di Moises Saab
Le fonti sanitarie hanno informato che gli scontri tra i rifugiati palestinesi e l’esercito d’Israele hanno lasciato 15 feriti e una decina di manifestanti con sintomi di asfissia per i gas lacrimogeni.
Tra i ricoverati cinque presentano ferite per munizioni da guerra e uno è in stato molto grave. Gli altri sono stati colpiti da proiettili rivestiti da caucciù.
Le truppe sioniste hanno attaccato i manifestanti dell’accampamento di rifugiati di Jalamun, quando hanno visto i residenti di un insediamento paramilitare sionista che attaccavano le automobili della popolazione autoctona, che transitavano per la strada che unisce questa città a Nablus, hanno detto le fonti palestinesi.
Nelle ultime settimane, gli abitanti degli insediamenti sionisti hanno aumentato le demolizioni degli ulivi dei palestinesi e le provocazioni dentro e attorno alla moschea di Al Aqsa, a Gerusalemme, che gli arabi chiamano Al Quds, uno dei tre luoghi più sacri dell’Islam.
La produzione di olio d’oliva palestinese, famoso per la sua grande qualità, è una delle principali fonti d’entrata della popolazione della Cisgiordania occupata.
Venerdì 22, le truppe degli occupanti hanno attaccato sette città palestinesi dove si protestava contro le espropriazioni forzate dei terreni per costruire gli, insediamenti considerati un crimine di guerra nella previsione degli accordi di Ginevra.
La militare, Elena Zakusilo, alias Elena Gluzman, ha ammesso d’aver addestrato cani che si usano negli attacchi contro i manifestanti nazionalisti e che per il risultato del suo lavoro ha ottenuto il grado di maggiore. Ora tornerà in Israele per continuare la sua attività.
(Traduzione Granma Int.)
L’Avana. 26 Novembre2013