Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.
«Era tutta una montatura la responsabilità dei volontari negli incendi di Alter do Chão in Amazzonia» riporta Rocco Cotroneo in un articolo del 3 dicembre su Il Corriere della Sera, e le Ong della regione non sono colpevoli degli incendi, ma vittime dei soliti predatori della foresta, come in molti altri casi che si sono già verificati.
Chi finanzia queste Ong, come l’attore Leonardo Di Caprio non ha la responsabilità dei roghi, come invece ha sostienuto Jair Bolsonaro, dal 1° gennaio 2019 presidente del Brasile.
«Il sindaco di Santarem, Nelio Aguiar – continua Cotroneo – ha fatto chiarezza negli ultimi giorni, rendendo pubblico un audio che aveva mandato al governatore dello Stato del Pará nei giorni dell’incendio. In esso si afferma che l’area colpita è piena di invasori, i quali sono armati e godono della protezione di alcuni poliziotti», nell’audio il sindaco chiede mezzi e uomini dell’esercito al governatore, perché i volontari delle Ong da soli, non riescivano a spegnere le fiamme ed era molto pericoloso entrare in quelle terre presidiate dai banditi.
La zona di Alter do Chão è nota ai turisti per la bellezza delle acque del Rio Tapajos, ma una volta bruciate le foreste e quindi dopo aver spopolatole terre, queste diventano commerciabili per i padroni dell’agroindustria o dell’immobiliare.
Dopo l’incendio, il 26 novembre, erano stati arrestati quattro volontari delle brigate antincendio locali. Dopo pochi giorni di prigione i quattro erano stati scarcerati dallo stesso magistrato (ora sollevato dall’incarico) che li aveva fatti fermare
«Speculazioni immobiliari e invasione di terre pubbliche, insomma, – conclude Cotroneo – sono i principali mali dell’Amazzonia che portano di solito alla distruzione della foresta vergine. Questo e non altro dietro un caso che è diventato internazionale».
Lo staff di iskrae