Ai Compagni del comitato federale del P.R.C Pisa
Ai Compagni del circolo di Lari
A tutti i comunisti
Cari compagni/e, aprendo la posta elettronica nella mattina del 2 Giugno ( festa di una Repubblica la cui Costituzione è stata stravolta e distrutta con il sostegno bipartisan in parlamento, una Carta che oggi non può essere evocata per occultare una incapacità politica nel costruire una seria opposizione al governo Renzi e un processo di rottura col modo di produzione capitalistico), ho letto il documento approvato dal comitato politico nazionale del partito della rifondazione comunista, con cui si lancia il progetto della costruzione di un nuovo soggetto politico, la cosiddetta Syriza Italiana.
La cosa non mi meraviglia affatto, anzi credo che ciò non sia altro che il finale rimandato, dell’ultimo congresso, o se preferite il progetto originario di Bertinotti e Vendola che giunge a compimento col il sostegno attivo di chi è stato omologato alla cultura bertinottiana per anni.
La mia militanza in questo partito si ferma qui, perché considero il nuovo soggetto politico a cui si vuole dare vita un soggetto non comunista che finirà per portare a termine la liquidazione della presenza organizzata dei comunisti in Italia.
Il nuovo soggetto che vogliono costruire, sarà l’ennesimo assemblaggio di chiacchieroni e piccoli politicanti presuntuosi, sempre pronti a ogni intrallazzo e compromesso pur di conquistare qualche poltrona istituzionale, magari si nasconderanno dietro alla nuova eclettica moda del ‘benicomunismo’ per non fare i conti con un vuoto strategico, culturale e progettuale.
La Syriza italiana sarà un soggetto politico che non parlerà di lotta di classe, di rapporti di produzione capitalistici e di sfruttamento, ma andrà ad ingrossare la schiera di coloro che riducono ogni ingiustizia sociale a qualcosa di estraneo ai rapporti di produzione e di proprietà, agli stessi rapporti sociali; pensando di dovere contrastare solo gli abusi di una casta politica cattiva, corrotta che vive e prolifera nella illegalità, pronti ad allearsi con settori della borghesia come quelli legati a Repubblica che con un occhio criticano l’Europa del capitale e con l’altro sostengono Renzi.
Secondo la diffusa concezione che accomuna ‘grillismo’, parte della lista per Tsipras e settori della società civile e dei beni comuni, sarebbe sufficiente ripubblicizzare qualcosa o depurare il sistema capitalistico dalle ingiustizie più macroscopiche per rendere gli attuali rapporti di produzione e lo stesso sistema economico capitalistico accettabili. Io credo che questo comodo inganno sia stato già smascherato da Marx un secolo e mezzo fa, riproporlo oggi non è solo diabolico ma un inganno per le classi lavoratrici.
Mi auguro che i compagni comunisti prendano atto che è tempo di ricostruire il Partito Comunista, un partito con un chiaro profilo politico ed ideologico, che ponga al centro del suo obbiettivo strategico la presa del potere e che sappia prefigurare il modello di nuova società per la quale valga la pena di mettersi assieme e lottare. Un progetto ben diverso da quello parlamentare e istituzionale a sostegno del quale si sono sacrificate forze umane e politiche senza raggiungere risultati apprezzabili. Rifondazione ha fallito anche sul fronte riformista e socialdemocratico, una forza moderata seria organizzerebbe battaglie politiche ad esempio in difesa degli ospedali e del lavoro, cose che invece non si fanno da anni.
Un partito che non abbia solo un richiamo vago e astratto al Comunismo ma piuttosto al Marxismo Leninismo, che discuta liberamente ricercando sempre la propria unità ideologica, politica e organizzativa, anche perché le cosiddette diversità non hanno mai rappresentato una ricchezza, se mai il terreno di coltura per il frazionismo ed il personalismo.
E’ bene comunque ricordare agli smemorati e ai giovani che si avvicinano alla militanza comunista, che se in Italia la stragrande maggioranza della popolazione ha potuto usufruire negli ultimi 40 anni di spazi di relativa democrazia, della sanita’ gratuita per tutti, dell’istruzione, della pensione, della casa e dei servizi sociali, questo si deve al fatto che i comunisti sono sempre stati alla testa delle lotte, le hanno organizzate e dirette.
Nascondere questa semplice verità, azzerando i nostri valori e i nostri simboli, assecondando stupidi luoghi comuni, non aiuta a difendere occupazione, servizi e diritti, ma anzi favorisce il suo contrario.
Oggi è venuto di nuovo il tempo per il Partito Comunista e per questo sono pronto a continuare il mio impegno di lotta; non per costruire l’ennesimo comitato elettorale al servizio di qualche chiacchierone!
Saluti comunisti
Antonio Piro