Foto: Lavrov Sergej ministro degli Esteri della Russia © Sputnik. Eduard Pesov
“Risposta adeguata e più limitata rispetto alle sanzioni unilaterali dell’UE”
Le sanzioni introdotte dalla Russia contro alcuni cittadini dell’Unione Europea riguardavano coloro che si erano schierati a sostegno del colpo di stato operato in Ucraina e a favore delle condizioni che hanno reso possibili le persecuzioni contro i russi, ha dichiarato il ministro degli Esteri della Russia Sergej Lavrov.
“Le sanzioni, che abbiamo introdotto in risposta, riguardavano i personaggi che si erano distinti nel sostenere il colpo di stato che ha portato alle persecuzioni contro i russi in Ucraina e alla loro discriminazione”, — ha detto Lavrov nel corso di una conferenza stampa tenuta a Mosca a conclusione dell’incontro con il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni.
Secondo Sergej Lavrov, “ciò viene fatto in violazione delle numerose convenzioni, di cui Ucraina è parte, che obbligano le autorità a tutelare i diritti delle minoranze nazionali e dei gruppi etnici”.
Il ministro ha dichiarato che Mosca non intende fomentare la spirale delle sanzioni e tutto dipenderà dalle azioni dell’UE.
“Pur rispondendo in maniera adeguata e su scala più ristretta, se paragonato alle sanzioni unilaterali dell’UE, non saremo i primi a fomentare questa spirale. Tutto dipende dai nostri partner, dal modo in cui capiscono la situazione e dalla loro capacità di non nascondere la verità e di non fingere di non capire quello che sta accadendo”, — ha detto Lavrov.