di Vijay Singh
Qual era il rapporto tra Trotsky e la House Un-American Activities (HUAC) [Commissione per le attività antiamericane, ndt] ? Perché ha accettato di deporre dinanzi ad essa contro i dirigenti del CPUSA [Communist Party USA, ndt], Browder e Foster? E qual è stata la base dell’interazione tra Trotsky e il Consolato degli Stati Uniti a Città del Messico? Questi interrogativi sono state posti da oltre settanta anni, e si pongono di nuovo con la disponibilità di nuovi materiali provenienti dagli archivi degli Stati Uniti.
La Commissione per le attività antiamericane è stata fondata nel 1938 dalla Camera dei Rappresentanti dagli Stati Uniti con il compito di indagare sulle attività sovversive nel paese. Anche se avrebbe dovuto esaminare gruppi di tutto lo spettro politico è stato previsto fin dall’inizio che avrebbe avuto come obbiettivo la legislazione progressista inaugurata da Franklin D. Roosevelt ed anche le attività della CPUSA che si riteneva si fosse introdotto nelle organizzazioni istituite nell’ambito del New Deal. Il primo presidente della HUAC, Martin Dies, era ritenuto vicino al gruppo razzista bianco del Ku Klux Klan.
Le attività della Commissione per le attività antiamericane erano viste dal CPUSA come una componente integrale di un’offensiva organizzata contro la classe operaia e il suo partito comunista.
Elizabeth Gurley Flynn scrivendo nel 1939, l’anno in cui Trotsky fu invitato a deporre dinanzi alla Commissione Dies sulla ’documentazione completo sulla storia dello stalinismo’, ci dà un’immagine vivida della campagna anti-comunista negli Stati Uniti. Earl Browder, segretario generale del Partito Comunista, fu incriminato e poi imprigionato per delle trascurabili accuse cadute da un pezzo in quanto insostenibili relative al passaporto rilasciato dalla precedente amministrazione. Un procedimento di estradizione era in corso contro Sam Darcy, segretario del Partito Comunista dello stato della Pennsylvania orientale, ancora una volta con accuse inconsistenti. A Earl Browder fu negato il permesso di parlare agli incontri programmati alle università di Harvard e Princeton. Un attacco teppistico organizzato ebbe luogo in occasione della riunione a Detroit di William Z. Foster, presidente nazionale del Partito Comunista. Al Partito Comunista è stato negato l’uso della radio. Ai candidati comunisti al consiglio comunale di New York City fu preclusa la partecipazione. E così via [1].
Fu in questa atmosfera che Trotsky inviò un telegramma di risposta alla Commissione per le attività antiamericane: ‘Accetto il vostro invito come un dovere politico’.
Perché Trotsky accolse la richiesta della reazionaria Commissione Dies? Rispondendo alle critiche uno dei suoi sostenitori di allora, James Burnham, del Socialist Workers Party degli Usa, sostenne che la partecipazione alla Commissione Dies era un’eccellente e favorevole occasione politica. La Commissione era da considerare come una commissione d’inchiesta parlamentare e come una sorta di ‘tribunale’. Proprio come i sostenitori di Trotsky avevano sostenuto la formazione della Commissione Dewey per cercare di cancellare dall’elenco degli accusati il loro capo implicato nei processi per tradimento a Mosca era preziosa la partecipazione alla Commissione Dies che aveva un pubblico migliaia di volte più grande della precedente Commissione [2]. Così secondo Trotsky, la Commissione Dies era una sede opportuna per presentare la sua ‘Storia dello stalinismo’.
Trotsky ha negato le asserzioni apparse sulla stampa messicana che insinuavano che egli intendeva presentare alla Commissione Dies informazioni sul movimento comunista latinoamericano, sostenendo che egli non possedeva un solo documento al riguardo e si sarebbe limitato a presentare solo una ‘Storia dello stalinismo’ [3]. I documenti qui pubblicati dimostrano che, sia che Trotsky possedesse documenti da presentare alla Commissione Dies o meno, egli stava passando delle informazioni agli Usa sui partiti comunisti latinoamericani. Nell’incontro tra Trotsky e Robert G. McGregor Jr. del consolato Usa in Messico avvenuto il 25 giugno 1940, documenti d’archivio Usa (n ° 4) registrano che l’ex leader sovietico aveva affermato che il Comintern aveva sovvenzionato la stampa estera, compresa la stampa messicana progressista. Inoltre, fece i nomi di specifici leader in Spagna e in Messico.
Alla fine Trotsky non depose dinanzi alla Commissione Dies della Camera dei Rappresentanti sulla questione della storia dello stalinismo. Egli ha sostenuto che, poiché non sussistevano ragioni di principio per lui, Trotsky, di sostenere Martin Dies o i magnati petroliferi dietro di lui contro il popolo messicano per fini reazionari, Dies aveva ritirato l’invito fatto a Trotsky [4]. In realtà le ragioni per il ritiro dell’invito a Trotsky a comparire dinanzi alla commissione Dies erano diversi. Come hanno rivelato i documenti, J. B. Mathews, che era il capo investigatore speciale della Commissione per le attività antiamericane, aveva cercato con il Dipartimento di Stato, di organizzare un visto dicendo che la testimonianza di Trotsky sarebbe stata utile. Il Dipartimento di Stato, tuttavia, era del parere che la testimonianza di Trotsky non aveva più valore ed ebbe la meglio su Mathews per far cadere l’idea. In linea con questo e con l’approvazione del presidente, Franklin D. Roosevelt, il consolato in Messico fu istruito a respingere la domanda di visto per Trotsky.
