Foto: Lupi Notturni © AFP 2016/ SERGEI GAPON
La forte presenza di un mondo annebbiato dalle credenze religiose porta gli stessi “fedeli” a perdere l’orientamento della realtà in cui vivono. Un esempio lo abbiamo avuto in Polonia dove, al confine, sono stati respinti alcuni pacifici motociclisti che volevano ricordare uno dei momenti più bui della storia dell’umanità come il Giorno della Vittoria dal nazifascismo. (in calce il post)
Una Polonia che continua a sollevare perplessità politiche sulla complicità della Chiesa a queste pratiche culturali se non, spesso, favorito dittature o che, in altre, le rievocano.
Una Polonia, che ha avuto un papa che ha contribuito a distruggere un sistema sociale accompagnando il paese ad avere, nel tempo, Presidente (Lech Aleksander Kaczyński e del fratello gemello, Jarosław), capo del Governo, di estrazione reazionaria. Quest’ultimo gemello fu, anche, membro di Solidarność, il sindacato voluto e finanziato dalla Chiesa, negli anni ottanta e, anche, dalla P2.
Un papa polacco (Papa Giovanni Paolo II, alias Karol Vojtyla Katz) che, nella sua equivoca veste ed estrazione, ha contribuito all’insorgere di un caos internazionale di cui, oggi, ne paghiamo tutti lo scotto.
Si riporta in un libro: “Le organizzazioni segrete e il loro potere nel ventesimo secolo”, pubblicato nel 1995, in Germania, da Jan van Helsing, a pagina 70:
«Papa Giovanni Paolo II, alias Karol Vojtyla Katz, è un “illuminato”, membro del Clan Rotary. Costui, durante la Seconda Guerra Mondiale, collaborò con la Germania, […] si rifugiò sotto la protezione della Chiesa cattolica. Rimase lì, e, più tardi, ebbe un’evoluzione paragonabile a quella di Eisenhower. […] La sua “missione” è di: – subordinare la Chiesa cattolica alla religione giudaica; – riconoscere la “secolare colpa” del cattolicesimo nei confronti del popolo ebreo; – riconoscere la partecipazione della religione cristiana all’olocausto; – indebolire la Chiesa Ortodossa proponendo agli ortodossi “l’unione delle credenze cristiane”».
Dobbiamo riconstatare che, per qualcuno, non contano più di tanto gli impegni presi con l’Europa dei popoli ma altre sedi… Le solite!
MOWA
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La Polonia respinge alla frontiera i motociclisti antifascisti “Lupi Notturni”
Le guardie di frontiera polacche non hanno lasciato entrare nel Paese un gruppo di 7 motociclisti del gruppo “Lupi Notturni”, ha riferito oggi a RIA Novosti un doganiere del valico di frontiera “Brest-Terespol”.
La cosa singolare è che sei persone del gruppo sono cittadini dell’Unione Europea.
I motociclisti russi del gruppo “Lupi Notturni” effettuano un tour da Mosca a Berlino in onore del Giorno della Vittoria. In precedenza Varsavia aveva rifiutato l’ingresso nel suo territorio ai centauri del gruppo. I motociclisti avevano dichiarato che oggi avrebbero cercato di continuare il loro percorso in direzione di Berlino e di attraversare il confine polacco-bielorusso.
“Dalla Bielorussia alla Polonia viaggiavano 7 persone, tra cui quattro cittadini slovacchi, i due cittadini tedeschi e uno russo. Sono tutti stati respinti,” — ha detto una delle guardie del confine bielorusso.
Ha aggiunto che non si sa ancora la ragione per cui le autorità polacche hanno respinto anche i cittadini dell’Unione Europea.
Il ministero degli Esteri russo aveva fatto sapere in precedenza di considerare il divieto di transito ai “Lupi Notturni” come un gesto cinico e malvagio, volto a peggiorare le relazioni bilaterali.
Lo scorso anno i “Lupi Notturni” avevano compiuto un percorso simile in onore del 70° anniversario della vittoria sul nazifascismo. Allora il gruppo di motociclisti russi era riuscito ad uscire dal territorio bielorusso senza problemi, tuttavia in seguito era stato costretto a tornare a Brest, in Bielorussia, dopo il rifiuto delle autorità polacche di farli transitare attraverso il Paese. Ciononostante alcuni centauri erano riusciti ad entrare nel territorio dell’Unione Europea.