E’ stata una bella manifestazione quella dell’11 agosto a Firenze organizzata dal
Collettivo di Fabbrica della GKN e dall’Anpi. Forte la presenza unitaria di molte sigle
del sindacalismo di base. Questo spirito unitario va preservato e alimentato in vista
dello sciopero generale di ottobre che deve mettere al centro la lotta contro i
licenziamenti e la macelleria sociale di confindustria e governo, ma anche
l’accordo firmato il 29 Giugno dai sindacati complici che di fatto ha dato il via
libera ai licenziamenti collettivi.
Ricordiamo che dopo solo pochi giorni dalla firma di quell’accordo cominciano ad
arrivare le lettere di licenziamento, per prima è toccato ai 152 operai della Giannetti
Ruote di Cenano. Poi il 9 Luglio è toccato ai 500 lavoratori della Gkn di Campi
Bisenzio Firenze, poi i 327 lavoratori/ci della Whirlpool di Napoli, tutte multinazionali
che fanno parte di Confindustria.
La totale assenza dei sindacati confederali alla manifestazione di Firenze è un
fatto politico, una presa di distanza dalla lotta contro i licenziamenti che gli
operai della GKN stanno conducendo. Per questo motivo lo sciopero
generale deve mantenere il suo carattere sindacale evitando inutili e dannose
fughe politiciste che ne depontezierebbero di fatto l’efficacia.
Confindustria sta dimostrando una cinica determinazione e una precisa
consapevolezza: approfitta della pandemia da virus per ottenere una montagna di
soldi pubblici, si parla di 100 miliardi per ristrutturare i processi produttivi, riducendo
i costi di produzione e acquisendo più competitività sui mercati.
Fa solo ridere la casta politica di governo che finge di indignarsi sulle modalità con
cui i padroni licenziano, ma a noi fa ridere anche chi continua a pensare che a
questa arroganza e determinazione politica padronale si possa rispondere in ordine
sparso continuando a pensare prevalentemente agli interessi della propria
botteguccia sindacale.
Uno sciopero generale contro Confindustria e Governo e contro l’accordo del 29
Giugno sui licenziamenti segnerebbe un primo passo di chiarezza verso la
ricomposizione del nostro blocco sociale oggi disgregato, ma appunto ciò richiede
chiarezza e coerenza che non può esercitarsi stando dentro ai sindacati complici,
perché rischieremmo di fare delle generose lotte contro i padroni, per poi mandare i
sindacati loro complici alle trattative.
Sindacato Generale di Base (SGB) Pisa-Valdera
piazza della Concordia 15, Pontedera – tel. 3501908636