Il 25 Novembre 1993 Phil Davison ha scritto un articolo sul quotidiano britannico The Independent in cui ha dettagliato la nuova informazione che il pittore murale messicano Diego Rivera era divenuto un informatore dell’FBI dopo la firma del patto di non aggressione tra l’Unione Sovietica e Germania nel 1939 [5]. La fonte di questa informazione era il professor William Chase e il suo assistente, Dana Reed dell’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania, che si erano imbattuti in questa informazione durante le loro ricerche su Trotsky. Gli archivi attinenti erano collocati nei file del Dipartimento di Stato Usa in cui hanno trovato finora diversi rapporti riservati [6]. Phil Davison ha basato il suo articolo in parte su uno della giornalista Rossana Fuentes-Berain pubblicato sul giornale finanziario messicano El Financiero [7]. Il giornalista messicano Fernando Orgambides di El Pais fa riferimento ad uno dei file del Dipartimento di Statoin cui il console degli Stati Uniti in Messico, James Stewart, cita uno dei suoi funzionari, Robert McGregor, come confidente di Diego Rivera [8]. Lo stesso Robert MacGregor, come rivelano i documenti (4 e 5), era anche il collegamento tra Leon Trotsky e gli Usa. Forse l’informazione più evidente nell’articolo di Phil Davison è l’affermazione finale che:
Le rivelazioni su Rivera sono abbastanza sorprendenti, ma le ricerche di Chase e Reed promettono di distruggere illusioni ben più grandi. Reed ha detto all’Independent che i due studiosi hanno scoperto anche alcune cose molto compromettenti su Trotsky. “Stiamo ancora cercando di entrare in possesso di materiali dell’FBI su di lui… anzi, posso dirvi che abbiamo informazioni concrete che Leon Trotsky, pure, era un informatore del governo Usa” [9].
Sorprendentemente, data la natura esplosiva di questa dichiarazione del prof. William Chase e di Dana Reed, questi studiosi sono restati in silenzio sulla questione nel corso degli ultimi due decenni. Essi, nondimeno, stanno attualmente preparando un manoscritto grande come un libro sull’assassinio di Leon Trotsky [10]. Non c’è dubbio che quando il libro del prof. William Chase sarà pubblicato altri materiali e documenti faranno luce sul ruolo di Trotsky come informatore degli Usa. Peraltro, i documenti 4 e 5 confermano senza ombra di dubbio che Trotsky ebbe incontri regolari nel maggio, giugno e luglio 1940 con Robert MacGregor del consolato degli Stati Uniti a Città del Messico. Trotsky in questi incontri ha fornito informazioni su attivisti comunisti in Messico e Spagna: ‘Ha anche fatto i nomi riguardo ai partiti comunisti del Messico (Lombardo Toledano, Alejandro, Rafael Gerillo, Victor Manuel) e della Spagna (Carlos Contreras, Col. Lister)’. Trotsky ha fornito informazioni al consolato Usa sulle pubblicazioni messicane, su leader politici e sindacali, su funzionari del governo vicini al Partito Comunista del Messico.
Nei processi per tradimento nell’Unione Sovietica il nome di Trotsky è stato collegato con il fascismo tedesco e giapponese. Nadezhda Krupskaja, la vedova di Lenin, insinuò nel 1936 che Trotsky insieme ad altri oppositori aveva formato un’alleanza con la polizia segreta di Stato tedesca, la Gestapo [11]. Tali asserzioni possono ora non suonare così sopra le righe, alla luce delle prove che Trotsky operava come un informatore degli Stati Uniti.
NOTE
[1] The Communist, Vol. XVIII, No. 12, December 1939.https://www.marxists.org/subject/women/authors/flynn/1939/rights.htm [2] ‘Writings of Leon Trotsky 1939-40’, New York, 1973. pp. 111-2. [3] Ibid. p. 130-1. [4] ‘More Slander Around the Dies Committee’ (January 12, 1940), ibid., p. 138.
[ ‘Altre calunnie contro la Commissione Dies’ ] [5] Diego Rivera’s dirty little secret: His murals are magnificent celebrations of socialism; his friendship with Trotsky and his marriage to Frida Kahlo are leftist legend, but new evidence shows that he betrayed his comrades to his enemies.
[ Il piccolo, sporco segreto di Diego Rivera: I suoi murales sono magnifiche celebrazioni del socialismo; la sua amicizia con Trotsky e il suo matrimonio con Frida Kahlo una leggenda della sinistra, ma nuove prove dimostrano che vendette i suoi compagni ai suoi nemici. ] [6] http://elpais.com/diario/1993/11/22/ultima/753922801_850215.html [7] Loc.cit. [8] Loc.cit. [9] Phil Davison. op.cit. [10] http://www.history.pitt.edu/faculty/chase.php [11] http://www.revolutionarydemocracy.org/rdv11n2/trotskyism.htm
Traduzione di iskrae.eu da: The Relations of Leon Trotsky and the U.S. State 1939-1940