di Elisa Marincola
Nonostante la vulgata generale, una buona notizia, in tema di informazione, è una notizia e merita anche un pezzo di rilievo. In questo caso viene dal fronte delle querele temerarie, quegli strumenti sempre più utilizzati per intimidire, in molti casi terrorizzare, cronisti ed editori che vogliano raccontare fatti non edificanti su aziende, imprenditori, politici, amministratori, fatti non necessariamente di natura privata, ma anzi che quasi sempre hanno rilevanza per l’interesse pubblico se non per la magistratura.
4 settembre 2015