della sua organizzazione per cui non ha detto nulla di fatto», prosegue. Secondo Gaetti, alla richiesta di fornire gli elenchi «Bisi ha risposto che le persone sono libere di dirlo senza dare una risposta chiara. Ora la Bindi farà una richiesta formale ma sentiremo altri responsabili di altre logge dato che essendo un mondo frazionato ognuno parla per sé. Il gran maestro – conclude – ha raccontato la storia della massoneria ma niente di più».
LE INDAGINI IN CALABRIA E SICILIA La commissione Antimafia, in una missione in Sicilia a metà luglio, aveva indagato sugli intrecci tra mafia e massoneria, tra l’altro con un’audizione del procuratore capo di Trapani, Marcello Viola, che aveva chiesto e ottenuto la secretazione della propria deposizione. Ma il tema della cosiddetta masso-mafia è da tempo all’ordine del giorno, oltre che della Commissione, anche delle Procure che sono più impegnate nel contrasto alla criminalità organizzata, in Sicilia, in Campania e in Calabria. Del presunto connubio criminalità-massoneria parlano diffusamente anche vari collaboratori di giustizia. Tra questi i pentiti di ‘ndrangheta Nino Lo Giudice e Cosimo Virgiglio. Interrogato nel giugno scorso, il primo ha chiaramente detto che la nuova ‘ndrangheta nasce «dalla commistione tra la vecchia struttura criminale di tipo mafioso e la massoneria», dove la vecchia ‘ndrangheta «è incaricata di gestire i rituali e di svolgere una funzione di parafulmine rispetto alla componente più importante e riservata, che attraverso i rapporti con ulteriori apparati massonici gestisce un enorme potere anche in campo politico ed economico». La commissione Antimafia, che intende chiedere l’elenco degli iscritti al Grande Oriente d’Italia, formalizzerà la richiesta per iscritto nei prossimi giorni.
03 Agosto 2016