I presidenti della Bolivia, Evo Morales; della Colombia, Juan ManuelSantos e del Perú, Ollanta Humala, hanno difeso giovedì 21 nelle Nazioni Unite, i cambi nella lotta globale contro le droghe perche questa sia più trasparente e integrale
Autore: Granma
ONU – I presidenti della Bolivia, Evo Morales; della Colombia, Juan Manuel Santos; e del Perú, Ollanta Humala, hanno difeso giovedì 21 nella ONU i cambi nella lotta globale contro le droghe per far sì che siano più trasparenti e integrali. Prensa Latina ha informato che nell’ultima delle tre giornate di una sessione speciale dell’Assemblea Generale sul problema mondiale delle droghe, Morales ha considerato che la lotta attuale contro questo flagello è un pretesto di dominio.
A suo giudizio la liberazione dal fenomeno degli stupefacenti passa per la fine dell’ingerenza degli Stati Uniti, il principale consumatore di sostanze illecite, con il pretesto di combatterlo, per la chiusura delle loro basi militari e per la fine della loro politica unilaterale di certificazione.
Santos ha avvisato che l’umanità perde la guerra dichiarata alle droghe, per cui è urgente ripensare alla maniera di affrontare il problema.
“È ora di riproporre il trattamento e per questo siamo qui”, ha affermato nel Forum che ha riunito per tre giorni presidenti, ministri, diplomatici esperti e rappresentanti della società civile.
In accordo con il mandatario colombiano, si tratta di adottare strategie integrali centrate negli esseri umani e colpire gli anelli più forti della catena delle droghe e non i componenti più vulnerabili.
“Come spiego io a un umile contadino colombiano, che andrà in carcere perchè coltiva marijuana quando negli stati del Colorado e di Washington, negli USA, si può produrla, venderla e consumarla liberamente?”, ha chiesto.
Al suo turno nel podio durante la sessione dell’Assemblea Generale, Humala ha definito gli stupefacenti come una delle minacce principali alla sicurezza nazionale e alla salute, la dignità e il benessere dell’umanità.
Il presidente peruviano ha reclamato una maggiore cooperazione globale anti narcotici e il rispetto per il principio della responsabilità comune e condivisa.
“È necessaria una messa a fuoco integrale equilibrata e sostenibile che dia priorità al controllo dell’offerta, alla riduzione della domanda e allo sviluppo” ha detto.
La riunione per trattare il problema mondiale delle droghe illecite ha visto l’impegno dei governi con politiche basate nella prevenzione della salute delle persone e la lotta congiunta contro il flagello, elementi riflessi in una risoluzione adottata martedì 19 aprile. (Traduzione GM – Granma Int.)
25 aprile 2016