Foto: Kaloian
di Alì Rodriguez Araque
La prossima domenica 6 dicembre, il popolo venezuelano deciderà per la ventesima volta se ratifica, o no, il cammino tracciato e percorso durante gli ultimi sedici anni dalla nostra storia politica. E non è cosa da poco quella che è in gioco, dunque: o perderemo le conquiste sociali, politiche, economiche e culturali raggiunte e cambieremo il cammino verso le proposte dell’opposizione o dovremo approfondire ancora di più le nostre conquiste. E’ in gioco, inoltre, come se fosse poco, mantenere lo sforzo integratore della Nostra America o distruggere i livelli raggiunti con l’ALBA, l’UNASUR e la CELAC.
Tutto questo succede dentro uno scenario continentale e mondiale, dove il Venezuela è venuto giocando un ruolo molto attivo nella difesa della sovranità dei nostri popoli sulle loro risorse naturali, il cui controllo esigono le gigantesche corporazioni che signoreggiano sull’economia mondiale.
Se l’opposizione venezuelana, già inesorabilmente sposata con la destra mondiale, ottenesse la maggioranza dell’Assemblea Nazionale, incomincerà un piano destinato ad ostacolare l’azione del governo, ad ostacolare lo svolgimento della sua politica sociale ed economica, a bloccare l’approvazione del presupposto nazionale ed, infine, per tentare di generare una situazione in vista del rovesciamento del Presidente Nicolas Maduro. Così l’hanno manifestato esplicitamente alcuni di questi settori, dentro e fuori dal paese.
Queste, dunque, non sono delle elezioni di routine. È una vera battaglia politica nella quale entrano in gioco poderose forze economiche e politiche (abbiamo visto già l’intento di diversi ex presidenti della destra nella nostra regione) di fronte alle quali dipende la sorte del nostro popolo, ed un’altra volta, dipende dalla sua coscienza, dal suo grado di organizzazione e mobilitazione.
A dispetto delle difficoltà economiche e dei loro effetti nella nostra realtà, la gran maggioranza del nostro popolo ha la certezza che solo con un governo democratico, bolivariano, potrà superare qualunque ostacolo, della natura che sia. Il trionfo della destra, sarebbe il ritorno al passato ed il nostro popolo, invece, proseguirà, verso un futuro di risultati ispirato nell’esempio sempre vivo del suo Comandante Hugo Chavez e dei bolivariani guidati dal loro Presidente Nicolas Maduro.
traduzione di Ida Garberi